di ALESSANDRA FONTANA
‘Benvenuti nelle terre della Cabannina’. Questo il benvenuto di Rezzoaglio che domenica 23 luglio ospiterà turisti – e non solo – in Val D’Aveto guidandoli verso la scoperta di una razza che ha origini antichissime e che è una delle vere e proprie eccellenze di Rezzoaglio. “La mucca cabannina è un fiore all’occhiello della biodiversità della Liguria”, racconta Manuela Casaleggi, vicesindaco di Rezzoaglio e proprietaria della macelleria omonima: “Quella che faremo domenica non è la classica fiera che viene fatta ogni due anni a settembre, è qualcosa di diverso. Un modo per raccontare a chiunque la storia di questa antica razza”.
La cabannina è una razza bovina autoctona genovese. Il suo nome deriva dalla piana di Cabanne, nel Comune di Rezzoaglio, dove si sono conservati alcuni capi in purezza consentendo l’avvio del lavoro di recupero della razza.
È una razza rustica, di taglia piccola taglia e dal mantello castano scuro, a volte bruno chiaro, con una striscia color crema sulla linea dorso-lombare, chiamata riga mulina, che degrada in sfumature rossicce. Grazie al rumine piuttosto sviluppato ha una notevole capacità di ingestione e gli arti corti e robusti la predispongono all’alpeggio. Razza a duplice attitudine (carne e latte), la cabannina produce poco latte (26 quintali a lattazione), ma di altissima qualità, ottimo per la caseificazione e ricco di profumi e di sapori del territorio. È un’eccellente pascolatrice capace di sfruttare gli ambienti più impervi e i pascoli magri e ricchi di arbusti tipici dell’Appennino ligure.
Dal suo latte si ricava una ricotta stagionata (il sarazzu) e diversi formaggi a latte crudo, senza l’uso di fermenti: la prescinsêua, tradizionale cagliata genovese (fresca o stagionata), la formaggetta (da consumare dopo 15 giorni) e l’u cabanin (che stagiona 1200 giorni). Con la carne si producono insaccati, tra i quali la mostardella della Val Polcevera.
“Questa razza si è conservata in Val d’Aveto – continua Casaleggi – Ci sono delle testimonianze legate al suo Dna che dimostrano la sua unicità. Vale la pena far conoscere la sua storia al consumatore, in modo da valorizzare così anche il lavoro dei produttori. Un modo per far capire il tesoro che hanno tra le mani. La razza è infatti presidio Slow Food”.
La giornata di domenica sarà all’insegna dell’unione fa la forza: pubblico e privato uniti in questa prima edizione. “Anche gli esercenti si mettono a disposizione di chi vorrà scoprire la cabannina: prodotti, animali… alla scoperta della razza a 360 gradi. La mattina ci saranno gli eventi localizzati a Cabanne, si potrà vedere come si fa il formaggio, ci saranno gli animali, qualcuno farà la fienagione…”. Un tuffo nel passato? Per qualcuno sì ma in realtà queste sono le attività che chi vive in valle e si occupa di animali e prodotti locali, svolge ogni giorno: “Un mondo rurale, so che è sempre più raro trovare queste attività, ma sono realtà che esistono”, e resistono.
Il pomeriggio sarà dedicato alle visite ai pascoli a Villa Cella e Parazzuolo e all’apertura dei caseifici a Parazzuolo appunto e Mileto. “Una giornata in cui il visitatore potrà muoversi in maniera autonoma, potrà scegliere di andare a vedere gli animali, oppure acquistare i prodotti al mercatino di Cabanne, o anche solo andare a sbirciare le attività nei caseifici. In realtà le persone possono partecipare anche solo andando a mangiare nei ristoranti della zona”. Sì, perché l’esperienza di scoperta di questa razza si farà anche a tavola: “Chiunque può entrare in un negozio e chiedere qualcosa con la cabannina, anche un cappuccino o un cocktail”. Un modo divertente e reale per sostenere una valle e le sue attività. La sera aperitivo in piazza e musica a Rezzoaglio.
Quella di domenica sarà anche l’occasione per consegnare una mappa: “Se hai un tesoro da trovare, come lo cerchi? Con una mappa! Da una parte c’è una cartina che guida alla ricerca della razza, dall’altra ci sono tre personaggi: scienziato, nonna e allevatore che discutono sulla cabaninna”. Tra scientificità e credenze popolari si scopriranno così origini e particolarità di queste mucche. Sulla mappa sono indicati anche i produttori. Un modo divertente e leggero per imparare qualcosa di nuovo e aiutare chi vive e lavora in valle.
Saranno coinvolti Cabanne e dintorni, Farfanosa (per gli animali), Mileto con i caseifici aperti, lo stesso a Parazzuolo, il pascolo a Villa Cella, a Rezzoaglio parteciperanno i locali, a Villanoce aderiranno i ristoranti, lo stesso a Magnasco e durante i pranzi conviviali ci saranno dei gruppi che suoneranno. Cabannina anche al Lago delle Lame e tanti altri appuntamenti. Quali? Per scoprirlo non resta che recarsi a Rezzoaglio per la ‘cabannina alla riscossa’. Verranno anche installati gli appositi cartelli: Benvenuti nella terra della cabannina, un modo per accogliere le persone e guidarle alla scoperta di una razza e di un popolo.
Il progetto verrà presentato oggi, 20 luglio, a Rezzoaglio. Interverranno il sindaco Marcello Roncoli, il parlamentare europeo Marco Campomenosi, Tatiana Ostiensi presidente del Parco dell’Aveto e ancora dalla Regione Giovanni Boitano e Sandro Garibaldi, Sergio Circella della Brinca, Riccardo Collu di Slow Food, Luca Quirini di Aparc e il vicesindaco di Rezzoaglio Manuela Casaleggi che coordinerà l’incontro.
