Il segreto per una focaccia al formaggio da leccarsi i baffi? Qualche secondo di silenzio, poi Biagio Palombo ti guarda fisso negli occhi e risponde: “È questo, il cuore”, sussurra battendosi il pugno sul petto. Ecco la passione di un uomo che ha cominciato a maneggiare farina, acqua, olio, sale e stracchino, quando era così piccolo che neppure arrivava al bancone del panificio Moltedo. Quel garzonetto, che in molti ricordano sfrecciare in sella alla bici per consegnare in tempo il pane ai locali, ne ha percorsa di strada: la sua ‘Baracchetta’ affacciata sul mare di Recco, nel belvedere intitolato a Tenco, è un punto di ritrovo dal 1975. “Iniziai con un forno acquistato per la festa di San Rocco. Per dieci anni continuai anche a lavorare da Moltedo e, per un periodo, ricoprii pure il ruolo di assessore a sport e turismo nella giunta Pesce. Una faticaccia, dormivo due ore a notte…”.
Oggi il riposo dell’istrionico Biagio è appena più lungo. Provare per credere: sono le dieci di mattina e lui ha già preparato cinque teglie ricolme delle sue celebri focaccette. Parla e non si ferma un attimo. Sfoglia-stracchino-sfoglia, il bancone è un campo di battaglia. Tutto da gustare però.
La ‘Baracchetta’ dal 2010 si è rifatta il look, inserita perfettamente in uno degli angoli più suggestivi di Recco. Il menù, invece, è rimasto sempre lo stesso, saldato alle tradizioni del territorio, buono per ogni momento della giornata: focaccia al formaggio, pizzata, farinata, ripieni, torta di riso. Manca il suo preferito, che è – confessa con sorriso sornione – la focaccia con le cipolle. L’essenziale sarà pure invisibile agli occhi, ma in bocca ha un sapore difficile da dimenticare.
La ‘Baracchetta’ è affare di famiglia con la moglie Anna, la sorella Teresa, le figlie Giovanna e Valentina, il collaboratore Andrea: le porte sono sempre aperte, anche a tarda notte, e i rapporti sono genuini come una volta. Ha lo sport nel cuore Biagio, è fondatore della Polisportiva Pro Recco e coltiva la passione per le calottine biancocelesti anche se Punta Sant’Anna è dalla parte opposta: “Giocatori ne sono passati tanti, Tempesti è tra i più fedeli, viene spesso con i bambini”. Adesso testa alla Champions dopo lo Scudetto vinto a Trieste; tra una focaccia e l’altra gli occhi sbirciano sullo schermo e lasciano trasparire un pizzico di rammarico: “Mi piacerebbe vedere i cittadini più entusiasti e partecipi, invece sembra che per molti tutto sia dovuto”.
Tra dieci anni si vede ancora al lavoro senza abdicare al ruolo di ambasciatore della gastronomia recchelina, testimoniato dall’impegno per ‘I Sentieri del Golfo Paradiso’, l’evento diventato ormai maggiorenne in cui fa vedere, e provare, ai bambini delle scuole come si prepara la vera focaccia con il formaggio. “Tutto gratis – assicura – altrimenti non mi muovo neppure”. Un’iniziativa che unisce i Comuni e gli è valsa un quadro che mostra con orgoglio. C’è lui in tenuta da lavoro: l’inconfondibile polo bianca ha il logo e la scritta ‘La Baracchetta di Biagio’ ben in vista. “Ecco, ogni mattina la prima cosa che faccio è baciarla. Proprio qui, sul cuore”.
DANIELE RONCAGLIOLO