[vc_row][vc_column][vc_column_text]La prima grande sorpresa è stata la tenuta quasi primaverile di Gianrico Semorile, imprescindibile ‘The Voice’ delle competizione remiere. Da un quarto di secolo è lo speaker del Palio Marinaro del Tigullio, da decenni cattura l’attenzione e diverte gli spettatori e gli stessi partecipanti con le sue cronache in diretta della competizione tra gozzi prima in legno e ora anche in vetroresina.
A suo agio con completi in lana e sciarpa di ordinanza in posti e in orari dove è proibitivo indossare anche una semplice maglietta, parlando senza un attimo di tregua, senza una goccia di sudore da una rovente piastra sovra-portuale, uno scoglio rigorosamente nero, un lungomare martellato da raggi implacabile, Semorile domenica 22 luglio in occasione della quarta e decisiva prova del Palio in quel di Zoagli (giocava due volte in casa essendo zoagliese doc) ha scelto la divisa ‘quasi leggera’, forse per compensare il cielo imbronciato, meno estivo del solito.
I timori legati all’allerta meteo si sono dimostrati vani. Nel pomeriggio è uscito il sole, il mare ha messo giudizio e la giornata decisiva ha potuto scorrere via senza il minimo intoppo.
L’Associazione Amatori Palio della presidente Carolina Birindelli e l’ufficio pubbliche relazioni di Barbara Possagnolo hanno centrato il bersaglio, l’edizione 2018 va in archivio nella cartella ‘successo su ogni fronte’. L’idea nata tre anni fa tra lo scetticismo di molti e il sostegno di pochi si conferma vincente: abbinare alla gare moderne in occasione della quarta e conclusiva giornata una rievocazione del Palio storico con una competizione disputata alla ‘vecchia maniera’. Possagnolo spiega: “Per riportare agli antichi splendori il Palio la strada, anzi la rotta da percorrere non poteva essere che questa. Domenica la terza rievocazione storica, ospitata a Zoagli, dopo Santa Margherita e Rapallo, è stata la gemma incastonata su un’edizione aurea. La collaborazione tra i sette Comuni, le sette sorelle che condividono nel proprio Dna la passione per il mare – Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Zoagli, Rapallo, Santa Margherita e Portofino – ha compiuto altri e significativi progressi”.
Un ricco programma
Testimoniati da un programma denso di avvenimenti e seguito da centinaia di turisti. Per le vie di Zoagli a metà pomeriggio si è tenuta la sfilata del corteo storico, aperta dagli sbandieratori del Gruppo Storico ‘Sestieri di Lavagna’. Gli equipaggi, in costume marinaro d’epoca, sono stati preceduti dal gonfalone della propria località e dalle autorità.
Il campo di gara era posto nel tratto di mare antistante la piazza principale. Alle 17,30 la gara dei gozzi storici. Il regolamento prevedeva che sul gozzo salissero atleti tesserati come amatoriali, 40 anni l’età minima e che la somma dell’età di tutti i componenti fosse 200 anni. Portofino aveva chiesto una deroga perché superava la somma di età, non le è stata concessa. In perfetta aderenza con le norme del 1936 prevedeva che la gara fosse vinta solo dopo lo strappo della bandiera posta in cima ai castelli di arrampicata, conquistato dalla cosiddetta ‘scimmia’ (il membro dell’equipaggio destinato all’arrampicata).
E quest’anno per la prima volta effettivamente la scimmia era a bordo dell’imbarcazione e ha dovuto saltare giù e correre ad arrampicarsi. Nelle due precedenti edizioni, invece, per motivi organizzativi, l’assalto al drappo della vittoria era iniziato dalla spiaggia. L’esito è stato determinato proprio dall’abilità ginnica della scimmia: al traguardo in mare era prima Santa Margherita di un’inezia su Sestri Levante che invece ha prevalso grazie alla maggiore rapidità del suo corridore sbarcato dal gozzo.
Le novità molto apprezzate
Per quanto riguarda il Palio dei gozzi in legno, si è imposto S. Michele di Pagana su Portofino: anche qui duello all’ultima vogata, quasi al fotofinish. Carolina Birindelli è raggiante “Potrei definire l’edizione 2018 come la più positiva di quelle curate dal consiglio da me presieduto. Da sette anni in qua ci sono stati miglioramenti e da quando abbiamo deciso di riproporre le antiche usanze, dando una rispolverata ma anche una dose di energia moderna alla competizione, le cose sono andate di bene in meglio. Potevamo sederci sugli allori della positiva edizione 2017, abbiamo deciso di cambiare ancora. Fra le novità, la prima è senz’altro rappresentata dal nuovo sistema di gara, con tre gare ‘preparatorie’ del gozzo di legno 22 palmi, protagonista principale del nostro Palio e la gara finale, unica valida per determinare il vincitore del Palio, un meccanismo che terrà viva la suspense sino alla fine. La seconda novità riguarda l’apertura, nella categoria dei gozzi nazionali in vetroresina, ad equipaggi provenienti da fuori Tigullio. E infine l’ultima, la scelta di far coincidere la Rievocazione storica con la prova agonistica finale. Tre punti importanti, che vedono coinvolte su tanti fronti più persone ed enti”.
A proposito di contatti e supporti: “Dopo parecchi anni di assenza, abbiamo avuto il ritorno delle istituzioni, dei Comuni del Tigullio, tutti senza alcuna eccezione, ci tengo a ribadirlo, che hanno fatto la loro parte per sostenere le imbarcazioni e gli equipaggi, che li rappresentano in mare. Ci tengo a sottolineare come il Palio Remiero del Tigullio ed in particolare la rievocazione storica sia l’unica manifestazione che vede coinvolti tutti e 7 i Comuni, sette sorelle unite dall’obiettivo di riscoprire e valorizzare le comuni radici legate al mare”.
E c’è la certezza che si continuerà su questa falsariga: “Posso rivelare che c’è l’intesa con l’amministrazione comunale di Chiavari perché si faccia carico della organizzazione della quarta rievocazione storica. La giornata finale 2019 quindi sarà a Chiavari, proseguiamo la nostra marcia verso Est (prima di Zoagli, Santa e Rapallo) con l’intento di portare la gara clou a giro in tutte le città del Tigullio”.
Appuntamento al 2019: a Chiavari con le due donne d’oro, Birindelli-Possagnolo e l’ugola di bronzo, l’immarcescibile Semorile.
(d.s.)
IL VIDEO DEDICATO ALLA GIORNATA FINALE
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