di ROSA CAPPATO
Il surf, una valida opportunità di crescita. A questo propende l’amministrazione comunale di Recco che, riguardo allo sport del surf, ha appena emesso un’ordinanza per regolamentarlo. Già lo scorso anno nel mese di maggio è stata redatta la disciplina per l’attività sportiva del surf ma, a seguito del rifacimento del waterfront del settore centrale del litorale, si sono create le condizioni favorevoli allo svolgimento di questa attività sportiva, dovute proprio alla formazione di un moto ondoso particolare.
Negli ultimi anni la città è diventata una sempre più importante tappa per le gare di surf ricomprese nel circuito nazionale, che ha dato vita alla grande manifestazione del ‘SurFestival’ sulla spiaggia, tra sport e musica con dj set, esposizioni di tavole da surf di costruttori nazionali e internazionali e proiezioni. L’evento è però rimasto ai nastri di partenza dal 2019. E allora ecco che lo sviluppo di questo sport sembra rappresentare per il Comune una valida opportunità di crescita.
In tal senso anche i titolari delle concessioni demaniali marittime del settore centrale del litorale, di fronte alle quali potrebbe essere svolta questa attività, avevano già espresso il proprio consenso. Anzi proprio queste figure, alla luce della loro esperienza lavorativa e soprattutto per gli aspetti che riguardano la sicurezza della balneazione, avevano fornito utili suggerimenti al Comune, da inserire nell’ordinanza, varata il penultimo giorno di maggio e firmata dal sindaco Carlo Gandolfo.
Tutti possono fare surf. L’attività sportiva dovrà però essere praticata solo in presenza di determinate condizioni meteo marine, quando è sconsigliata la normale balneazione. Anche la Capitaneria di porto di Genova ha raccomandato l’adozione di un’apposita ordinanza sindacale che disciplini questa attività. Nel dettaglio vengono approfonditi gli aspetti che riguardano la sicurezza dell’attività balneare che resta, in ogni caso, quella di maggiore interesse pubblico e che viene svolta sul litorale di Recco. Si prende in considerazione anche il regolamento di disciplina dell’uso dei natanti da diporto che fa capo alla Capitaneria.
Di disciplina, ma soprattutto di amore per le onde ne sa qualcosa Stefano Bellotti, titolare dell’Associazione Sportiva Blackwave, un vero e proprio centro specializzato, che si trova in passeggiata Punta Sant’Anna. Dal 2011 rappresenta la scuola leader in Italia per l’insegnamento degli sport di tavola e promotore di uno stile di vita a contatto con la natura.
“Abbiamo sede in Liguria, Toscana e Francia – spiega Bellotti – La casa base è Recco. Nel 2011 abbiamo intrapreso questa fantastica avventura uniti dalla passione per gli sport di tavola ma in particolare per il surf, il punto di origine di Blackwave. L’esperienza maturata in questi anni ci ha insegnato a progettare corsi che si basano su metodologie adatte a tutti, senza limiti di genere, età e capacità sportive di partenza”.
Il team ha fondato anche l’Academy: sport, condivisione e rispetto sono i valori su cui si fonda. “Si tratta di un programma di perfezionamento ideato da Blackwave per permettere ai ragazzi under 18 di allenare il surf come un qualsiasi altro sport praticato abitualmente in Italia. Un percorso di lavoro tecnico, fisico, analitico e teorico sotto la guida dei più esperti istruttori della nostra scuola. Questo perché ci teniamo molto a formare nuove generazioni di surfisti ed è anche per questo scopo che è nato il progetto. Ci impegniamo a trasmettere alle giovani leve l’importanza della sana pratica sportiva, la condivisione dei momenti in mare e il rispetto dell’ambiente naturale che ci circonda”.
Non solo, a Recco si trovano tavole da surf di ogni misura e lunghezza, surfskate e skate da trick, ma anche Sup e Kayak per ogni livello. Chiunque può realizzare la propria esperienza ‘fai da te’, scegliendo tra le molte tavole offerte dal noleggio. Inoltre è anche stato aperto un nuovo punto a Camogli, che si trova sul lungomare al ristorante ‘La Rotonda’. Per chi ama questo sport è semplice praticarlo, a parte alcune condizioni a cui sottostare, negli orari concomitanti con la balneazione. Prima di iniziare l’attività dovranno essere installate quattro boe gonfiabili bianche di forma triangolare come quelle usate per le gare di vela. Dovranno essere di oltre 1 metro di diametro e poste a 30 dalla linea di battigia, ancorate ad adeguati corpi morti e ben visibili anche da terra. Serviranno a segnalare che da quel momento e fino al loro ritiro sarà possibile e consentito lo svolgimento dell’attività di surf, quindi interdetta la normale balneazione intorno all’area delimitata.
Si surfa nella zona di mare del settore centrale della spiaggia e solamente nelle ore diurne, non oltre il tramonto e poi non potrà essere lasciata alcun tipo di attrezzatura dedicata a questa attività. Inoltre, in caso di dichiarazione di Allerta meteo arancione o rossa, il surf non potrà in alcun modo essere praticato, anche in presenza di condizioni meteo marine favorevoli al suo svolgimento. Le onde devono essere fra 1,25 e 2,5 metri, certificate dalle previsioni meteo della Marina militare. Occorre anche comunicare con anticipo, allegando la copia del bollettino meteo con posta certificata al Comune, l’intenzione di praticare il surf: la comunicazione costituirà l’autorizzazione a procedere. Occorre anche attivare una postazione di salvataggio destinata al controllo dello specchio acqueo con tutte le dotazioni previste dalla legge e la contestuale presenza di almeno due bagnini che siano muniti di brevetto a presidio dell’area per tutta la durata del suo utilizzo, sino al recupero delle boe di segnalazione.
Per facilitare la comprensione e la messa in pratica dell’ordinanza il Comune ha già previsto di installare a terra nei punti di accesso al litorale e presso gli stabilimenti balneari un’apposita cartellonistica, scritta in tre lingue, che riporta gli elementi idonei a segnalare dove e come svolgere l’attività sportiva. L’ordinanza sarà in vigore per tutta la stagione balneare: si rischiano multe, anche salate, oltre la possibilità di commettere reato se non la si rispetta. L’occupazione abusiva di area demaniale, ad esempio è punita con una sanzione da 103 a 516 euro; l’inosservanza delle norme sui beni pubblici è punita con sanzione da 2000 a 3096 euro; le violazioni commesse con unità da diporto sono punite con una somma che va da 276 a 1377 euro.
Intanto a Recco non si dimentica il SurFestival: “Sì – chiude Bellotti – speriamo anche di tornare a vedere questo grande festival negli anni a venire”. Nel 2015, quando era alla terza edizione, Recco è stata la prima tappa del campionato longboard Fisurf, indimenticabile evento in stile californiano sponsorizzato da Reef e organizzato dall’Associazione Sportiva Blackwave insieme all’agenzia L’Aurora Eventi, che nell’edizione 2014 ha contato oltre 2000 presenze e 40 espositori, registrando un successo oltre le aspettative.