di DANILO SANGUINETI
Delle perle sappiamo tutto, spesso trascuriamo il guscio dell’ostrica che raccoglie e protegge la preziosa struttura sferica costituita da carbonato di calcio in forma cristallina. Nel caso della Mezza Maratona delle 2 Perle (Portofino e Santa), il contorno è un territorio che viene valorizzato anche fuori dai canonici momenti di massimo affollamento turistico, sfruttando la crescente passione per le attività all’aria aperta, segnatamente il podismo, che coniugano benessere ed ecologia.
La valva che avvolge la corsa – che si terrà il prossimo 2 febbraio – è di incomparabile bellezza, ma a depositare il giusto grado di ‘allure’ c’è il lavoro capillare della Atletica Due Perle di Nicolò Fenelli che dopo il grande successo del Trail di Portofino dello scorso 8 dicembre non ha dato tempo al tempo e ha messo in moto una poderosa macchina organizzativa per la Mezza Maratona Internazionale delle Due Perle.
Nel rispetto della politica del club all’evento principale, una gara riservata ai pro runner, altri due side-show dedicati rispettivamente ai più agguerriti tra i dilettanti e ai neofiti. La quindicesima edizione della Mezza Maratona, recuperato il percorso classico, sistemati in via definitiva i danni portati dalla tremenda mareggiata del 30 ottobre 2018, promette di stracciare record in serie, dai tempi impiegati dai vincitori al numero di partecipanti alle tre corse.
Dall’Atletica Due Perle informano che “sono già oltre 300 gli iscritti alla corsa principale in programma domenica 2 febbraio 2020”. Il presidente Nicola Fenelli e l’Atletica Due Perle hanno svolto una capillare operazione di marketing. “Abbiamo promosso la corsa in occasione della Maratona di Pisa, di Latina, della prestigiosa Best Woman di Fiumicino, raccogliendo tanta simpatia e interesse verso una gara che è unica nel suo genere per livello tecnico, entusiastica partecipazione, e tutta una serie di servizi che vanno incontro al runner, dall’agonista evoluto all’amatore semplice. Il segreto del successo della Due Perle resta il ventaglio di offerte a 360 gradi, all’intero mondo del running e non solo”.
L’introduzione alla Mezza Maratona sarà, come avviene da diversi anni, la ‘Portofino Run’, corsa di dieci chilometri che sabato 1 febbraio vedrà coinvolti migliaia di partenti. Correre vicino a bellezze naturalistiche e architettoniche come l’Abbazia della Cervara, la spiaggia di Paraggi, le scogliere in riva al mare, è un’esperienza unica.
Nelle precedenti edizioni alla partenza e al traguardo entrambi sistemati sul lungomare di Santa (il giro di boa è di nuovo la Piazzetta di Portofino) sono sfilati azzurri e campioni del calibro di Daniele Meucci, Stefano Baldini, Valeria Straneo, Emma Quaglia, Ruggero Pertile.
La storia di una gara che si svolge senza interruzioni dal 2006, sempre nel mese di febbraio, è riassunta nei resoconti cronometrici. Il record maschile appartiene a Stefano La Rosa (Carabinieri Bologna) che nel 2015 impiegò 1h03’26” per coprire i 21,096 chilometri; quello femminile a Valeria Straneo, argento agli Europei di maratona 2014, che nel 2012 chiuse in 1h11’39”. Il maggior numero di vittorie è di Ruggero Pertile, forte mezzofondista veneto affezionato alla gara tigullina, quarto agli Europei 2010, dominatore nel 2009, 2011 e 2013.
Tre a testa le affermazioni di Valeria Straneo e della gloria locale Emma Quaglia. Per la Portofino Run si tratta invece dell’ottava edizione. Il percorso di 10 km ha laureato campioni come Eyob Faniel (primo nel 2019), Ottaviano Andriani, Emma Quaglia, addirittura Stefano Baldini che commentò: “Portofino Run rappresenta un’attrattiva in più per i partecipanti della Mezza della Due Perle. Faccio un esempio: la moglie corre Portofino Run, il marito la Mezza o viceversa”.
Intuendo che l’offerta andava ancora allargata, Fenelli e i suoi collaboratori si sono inventati per l’edizione 2020 ‘CorriSanta’, corsa non competitiva in contemporanea con Portofino Run sui 5 chilometri. Una specie di assaggio, di preparazione a piatti più sostanziosi, nel segno della fatica con il sorriso sulle labbra, dove ogni goccia di sudore viene ripagata dal panorama tanto bello da mozzare il fiato anche a chi, per pratica, sa risparmiarlo nelle condizioni più sfavorevoli.