Il Comune di Rapallo in collaborazione con il Comitato Genitori Rapallo propone due serate su un tema delicato e difficile: il suicidio. Come recita il titolo della locandina, l’obiettivo è quello di affrontare l’argomento in un’ottica positiva, di prevenzione.
“Ci accompagnerà nell’approfondimento la dott.ssa Marialuisa Ferrari, che ha collaborato con il Comitato su altre tematiche difficili ma di enorme benché scottante interesse come la pedofilia e la pedopornografia e le indicazioni per fornire elementi utili ai nostri bambini per evitare contatti indesiderati”.
Poiché i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rilevano che il numero delle vittime è molto elevato (un milione nel mondo, ogni anno) ed in continuo aumento, e, come leggiamo sui quotidiani, l’età si abbassa fino ad arrivare a suicidi infantili, si può affermare che il suicidio è un problema di salute pubblica.
“Quindi, come Comitato – proseguono gli organizzatori – abbiamo ritenuto di rendere un servizio alla comunità, creando l’opportunità per comprendere i meccanismi mentali che conducono a questa scelta, per ricevere informazioni corrette, scientificamente basate, ma alla portata di tutti”.
L’obiettivo è molto concreto: trasmettere che la prevenzione del suicidio è possibile.
La maggior parte degli individui che tentano il suicidio vogliono vivere, ma non riescono a trovare alternative possibili per risolvere i propri problemi. Spesso emettono segnali chiari, che non vengono colti o a cui non si sa bene come rispondere. La collettività deve sapere come comunicare, e come NON comunicare, quali domande sono utili e quali no, quali possono essere segnali di allarme e come approcciarli.
La sensibilizzazione è un tema importante e non riguarda solo gli operatori della salute mentale, della scuola, ma tutti noi.
Le due serate non saranno conferenze nel senso classico del termine, non ci saranno slide, la relatrice utilizzerà un linguaggio semplice, con l’intento di fare chiarezza e rispondere alle curiosità nel merito, creando un clima di confronto con i partecipanti.
La prima serata riguarderà il funzionamento della mente suicida, i campanelli d’allarme e gli strumenti per gestire situazioni critiche, la seconda i vissuti drammatici di coloro che sopravvivono al suicidio di una persona cara, attanagliati da domande senza risposta, sensi di colpa ed emozioni laceranti.
In un’ottica di prevenzione, come fornire sollievo a queste persone? La dott.ssa ce lo illustrerà.
L’iniziativa è stata presentata nella sala consiliare del municipio di Rapallo: presenti il sindaco Carlo Bagnasco, il consigliere alla Pubblica Istruzione Filippo Lasinio e Hubert Smadja, presidente del Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Rapallo. “Questo è il decimo di una serie di incontri che il Comitato, da quando è stato costituito, ha organizzato su tematiche diverse e di grande rilevanza, tenuti da specialisti di ogni settore – sottolinea Smadja – Questa volta proponiamo sue serate su un tema che, purtroppo, interessa ogni Paese e persone di diversa età, anche molto giovani, ed estrazione sociale. La prevenzione e il saper cogliere determinati segnali sono fondamentali. Ringrazio l’amministrazione comunale per la grande collaborazione profusa in tutte le iniziative da noi organizzate”.
Fa eco il sindaco Bagnasco: “Il Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Rapallo, assieme al Comitato genitori dell’Istituto Comprensivo Rapallo-Zoagli, rappresentano un importante trate-d’union tra istituzioni: il Comune e la scuola. Mi auguro che questa sinergia prosegua e rivolgo un ringraziamento sentito a queste realtà così attive e vicine al mondo della scuola”.
Filippo Lasinio pone l’attenzione sull’importanza di affrontare questo tipo di tematiche in questo particolare momento storico: “Con internet stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione, che forse comprenderemo a fondo tra diversi anni: noi genitori del nuovo millennio dobbiamo affrontare questioni delicate, su tutte i ragazzi che si isolano in un mondo virtuale che però ha effetti sulla vita reale. Ringrazio il Comitato Genitori per portare questi temi all’attenzione della collettività con particolare sensibilità: solo con la condivisione delle difficoltà e il confronto si possono affrontare e risolvere i problemi”.