di DANILO SANGUINETI
La mobilità personale, aiutata da mezzi sempre più sofisticati, era sino all’altro ieri la cosa più scontata, facile come mettere un piede davanti all’altro. Le quattro, le due ruote, ma contiamone anche tre, sei, erano diventate le nostre appendici naturali.
Oggi in epoca di coronavirus abbiamo modificato e rivisto ogni priorità. In molti sorridono, gli ecologisti si toccano di gomito additando le cartine della Val Padana sgombre dallo smog come non accadeva da decenni, ma per chi con l’industria vive e dà da vivere a decine di persone sono giorni cupi. Chiuso, sbarrato, close.
Una, due, tre settimane, quanto si potrà reggere? Pensate a Moto Traxino, negozio di moto e biciclette fondato a metà del secolo scorso dall’omonimo meccanico. A metà degli anni Novanta il signor Traxino decide di godersi la meritata pensione, arrivano due soci a rilevare il negozio, Egidio Bianchi e Riccardo Liubicich. Il nome in cartellone resta invariato, Traxino srl, ma il giro di affari e la sede si espande.
In primis diventa concessionaria MDK, una delle marche controllate dalla Yamaha, la super fabbrica giapponese che rivaleggia con la Honda anche se rispetto ad essa ha una varietà di interessi e influenze (la sezione strumenti musicali) infinitamente più grande. Il percorso per fregiarsi del nome più prestigioso è stato complicato, ammette Egidio Bianchi: “Per diversi anni nella sede in corso Genova abbiamo tenuto un’officina e un negozio dove vendevamo prodotti e moto, aggiustavamo bici, scooter, motorini e quanto altro. Poi, nel 2001, un passo in avanti, con l’apertura di un’esposizione in un locale a pochi passi dall’officina e dal negozio. È piaciuto ai vertici come lavoravamo, così nel 2005 è giunto l’ultimo via libera: la Traxino srl era concessionaria Yamaha per moto, scooter e componentistica”.
Il lavoro non manca, il boom delle citymoto, delle eredi di lambrette e ciao, di due ruote in grado di andare dappertutto nel traffico e anche fuori città, di portare passeggeri e per i modelli più grandi persino permettersi di affrontare l’autostrada, è inarrestabile. Arrivano, a dare manforte a Egidio e Ricky, Filippo, figlio di Egidio, poi Francesco e Alessio, i ‘manici’, meccanici in grado di risolvere qualsiasi dubbio, sanare qualsiasi motore, far ripartire qualunque rotella.
“Eravamo in pista di lancio – concorda Egidio – quando la crisi finanziaria intorno al 2010 ha cominciato a mordere. La gente è stata costretta a tagliare il superfluo prima e l’indispensabile poi. Investire su una moto nuova era un lusso che pochi potevamo permettersi, il giro dei nostri affari si è contratto. L’abbiamo sfangata affidandoci molti all’usato, al recupero di mezzi che parevano oramai destinati alla demolizione. L’officina in questa fase è stata fondamentale”.
Poi, poco a poco, il motore dell’economia ha ripreso a girare e i motori della casa dei tre diapason hanno ripreso a ruggire. “Sì, negli anni scorsi c’è stata una ripresa, magari non tumultuosa ma incoraggiante. Proprio a fine 2019 avevamo deciso di fare un altro passo, aprire un salone esposizione in corso Montevideo, una vetrina amplissima in una delle vie principali di passaggio cittadine”. Con il vecchio negozio, l’officina ampliata e rimodernata, la Traxino Srl era al culmine del successo. “Ci eravamo imposti sul territorio grazie alle nostre tre C: Competenza, Cortesia, Celerità. Senza dimenticare i prezzi, non giochiamo, li teniamo giustamente rapportati agli interventi e ai ricambi originali utilizzati”.
I signori Bianchi e Liubicich continuano a passare a pieni voti i severi controlli di qualità della casa madre: “Da dieci anni i nostri clienti sono i migliori testimonial dei servizi offerti dalla Traxino srl: servizio consegna e post vendita; servizio richiami in garanzia; servizio moto sostitutiva; servizio recupero gratuito mezzi nei tre anni della garanzia. Da dieci anni i nostri clienti apprezzano il marchio Yamaha e i servizi della Traxino srl, concessionario esclusivo Yamaha per la provincia di Genova. È una fatica, ma è un onore ben ricompensato”.
E proprio ora che era sulla cresta dell’onda (senza H…), ecco capitare tra capo e collo questo cataclisma. “Abbiamo chiuso, anche se abbiamo ricevuto decine di chiamate da persone che avevano bisogno di un intervento, di una messa a punto. Abbiamo messo in cassa integrazione i dipendenti, eppure non vogliamo restare con le mani in mano. L’idea di questi giorni è se possiamo allestire un servizio di pronto intervento a domicilio. Cioè, quando riceviamo una chiamata di soccorso, manderemo un nostro incaricato a revisionare a domicilio o in un luogo ‘sicuro’ il mezzo. Rispettando naturalmente le misure generali di sicurezza, dovremmo poter operare in totale serenità”.
Interventi singoli, mirati, senza creare assembramenti e scaglionandoli nelle ore. La necessità aguzza l’ingegno, il motore si riaccende e Traxino srl non lascia mai in asso un gioiello da tre diapason.