di ALESSANDRA FONTANA
Chi vive nell’entroterra non dà nulla per scontato, ogni servizio erogato è una conquista, specialmente quando si parla di segnale tv e telefonico. Nei giorni scorsi il consigliere regionale Sandro Garibaldi ha presentato un’interrogazione in Regione che riguarda proprio l’assenza di copertura del segnale telefonico nell’area del Monte Penna nel Parco dell’Aveto, nell’entroterra chiavarese. Garibaldi vorrebbe sapere quali iniziative si vogliono adottare per risolvere il problema che ormai si trascina avanti da diversi anni.
“Sia le amministrazioni comunali del territorio, sia i responsabili delle squadre di soccorso insieme ai titolari delle aziende locali e ai frequentatori del Parco dell’Aveto, da tempo hanno chiesto di installare un ripetitore nella zona del Monte Penna – sottolinea il vice capogruppo della Lega – Si tratta di un’area che, nel corso degli anni, purtroppo ha visto diverse persone disperse o decedute. Pertanto, in particolari circostanze di emergenza l’assenza del segnale telefonico rende estremamente difficoltoso il lavoro delle squadre di soccorso. Il nuovo ripetitore deve essere installato al più presto, non soltanto per l’utenza locale, ma soprattutto al fine di scongiurare potenziali disgrazie in un luogo meraviglioso, frequentato tutto l’anno dagli appassionati della montagna”.
La zona del Monte Penna è frequentata da persone provenienti da tre Province: Parma, Piacenza e Genova e se per gli escursionisti più temerari – e per gli amanti della solitudine – è un piacere non essere reperibili, non si può dire lo stesso per chi si avventura in zona con meno sicurezza. Il ripetitore è necessario per non tagliare fuori dal mondo uno dei posti più belli della valle. E a proposito di ripetitori, non è così facile ottenerli né riparare quelli guasti.
Lo sa molto bene il sindaco di Mezzanego, Danilo Repetto, che, nei giorni scorsi, ha mandato una lettera a Piersilvio Berlusconi: “Avrei potuto scrivere al Prefetto o all’autority, ho scelto di lanciare a lui questo appello nella speranza che possa risolvere il problema, che non è solo sul piano economico”. Infatti da luglio di quest’anno è guasto il ripetitore che si trova in località Piazzo: “Da allora, i cittadini di Mezzanego non sono più in grado di ricevere i programmi Mediaset, in particolare Canale 5 – spiega il primo cittadino nella lettera rivolta al patron dell’emittente televisiva. Questa situazione sta causando notevoli disagi alla cittadinanza, che è costretta a rinunciare al piacere di seguire i propri programmi preferiti. Il ripetitore è stato oggetto di una riparazione, ma purtroppo ogni volta che piove va fuori servizio. Per questo motivo, riteniamo necessario procedere alla sua integrale sostituzione. Ci auguriamo che lei possa accogliere la nostra richiesta e ripristinare quanto prima il ripetitore Mediaset a Piazzo”.
La lettera a Berlusconi si chiude con un invito: “Mezzanego è un luogo ricco di storia e cultura, e siamo certi che lei ne rimarrebbe affascinato”. Il paese della Valle Sturla, come ormai quasi tutti i borghi dell’entroterra, è popolato per la maggior parte da persone anziane: “Tengono la televisione accesa per compagnia, è un disagio grave per loro”, sottolinea più volte Repetto che in questi anni ha dovuto fare i conti con le mancanze televisive più di una volta. L’ultima in ordine temporale quella che riguarda il passaggio al digitale nel 2022.
I sindaci della Valle Sturla intrapresero una battaglia (durata mesi) per il potenziamento dei ripetitori: nel frattempo la maggior parte dei cittadini rimase senza poter vedere i principali canali Rai e Mediaset. Insomma, per ogni lotta vinta se ne presenta subito un’altra da combattere a colpi di lettere e strazianti attese.
E proprio a proposito di attese Repetto sottolinea un’altra insopportabile mancanza, questa volta per anziani e giovani: quella della fibra. “I lavori di cablaggio sono stati ultimati nel mese di luglio 2023. Tuttavia, ad oggi, il servizio non è ancora stato attivato”. Mezzanego sogna la connessione promessa: “La cittadinanza è in attesa di poter usufruire della fibra ottica, che rappresenta una tecnologia fondamentale per lo sviluppo economico sociale del nostro Paese. Consente di accedere a velocità di connessione molto elevate, che sono necessarie per l’utilizzo di servizi innovativi, come la didattica a distanza, il lavoro da remoto e la telemedicina”. Repetto ha chiesto a spiegazioni direttamente a Open Fiber e al Ministero delle Infrastrutture: “Il servizio doveva essere attivato già nel mese di giugno 2023”.