di ALBERTO BRUZZONE
Aspettavano questo momento da anni. O meglio, aspettavano questo momento da decenni. Il via libera da parte del Ministero al progetto del Tunnel della Fontanabuona è salutato con estrema positività dai cittadini dell’entroterra del Tigullio, ma soprattutto dagli imprenditori e da tutti quei lavoratori che non hanno mai lasciato la valle, nonostante le progressive difficoltà in cui la zona si è trovata, a pochissimi passi dall’isolamento.
Insieme ai sindaci anche chi ha una attività in vallata esulta perché il Tunnel della Fontanabuona non è mai stato così vicino alla realizzazione e rappresenta una boccata d’ossigeno per tutta l’economia. Con l’ok da parte del Ministero dell’Ambiente, manca ora il tassello da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, “che dovrebbe arrivare entro un mese”, come prevede il viceministro ai Trasporti, il genovese Edoardo Rixi.
È stato lui uno di quelli che più si è speso per la realizzazione del collegamento diretto tra Rapallo e la Val Fontanabuona, insieme alla senatrice di Italia Viva Raffaella Paita che aveva iniziato a occuparsi di questo dossier quando era assessore regionale nella Giunta di Claudio Burlando.
E se a esultare per la Valutazione d’impatto ambientale positiva sono stati anzitutto i sindaci della vallata, non di meno hanno esultato gli imprenditori, a cominciare dal presidente della Camera di Commercio di Genova, Luigi Attanasio, che proprio a Carasco ha due aziende, la Spiga Nord e la ReVetro: “Viviamo da anni in coda, tutti i giorni. Dal casello di Lavagna a viale Kasman è costantemente una fila. Molti miei impiegati, per arrivare in azienda, impiegano sino a quaranta minuti partendo da Chiavari. È evidente che questa non può essere la normalità e che non si può competere con nessuno in questo modo”.
Diverso se ci sarà un collegamento veloce con Rapallo, un collegamento tra entroterra e costa della durata di otto minuti. È l’auspicio anche di Giancarlo Durante, presidente della sezione Tigullio di Confindustria: “Accolgo con grande soddisfazione il parere positivo alla Via perché era un passaggio fondamentale. Aspettiamo di vedere le prescrizioni. Questa è un’opera che ci collegherà al mondo in maniera più corretta e attuale, con tutto quello che potrà conseguirne”.
E Raffaella Paita, senatrice di Italia Viva, commenta: “Non posso dimenticare che tutto nasce dal mio lavoro da assessore regionale e sono felice che finalmente anche questo passaggio sia positivo”.
Felice come un altro parlamentare ligure, Roberto Traversi del Movimento 5 Stelle: “Dopo cinquant’anni di promesse, mi preme sottolineare che per quest’opera mi sono speso in prima persona sin da quando mi sono insediato in Parlamento nel 2018 e che, comunque, fino al Conte 2 c’erano state tante parole, ma nessun fatto concreto. Risale invece al periodo in cui ero sottosegretario al Mit l’inserimento del Tunnel tra le opere prioritarie nell’allegato al DEF 2020 e, successivamente, tra quelle compensative da far realizzare e pagare ad Aspi. Senza questi passaggi oggi non parleremmo di Via o di progetti esecutivi”.
Come ormai noto, il progetto prevede un collegamento diretto tra la strada provinciale SP22 e l’autostrada A12. Il cuore dell’opera sono due gallerie: la ‘Caravaggio’, lunga 2.093 metri, e la ‘Fontanabuona’, di 2.583 metri. Complessivamente, saranno circa 5,6 chilometri di tratto prevalentemente sotterraneo, collegati a uno svincolo sull’A12 tra le gallerie ‘Giovanni Maggio’ e ‘Casalino’. Sistema di gallerie che rappresenta una sfida ingegneristica di alto livello, richiedendo tecnologie avanzate per garantire sicurezza e sostenibilità durante i lavori. Per migliorare ulteriormente la viabilità locale, verranno costruite due rotatorie e un nuovo ponte sul torrente Lavagna, opere accessorie che consentiranno una gestione più fluida del traffico in entrata e in uscita dalla valle. Il costo complessivo dell’opera è stimato intorno ai 300 milioni di euro, con il grosso dell’investimento a carico di Autostrade per l’Italia, che ha assunto un ruolo centrale nella realizzazione del progetto come parte di un più ampio accordo di compensazione per i disagi autostradali in regione.