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Giovedì, 25 maggio 2023 - Numero 271

Recco, il duello intestino tra Gandolfo e Buccilli può spaccare l’attuale giunta?

La città di Recco
La città di Recco
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Saranno Sestri Levante e Camogli, salvo sorprese dell’ultimo minuto, i comuni della Città Metropolitana di Genova, zona Levante, ad andare alle elezioni amministrative il prossimo dieci giugno. Molto diverso sarà lo scenario nel 2019, quando le amministrazioni che eleggeranno il proprio sindaco saranno ben ventidue. Ventitré, se anche i cittadini di Lavagna potranno esprimere il proprio voto.
Nella Bimare a due mesi dall’appuntamento elettorale, fatta eccezione per il sindaco uscente Valentina Ghio, le candidature non sono ancora ufficiali. Di certo la lista della Ghio non avrà simboli di partito, una decisione che ha già fatto discutere. Il centrodestra deve ancora scegliere il candidato sindaco della possibile coalizione già collaudata alle elezioni politiche del 4 marzo scorso. La vera incognita resta comunque il M5S, che a Sestri Levante, se presente, potrebbe riscuotere molti consensi.
A Camogli il quadro sembra invece ‘definitivo’, con quattro candidati. Il primo cittadino uscente Francesco Olivari, eletto con una lista civica e sostenuto nel 2013, come oggi, dal Pd e, nella stessa area di centrosinistra, lo storico sindaco Pippo Maggioni, che colloca la sua candidatura a capo di una lista civica. Idem nel centrodestra, dove sono due le candidature: Claudio Pompei (‘Pompei sindaco’) lista sostenuta dal commissario provinciale e consigliere regionale Franco Senarega e ‘Camogli in’, lista della stessa corrente, promotore Giovanni Cichero, consigliere attualmente in carica.
Nei due comuni, dunque, tanta incertezza, con diversi scenari, molti candidati e altrettanti punti interrogativi su vari fronti, soprattutto rispetto ai partiti. Che da qualche tempo mostrano conflitti e divisioni interne. E repentini tentativi di pacificazioni. Di poche ore fa, infatti, la notizia che da Roma il neo senatore e segretario regionale del Pd Vito Vattuone sta marciando su Camogli per ristabilire la convivenza delle due anime del partito nel tentativo di far arretrare Pippo Maggioni. Come se la benedizione dei vertici del partito potesse ancora oggi essere rappresentativa del consenso dell’elettorato.
Segnali in questa direzione arrivano anche da diverse giunte locali, nelle quali unioni e divisioni, che seguono i venti di Roma, sono all’ordine del giorno, così da renderci facili profeti sul clima arroventato delle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno, ma anche su quelle del prossimo anno.
La politica boccheggia alla ricerca di schemi e di indecifrabili accordi. Così un assessore si dimette a Zoagli, un sindaco è sotto tiro ad Avegno prima di finire in minoranza perché la maggioranza si divide.
E poi Recco, dove il contesto si sta già delineando riguardo l’attuale giunta comunale: ‘quasi’ certamente, due esponenti di essa si contenderanno la poltrona di sindaco per i successivi cinque anni.
Di fronte Gian Luca Buccilli e Carlo Gandolfo, due fratelli di latte della politica, due amici che hanno condiviso gli stessi programmi elettorali. Quattro mandati insieme e tanti progetti per la città vissuti uno a fianco all’altro.
A Recco infatti, da oltre un anno, tra conferme e smentite, l’annuncio viene vissuto in una calma apparente, a parte qualche fase di scontro con conseguente volo di stracci. E un malcelato lavorìo di gruppi, gruppetti e singoli, in vista delle prossime elezioni amministrative.
‘Piazza Levante’ ha chiesto ai diretti interessati quali sono le ragioni di questa divisione.

Gandolfo è assessore all’urbanistica, edilizia privata e attività produttive. Quali sono i motivi di questa candidatura, cosa la allontana oggi dall’attuale giunta, della quale continua a far parte?
“La necessità di realizzare un vero cambiamento, credo oggi più che mai necessario, per creare una vera svolta. E a questo proposito ho voluto dare seguito alla richiesta che da tempo molta gente mi ha rivolto, chiedendomi di impegnarmi in prima persona, in considerazione delle mie caratteristiche di vivere proprio in mezzo alla gente. Da qui la nascita di ‘Ama Recco’, l’associazione che ho fondato e presiedo. Si prefigge come mission: l’impegno per la città, nei diversi segmenti che la compongono, e la produzione di programmi che attingono dal confronto coi cittadini”.

Si dice che lei che ha creato malcontento per aver cercato alleanze nell’attuale maggioranza?
“Io mi colloco in maniera naturale nell’area del centro destra, quindi con altrettanta naturalezza mi rivolgo ad alcuni colleghi dell’attuale giunta, che di fatto rappresentano già quest’area”.

Che caratteristiche deve avere un sindaco oggi?
“Chi amministra deve essere positivo e saper creare intorno a sé entusiasmo e voglia di fare. Questo però va fatto tutti i giorni. Ma sopra ogni cosa conta l’esempio. E realizzare cose, soprattutto quelle che nell’immediato possono anche non raccogliere il consenso. Ma che alla lunga creano sviluppo e prosperità alla comunità. In altre parole saper guardare lontano”.

Alcune indiscrezioni fanno ricondurre la sua candidatura al modello Toti, dove il centrodestra deve restare unito per vincere. Certamente lei gode del supporto di Matteo Rosso di FdI, quindi è facile dedurre che non le mancherà l’appoggio di Matteo Salvini. Tutto vero?
“Ambisco a rappresentare i due binari, sto lavorando sia con la Lega che con Forza Italia, ho grande attenzione e rispetto per il lavoro del presidente Toti e mi piacerebbe essere riconosciuto come il candidato sindaco di questa coalizione”.

Oggi chi si candida ad amministrare un Comune deve avere la consapevolezza che sarà ancora più difficile farlo. Il suo pensiero?
“A questo proposito ribadisco la valenza dell’associazione ‘Ama Recco’ che già opera nel costante e continuo confronto con i cittadini, anche sulla stesura di un programma condiviso. In questo senso, stiamo sperimentando uno schema di confronto che ci fornirà dati e idee che concorreranno alla costruzione del programma amministrativo, che mi accompagnerà nel mio futuro impegno”.

Crede che l’attuale giunta concluderà il suo mandato?
“Credo di sì, perché al di là del mio attuale impegno proiettato nel futuro, il sindaco Capurro ha i numeri per concludere il mandato”.

Pensa che Capurro potrebbe sostenere la sua candidatura?
“Non saprei, ma comunque spero che il sindaco uscente valuti attentamente la proposta programmatica per la città a cui sta lavorando ‘Ama Recco’.

Gianluca Buccilli è vice sindaco con cinque deleghe, dopo essere stato in passato sindaco per due mandati. Quali sono i motivi della sua candidatura?
“Recuperare lo spirito civico e l’indipendenza dai partiti. Nel 1999 mi sono candidato sindaco come espressione di lista civica. In quell’occasione i partiti assicurarono il sostegno, senza interferire nella formazione delle liste, nè nelle attribuzioni delle responsabilità. Da sindaco decisi in totale autonomia la composizione della giunta. Quella esperienza produsse importanti risultati sul piano amministrativo, tanto che la mia elezione nel 2004 avvenne con il 68% dei consensi. I dieci anni del sindaco Capurro sono stati condizionati dall’interferenza della politica, almeno nei primi cinque anni. Ma le scorie sono rintracciabili, purtroppo, anche nel mandato in corso. Il mio obiettivo è quello di ritornare al modello organizzativo e amministrativo del 1999”.

In quale area politica si colloca?
“Non sono iscritto ad alcun partito, ovviamente sono stato sempre elettore della DC prima e UDC poi, è quindi evidente che la mia area di riferimento e quella del ‘cristianesimo sociale’. Però dico che nella formazione delle liste mi sto rivolgendo alle persone e non ai partiti. Come per altro ho agito vent’anni fa”.

Come valuta la sua esperienza amministrativa?
“Considero questi vent’anni di amministrazione come un unicum, nel corso del quale sono state realizzate opere pubbliche importanti, che hanno migliorato la qualità della vita dei cittadini di Recco. Hanno preso avvio servizi a favore delle persone che garantiscono un’efficace rete di protezione sociale”.

Come vive la candidatura di Carlo Gandolfo?
“La stima che ho per lui è intatta, credo che possa legittimamente rivendicare la candidatura a sindaco. Non condivido affatto però la scelta di legarsi alla politica. In dieci anni di frequentazione, ho recepito giudizi impietosi nei confronti di colleghi di giunta, che oggi pubblicamente corteggia. Questo ravvedimento operoso è il frutto alterato della politica. Io seguo una strada diversa, dove le opinioni non sono mediate dalla politica e dove ha ancora senso parlare di lealtà, di rispetto e della parola data”.

Crede che l’attuale giunta concluderà il suo mandato?
“Penso proprio di sì, non ho alcun motivo per pensare che questa esperienza si concluda prima della fine naturale del suo mandato”.

Pensa che Capurro sosterrà la sua candidatura?
“Su questo argomento mi esprimo sulla base delle cose che mi ha detto e quindi direi di sì”.

Insomma, sappiamo che la fase in atto non potrà essere quella definitiva. E su questo vorremmo anche capire se il sindaco uscente Capurro ‘designerà’ un suo candidato alla successione oppure se con l’approssimarsi delle elezioni ci sarà il rompete le righe definitivo. Certo è che dopo dieci anni di amministrazione, se ripensiamo al 2009, la base politica di riferimento ha subìto pesanti modifiche.
Ed è inutile negare che alcune componenti di questo gruppo abbiano voglia di chiudere in maniera sbrigativa l’esperienza dell’amministrazione Capurro, nonostante le affermazioni e i giudizi di facciata. Si sa, la ‘simulazione’ nella politica è all’ordine del giorno.
I nomi di Buccilli e Gandolfo al momento sono i più gettonati, ma non è escluso che possano spuntarne fuori altri.
In definitiva, il dato di fatto è che a circa un anno dalle elezioni la maggioranza si è spaccata inesorabilmente, svelando una coperta sempre più corta.
Del resto la situazione è in ebollizione un po’ in tutti i comuni e la disaffezione verso i partiti tradizionali lascia ampio spazio a formazioni ‘civiche’, a volte di natura trasversale e di difficile classificazione. Per questo le lotte fratricide, così come le sorprese, sono assicurate.

MARISA SPINA

 

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