di DANILO SANGUINETI
Dalla culla alla sedia a dondolo, senza soluzione di continuità. La pallanuoto, il nuoto, gli sport acquatici in generale, sono veramente adatti ad ogni età. La prova provata si ottiene dando un’occhiata all’attività della SSD Rapallo Nuoto e Pallanuoto in questa estate 2019. Il club gialloblu è stato e rimane in corsa per fare incetta di titoli sotto ogni bandiera e soprattutto in ogni categoria.
Dall’Under 17 pallanuoto femminile che ha messo le basi per la scalata nei prossimi anni al tricolore, alla formazione nuoto di master che ha azzannato medaglie in ogni dove, dall’acqua clorata a quella salatissima. Cominciamo proprio dai delfini âgée, i nuotatori ‘over qualcosa’ che con una pattuglia di dimensioni ridotte rispetto alla concorrenza hanno conseguito un ottimo quarto posto nella classifica a squadre ai Campionati italiani Open Water Master 2019 che si sono tenuti a Civitavecchia. Delle quattro gare in programma si è svolta solo la 10km: causa condizioni meteo marine avverse, non sono state disputate le gare sulle distanze dei 3km, 5km e il miglio marino.
Ci si è giocato tutto in 10mila metri, in una 10km, detta anche ‘la maratona del mare’, per lo sforzo fisico richiesto. Per capirci, come tuffarsi a Chiavari e approdare a Portofino: se non vi portano via le correnti, vi stronca la fatica… Una fatica che però non ha impensierito l’inossidabile Salvatore Deiana, primo classificato nella categoria M75 (maschile sopra i 75 anni di età). Podio per Diego Zamorani, terzo classificato nella categoria M65. Ottimi piazzamenti per Michela Quercini (quarta nei M45), Emanuele Costa (sesto posto nei M50), Alberto Dessalvi (settimo nei M50), Raffaele Viani e Severino Barbagelata (rispettivamente ottavo e dodicesimo nella categoria M55). Il tecnico Matteo Viani non poteva che essere soddisfatto della prestazione dei suoi atleti che hanno sudato e sputato sangue per tanti mesi nella piscina coperta da 25 metri e in quella scoperta da 50 metri nel centro sportivo di San Pietro.
Dall’acqua del mare si è passati a quella clorata, con la squadra gialloblu che è tornata dai Campionati Italiani master in vasca che si sono svolti a Riccione con un bilancio super positivo. In bacheca, tre medaglie di bronzo, a conquistarle sono stati Severino Barbagelata (nei 400 misti e nei 200 farfalla categoria M55) e Stefano Pacini (nei 200 rana categoria M50).
L’estate a pollice alzato della Rapallo Nuoto ha motivato la società gemella della Rapallo Pallanuoto a non abbassare la guardia. Benissimo con le Under 19, ha chiuso con un sesto posto nella finali scudetto delle Under 17. Un risultato che non è affatto sotto le aspettative perché ottenuto al termine di una serie di sfortunati eventi, e questa volta non è una frase fatta. Incredibile la sfortuna che si accanisce sulle ragazze di mister Luca Antonucci nella Final Eight, prima e durante i giorni di fine luglio, nella piscina comunale di Viterbo. Sin dalle scelte strategiche una scommessa. Presentarsi con una formazione decisamente sotto leva: obiettivo prioritario quello di raggiungere il miglior risultato possibile permettendo alle più giovani di fare esperienza, preparando la squadra che nei prossimi anni, quando sarà cresciuta tecnicamente e soprattutto fisicamente, farà strame della concorrenza.
Poi l’assenza del ‘gioiello di famiglia’. Sofia Giustini che vale da sola metà della forza della squadra, non sarà disponibile. Classe 2003, attaccante, una delle giovani in assoluto più promettenti della pallanuoto italiana – l’esordio in Nazionale maggiore a soli 15 anni con tanto di gol ne è la conferma. Era e rimarrà titolare anche in prima squadra.
“Abbiamo riflettuto e deciso che non aveva senso rischiarla. Sofia sta recuperando dall’infortunio alla spalla sinistra accusato in primavera, non aveva potuto giocare molto – spiega il coach Luca Antonucci – Spazio quindi alle più piccole: dovendo fare a meno di chi ha più esperienza, per loro è stata un’occasione importante per dimostrare la loro crescita e per fare tesoro di queste partite. Vista la situazione siamo andati a Viterbo senza mire particolari se non quella di far esperienza”.
Il Rapallo Pallanuoto era inserito nel girone 1, assieme a Bogliasco, Roma e Volturno. Ottenere un buon posto per la fase ad eliminazione diretta non era impossibile, ma ancora una volta la sorte decide diversamente: durante il viaggio verso il Lazio uno dei pulmini sui quali viaggia la squadra resta coinvolto in un tamponamento in autostrada, all’altezza di Prato. Per fortuna niente di grave, solo un grande spavento anche se per precauzione quattro giocatrici vengono trattenute in ospedale per accertamenti e raggiungono le compagne a torneo già iniziato. Le prime due partite sono altrettante sconfitte, con Bogliasco (che vincerà il titolo) e Roma, poi a pieno organico il Rapallo sconfigge il Volturno. Nei quarti trova l’Orizzonte (che otterrà il bronzo), nel girone per il quinto posto sconfigge il Como e viene sconfitto dal Plebiscito. Seste in Italia, piazzamento che lascia spazio a molti rimpianti e che allo stesso tempo è appena un barbaglio della luce che può seguire.
Confermato l’assunto di partenza: la piscina mantiene giovani, rallenta lo scorrere della sabbia nella clessidra del tempo. A San Pietro Novella hanno scoperto la fontana dell’eterna giovinezza, senza la necessità di ricorrere ad alcun rito magico. O meglio un pizzico di esoterico c’è: percorrere con encomiabile costanza decine e decine di metri a settimana, che diventano chilometri lungo l’intero inverno, per poi sfociare in una primavera ed estate costellate di cimenti spesso trionfali.