di ALESSANDRA FONTANA
L’autunno sta per arrivare e in Val d’Aveto non si fermano, anzi si moltiplicano, le iniziative dedicate alla scoperta del territorio e delle sue coltivazioni. Sta infatti per arrivare una tre giorni intitolata “Dalle Ande agli Appennini, da papas a patate”, con appuntamenti oltre confini interamente consacrati al mondo dei semi anche in Val d’Aveto.
Il Consorzio della patata Quarantina infatti ha aderito agli incontri internazionali contadini organizzati dalla Rete francese: “Rete con cui collaboriamo da un paio d’anni, attraverso i rapporti costruiti inizialmente dal nostro socio Marco Loconte in particolare con Maxime Schmitt, animatore della Casa dei Semi Maralpine -spiega il presidente Fabrizio Bottari – Gli incontri durano un’intera settimana e la parte finale sarà ad Antibes ma le prime giornate si svolgeranno in diverse località, francesi e italiane, che hanno aderito all’iniziativa, affrontando tematiche differenti”. E infatti lunedì 30 settembre ci sarà il ritrovo a Villanoce, nel Comune di Rezzoaglio, mentre nel pomeriggio del giorno dopo ci si sposterà a Villarocca dove si svolgerà una breve escursione per conoscere il territori, con visita alla Casa dei Semi del Consorzio della Quarantina e all’Esposizione delle patate tradizionali allestita dal Parco dell’Aveto a Villa Rocca. Il mercoledì previste altre attività e il trasferimento ad Allegrezze nel Comune di Santo stefano d’Aveto, mentre il giovedì avverrà la partenza per Antibes.
“Nel nostro caso ovviamente la coltura di riferimento sarà la patata ma si parlerà anche di fagioli, cipolle, cereali, api – continua Bottari – e gli incontri si svolgeranno a Villarocca nei giorni di martedì 1 e mercoledì 2 ottobre”. Per i soci e amici del Consorzio che volessero partecipare sarà possibile aderire al programma completo dal lunedì sera al giovedì mattina gratuitamente (fino ad esaurimento posti disponibili). In alternativa si potrà partecipare agli incontri del mattino e/o del pomeriggio, anche per uno solo dei due giorni, e poi rientrare a casa.
“Il mio auspicio è che possa essere un’occasione preziosa di confronto tra persone dalle competenze molto varie e di arricchimento anche dal punto di vista umano oltre che di conoscenze tecniche in campo agricolo.
I partecipanti ci racconteranno del loro lavoro e avremo occasione di stare insieme e scambiare esperienze per un paio di giorni, in cui Philippe sarà il nostro prezioso interprete, poiché il francese è la lingua che ci permetterà di dialogare con loro”.
Sarà coinvolta anche la Comunione Familiare Bosco Fontana, la fondazione di partecipazione nata per iniziativa del Consorzio.