di ANTONIO GOZZI
Nonostante il silenzio scaramantico di molti pubblici amministratori della Fontanabuona, ché le troppe illusioni e delusioni del passato inducono alla prudenza, sulla vicenda del tunnel della Fontanabuona sembra effettivamente che si veda una luce e che il tunnel si farà. Bisogna compiere ancora qualche importante passaggio burocratico, ma la strada è tracciata e la decisione è presa.
A dircelo è la Presidente della Commissione Trasporti della Camera, l’onorevole Raffaella Paita di Italia Viva, un’esponente della politica ligure che in questi anni, prima in Regione e poi in Parlamento, si è a lungo occupata del problema.
Nel maggio di quest’anno proprio ‘Piazza Levante’ ha organizzato un importante incontro dell’onorevole Paita con tutti i sindaci della Fontanabuona e del Tigullio per dibattere sull’argomento, e già in quell’occasione la Presidente della Commissione Trasporti della Camera aveva trasmesso a tutti un moderato ottimismo, sostenendo che anche a livello di Governo vi era stata la presa di coscienza dell’importanza dell’opera per l’intera comunità del Levante ligure.
Oggi la notizia importante, ed è proprio la Paita a comunicarlo, è che la Società Autostrade dovrebbe inserire il finanziamento, del costo tra i 300 e i 400 milioni di euro, nel suo Programma Economico Finanziario; in base a ciò si può ipotizzare che nel 2022 venga predisposto il progetto esecutivo dell’opera e che nel 2023 venga lanciata la gara per la realizzazione della stessa.
Se fosse davvero così, e ci sono tutti gli elementi per pensarlo, si tratterebbe di una straordinaria vittoria della Fontanabuona e del Tigullio, dei suoi sindaci, delle sue categorie economiche, delle organizzazioni sindacali che da moltissimo tempo si battono per un’opera strategica per l’economia del territorio divenuta ancor più strategica alla luce della situazione delle autostrade liguri. Non a caso avevamo chiamato il convegno di maggio di ‘Piazza Levante’: ‘La crisi delle Autostrade e il Tunnel della Fontanabuona’.
In quella occasione sottolineammo la straordinaria opportunità rappresentata per la Fontanabuona e il Tigullio di avere una alleata del territorio come Lella Paita alla Presidenza della Commissione Trasporti della Camera.
L’importante rapporto con il Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che Lella Paita ha costruito in questi anni di Presidenza della Commissione, è stato fondamentale per far sì che il Ministro, nella sua interlocuzione con la Società Autostrade per la definizione delle opere finanziate dalla stessa, segnalasse il tunnel della Fontanabuona.
Una volta tanto Genova non è stata matrigna e il Sindaco Bucci ha sostenuto con convinzione la necessità dell’opera, cosi come ha sostenuto e lavorato per il tunnel il Presidente della Regione, Giovanni Toti, che vede nella realizzazione di quest’opera uno dei successi più importanti della sua governatura.
Tutto bene dunque, tutto a posto? No, non ancora; diremo questo quando vedremo aprire i cantieri. Fino a quel momento massima vigilanza e impegno perché il percorso tracciato non conosca intoppi e/o ritardi. Ma un bel pezzo di strada è stato fatto e per la prima volta, dopo molti anni, il Tigullio marca un punto importante per il suo rilancio. La Fontanabuona infatti è un importantissimo distretto economico fatto da attività di piccola e media impresa e commerciali, che troveranno nel miglioramento della logistica apportato dal tunnel un’occasione importantissima di rilancio e crescita.
È questo di cui la Liguria ha bisogno: rilancio e crescita generati da un approccio pragmatico ai problemi e alla volontà comune di risolverli. Un approccio che nella mia cultura e nel mio linguaggio voglio definire di pragmatismo riformista.