di DANILO SANGUINETI
È stato un inverno lungo per i vogatori del Tigullio. Gli elementi sono stati clementi da novembre in poi, ma quanto accadde il 30 e 31 ottobre bastava e pure avanzava. La mareggiata che sconquassò il porto di Santa spazzò via la base navale e danneggiò la stessa sede, sebbene dotata di solide mura e tetto fisso, della Società Remiera Gianni Figari. I sammargheritesi non persero neppure un secondo. Anzi, la calamità naturale mise in moto energie sopite: dirigenti e atleti, soci e simpatizzanti rifiutarono di abbandonarsi allo sconforto, non ebbero bisogno di rimboccarsi le maniche (sennò che canottieri sarebbero). L’opera di ricostruzione e reintegro non è ancora terminata, sebbene sia andata avanti a ritmi sostenuti e abbia già ottenuto risultati inaspettati.
Oggi, cinque mesi dopo, il presidente Massimo Roccatagliata può, con legittimo orgoglio, elencare quanto sin qui ripristinato: “La sede è tornata funzionante, il nostro parco barche è al sicuro, i nostri atleti sono tornati ad allenarsi a pieno regime potendo usare al meglio le nostre strutture. Ci siamo presentati ai primi appuntamenti della stagione agonistica 2019 in perfetto orario. Due settimane fa abbiamo partecipato alla gara nazionale per la categoria Iole a Genova Vernazzola. Abbiamo ottenuto un primo posto per il doppio di punta Seniores Maschile e un secondo posto per il doppio Seniores Maschile; un primo posto per il singolo Cadetti Maschile”.
Un altro passo in avanti. Dalla partecipazione all’organizzazione: la Gianni Figari sarà l’anfitrione domenica 14 aprile di un evento su scala nazionale. Roccatagliata: “Su incarico della Federazione Italiana Canottaggio a Sedile Fisso, in cooperazione con il Comitato regionale lanciamo la prima Gara Nazionale per la categoria Gozzo. È un appuntamento importante, contiamo di avere gli equipaggi più forti d’Italia”.
Il programma occuperà l’intero pomeriggio: alle ore 15 le Batterie eliminatorie Seniores, Juniores, Femminile; alle 16 la finale Maschile Juniores; alle 16,30 finale Femminile; alle 17 la finale Maschile Seniores; infine alle 18 la cerimonia di premiazione.
Santa sarà invasa da vogatori provenienti da ogni parte d’Italia. “I punti conquistati nelle categorie Junior e Senior maschili e Senior femminile saranno validi per la classifica nazionale del gozzo in vetroresina (quello con misure e pesi standard), quindi chi punta al titolo tricolore dovrà fare un giro dalle nostre parti”, conferma il presidente. Le prove si svolgeranno nello specchio acqueo antistante la spiaggia di ‘Ghiaia’, quella che fa da sponda all’omonimo quartiere di Santa Margherita Ligure, proprio all’ingresso del borgo. Il campo di gara sarà suddiviso in corsie evidenziate con bandiere di colore diverso, ciascuna della lunghezza di m. 375; ogni corsia dovrà compiersi quattro volte, con tre giri di boa a sinistra, sulla distanza complessiva di 1500 metri.
Saranno posizionate due boe per gli allenamenti all’esterno del campo di regata. Tanti in gara, saranno tantissimi gli spettatori. Lo spettacolo sarà all’altezza delle aspettative. Non ha il minimo dubbio Roccatagliata. “Solo le bizze del cielo o del mare possono metterci i bastoni tra le ruote. Siamo pronti ad ogni evenienza, offriremo a locali e turisti un gustoso antipasto della gare estive, con il clou del Palio marinaro del Tigullio“.
C’è euforia alla ‘Gianni Figari’, anche se l’indole ligure di presidente e collaboratori impedisce che si stacchino i piedi da terra. “Una volta messi via i festoni per questa parata di primavera, torneremo a lavorare sodo per sistemare definitivamente la nostra ‘spiaggetta’, ossia il sito di alaggio dove teniamo i gozzi e gli altri scafi, pronti per essere calati in mare. In quel tratto di litorale dobbiamo solo finire di sistemare l’impianto elettrico, rifare la base in cemento per consentire un parcheggio sicuro alle nostre imbarcazioni. Ci abbiamo speso centinaia di ore, sacrificando alla ricostruzione decine di pomeriggi festivi, un’opera puntigliosa ideata e realizzata esclusivamente dai soci, senza chiedere l’aiuto di nessuno”.
Ai remi con immutata, vigorosa lena, sicuri della rotta intrapresa. Si voga dando le spalle alla direzione di marcia, il marinaio non ha bisogno di vedere il traguardo, lo ‘sente’.