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di MATTEO GERBONI
Tre e mezza del mattino. Ragazze con mini abiti, tacchi a spillo e trucco, ragazzi che si sfidano all’ultimo shot nel bar della disco dopo essersi fatti un paio di “colpi alla goccia”, ad inizio serata, per prendere quella giusta dose di coraggio e provarci con una ragazza appena conosciuta. Non sono tutti maggiorenni e si tratta di uno stile di vita sempre più crescente nella movida notturna. Perché i giovani stanno emulando dalle vecchie generazioni per sentirsi più grandi.
La vita da discoteca anche nella Riviera di Levante ha due prototipi: chi si veste in tiro, passa a prendere la fidanzata, ordina uno o due cocktail (che sappiamo essere più ghiaccio che altro) e alle 3 del mattino tutti a casa con l’amico astemio del gruppo. Quindi c’è chi si ferma oltre e a quel punto si presenta uno scenario diverso, rimangono tanti giovanissimi con camicia e trucco disfatto, gli occhi persi nel nulla dall’alcol, che aspettano che i genitori li vengano a prendere verso le 5 o 6 del mattino.
Ma da Santa Margherita è partito un progetto interessante. Una nuova ‘carta della notte’ che si è aggiornata e ha dettato regole ancora più restrittive in tema di sicurezza. L’obiettivo è favorire la cultura della legalità soprattutto tra i giovani. Si chiama ‘W la MoVida’ e propone un divertimento sano, consapevole e sicuro.
Si punta a promuovere serate senza uso di sostanze, un’educazione al bere corretto e di qualità. L’idea che ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione è racchiusa in un modello di divertimento in cui indispensabile è non fare a meno di pensare autonomamente con la propria testa in materia di alcol, droghe o di altre pratiche comportamentali che generano dipendenze.
Il primo tassello è coinvolgere ragazzi che aiutano gli altri ragazzi. Un messaggio forte e chiaro appoggiato anche dalla Asl 4. Fuori dal ‘Covo di Nord Est’ i giovani degli ultimi anni della scuola secondaria che convincono i coetanei su come si possa andare in discoteca bevendo anche solo un colpo, senza assumere droghe. Un ‘lavoro’ che vale anche crediti scolastici, perché sono numerosi gli istituti di Santa e Chiavari che stanno regolarizzando questo inedito processo di formazione.
In Italia quattro adolescenti su dieci han già bevuto di tutto, tre su dieci hanno provato, almeno una volta, qualche tipo di droga. In effetti, come spiega la neurologa Frances E. Jensen, madre di due figli maschi, nell’illuminante ‘Il cervello degli adolescenti’ (Mondadori), “alla radice dei comportamenti sconsiderati dei teenager c’è l’aspettativa di una ricompensa nonostante il rischio. I neuroni sono più attivi e hanno una plasticità esagerata in risposta agli stimoli che creano dipendenza, come l’assunzione di droghe”. La dipendenza è ‘cablata’ nel cervello adolescente, la coazione a ripetere molto più diffusa, la disintossicazione più difficile che negli adulti.
Proprio a Santa il sindaco Paolo Donadoni ha emesso regole chiare: mercoledì, venerdì e sabato è vietato circolare trasportando bevande alcoliche in contenitori di vetro, plastica, alluminio, lattine o tetrapack.
Ma nella Riviera di Levante è tornato anche il DiscoBus, servizio notturno che collega i luoghi della movida e che ha lo scopo di rendere più sicure le serate. Con due capolinea, a Sestri Levante in piazza Matteotti e a Portofino, e dieci fermate intermedie (Sestri piazza Sant’Antonio, Cavi Borgo, Discoteca Sol Levante, Lavagna Fs, Chiavari Fs, Zoagli Aurelia, Grande Hotel Bristol, Rapallo piazza Nazioni, Santa Margherita piazza Vittorio Veneto, Discoteca Covo Nord Est).
Costa un euro con validità di andata e ritorno e un ticket dedicato che si chiama ‘DiscoPass’: una cifra simbolica e promozionale resa possibile dal contributo dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa. Il servizio è operativo nelle serate dei mercoledì e sabato dei mesi di luglio e agosto.
“Siamo molto contenti di essere riusciti a riproporre un servizio che era già stato attivato una decina di anni fa e che ha sempre avuto il gradimento di tutto e in particolare dei giovani – sottolinea Enzo Sivori, presidente di Atp Esercizio – L’invito rivolto a tutti i ragazzi e anche agli adulti è di sfruttare la possibilità offerta. Tra l’altro gli orari a disposizione sono stati programmati per rispondere alle esigenze di chi fa le ore piccole”.
Sei le partenze da Sestri: la prima alle 22.30 con arrivo a Portofino alle 23.40 e l’ultima alle 4.20 con arrivo a Portofino alle 5.30.
E sei le partenze per il ritorno da Portofino con gli stessi orari.
A finanziare discobus con una spesa complessiva di 14.000 euro sono i Comuni: Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante con 2.500 euro ciascuno; Zoagli con 1.300 euro e Portofino con 650.
“Voglio ringraziare il sindaco della Città Metropolitana Marco Bucci che ha creduto e promosso questa nuova iniziativa. E i sindaci del Tigullio che hanno dato un contributo importante. Dopo anni di inerzia e il rischio di privatizzazione, stiamo trasformando Atp in un’azienda al servizio dei cittadini”, conclude Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti di Città metropolitana.
Anche il Covo di Nord svolge un’attività attenta: “Prima e dopo ogni serata, i nostri ragazzi della security perlustrano tutto il piazzale di fronte al locale, gli scogli a fianco, il parcheggio vicino. Facciamo tutti i controlli possibili, per garantire la sicurezza. Con parola d’ordine prevenzione, prima di tutto. Non repressione. Il DiscoBus è un servizio fondamentale”. Parole di Stefano Rosina, nel suo doppio ruolo di gestore del Covo di Nord Est e vicepresidente provinciale del Silb, il sindacato dei locali da ballo.
Il problema maggiore riguarda la fascia oraria dalla chiusura della discoteca all’arrivo in stazione, a Santa Margherita Ligure, del primo treno utile. Può essere ora ‘superato’ col servizio DiscoBus.
“Ringraziamo il sindaco Paolo Donadoni per essersi attivato, da tempo, per coinvolgere tutti i suoi colleghi del Tigullio, una cosa non semplice”, conclude Rosina.
Santa Margherita dimostra che oggi è ancora possibile andare in discoteca per il piacere di sentire della musica house di qualità, per ballare e per divertirsi con gli amici senza dover anestetizzarsi con droga e alcol, ma anche insegnare come comportarsi davanti a mille tentazioni.
L’INTERVISTA AL SINDACO DI SANTA MARGHERITA PAOLO DONADONI
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