di DANILO SANGUINETI
Voltare pagina è faticoso ma anche foriero di opportunità: a volte sono parecchi i fogli della propria storia che vanno girati di fretta. Il cambio di prospettiva può portare miglioramenti inaspettati. Prendiamo la Lavagnese che, raggiunta la gloriosa età di 102 anni, dopo un ventennio ininterrotto in serie D ha dovuto incassare la scorsa primavera una retrocessione dolorosa in Eccellenza. Poteva essere l’anticamera del disastro, ha invece portato a cambiamenti non solo nella gestione della società – adesso il presidente Stefano Compagnoni non è più un uomo solo al comando, anche se continua a essere seduto al posto di guida del locomotore bianconero – anche nella maniera di programmare e affrontare le varie sfide.
La prima squadra sta trovando la sua collocazione dopo essere stata ricostruita. Nel massimo torneo regionale ligure, l’Eccellenza, ha raggiunto dopo una partenza molto problematica il secondo posto e ha messo nel mirino il primo posto e la promozione. E poi c’è il settore giovanile che si sta assestando, razionalizzando la suddivisione in categorie e allo stesso tempo allargando il suo raggio di azione. Lo testimonia l’annuncio comparso sul sito del club pochi giorni fa. <L’US Lavagnese annuncia, nell’ambito dell’itinerario di riconoscimento della Scuola Calcio di Elite di Terzo Livello, una nuova importante e bellissima collaborazione. Si tratta del progetto con i ragazzi con disabilità della BIC ‘Be Included Community’, ‘Fatti coinvolgere nella Comunità’”.
Sabato 17 dicembre una delegazione bianconera ha partecipato a una sessione di ‘calcio integrato’ con i ragazzi della BIC. Il calcio integrato prevede che persone normodotate giochino insieme a persone con disabilità, al fine di stimolarne l’attività motoria e il benessere psicofisico. Un’esperienza di grande valore, umano e sportivo, per i partecipanti, e che ha riempito di entusiasmo l’ambiente bianconero.
Il percorso di riconoscimento della Scuola Calcio di Elite di Terzo Livello prevede per la Lavagnese anche altri impegni. Il social manager Simone Parma aggiunge: “Grazie all’impegno della società, del direttore generale Giacomo Nicolini e del responsabile del Settore Giovanile Walter Noris, la nostra società sta intraprendendo sul territorio diverse imprese. Prima di tutto ‘Giococalciando’ che prevede l’impegno dei tecnici qualificati in incontri con gli studenti delle Scuole Riboli di Lavagna e del plesso di Cavi di Lavagna. Nel corso dei meeting i nostri tecnici si occupano dell’attività motoria e dell’insegnamento dei fondamenti sportivi ai bambini del primo e del secondo ciclo delle scuole elementari, eccetto la classe quinta”.
Nei prossimi mesi inoltre entrerà nel vivo il progetto dell’area psicologica, guidato dalla dottoressa Sabrina Benvenuto. Questi tre progetti hanno una valenza significativa, in quanto ognuna di queste attività può generare all’interno della Società dei circoli virtuosi che premino i tesserati, all’interno di un più ampio progetto trasversale che non sia di esclusiva pertinenza tecnico calcistica.
Senza però accantonare, naturalmente, il calcio giocato. La Lavagnese ha riproposto il classico torneo della Befana. Il primo Torneo dell’Epifania è stato spalmato su tre giorni (6-7-8 gennaio) con ben 27 squadre presenti sui terreni del Centro Sportivo ‘Faggioni’ di via Ekengren. I Primi Calci Leva 2014 con Lavagnese, Golfo Paradiso PRCA, ACD Entella, Campomorone Sant’Olcese, Follo, Colli Ortonovo, Rivasamba, Tarros Sarzanese e Romagnano. I Piccoli Amici Leve 2016/2017 con Villaggio Calcio, Athletic Club, Caperanese Entella, Golfo Paradiso PRCA, Serra Riccò, Campomorone Sant’Olcese, Arci Pianazze e San Marco Avenza. Primi Calci Leva 2015 con Lavagnese, La Foce, Campomorone Sant’Olcese, Olimpic Pra, Golfo PRCA, Canaletto, ACD Entella, Arci Pianazze e Sampdoria.
Come da regolamento non sono state stilate classifiche finali eppure si è vista grande intraprendenza e voglia da parte di tutte le squadre. Su tutte tra i 2014 hanno svettato Campomorone Sant’Olcese e Romagnano che hanno disputato l’ultima combattuta partita finale terminata con uno scoppiettante 1-1. Molto apprezzato dagli oltre 200 commensali il servizio ristorazione messo a disposizione dal club presso i locali delle Opere Parrocchiali di Santo Stefano, a poca distanza dai campi di gioco.