Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Ultima edizione

Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Il terrorismo e le sue radici chiavaresi: se ne parla alla Zafra con la presentazione del libro ‘Gappisti’ di Davide Serafino

L’autore interverrà assieme a Massimo Cappitti, Giorgio Moroni e sarà presente anche quello che ne è il co-protagonista, Vittorio Battistoni
Giangiacomo Feltrinelli creò quel gruppo che mutuò il nome da quello dei partigiani della Seconda Guerra Mondiale
Giangiacomo Feltrinelli creò quel gruppo che mutuò il nome da quello dei partigiani della Seconda Guerra Mondiale
Condividi su

di DANILO SANGUINETI

Chiavari, inizio Settanta. Una cittadina sonnacchiosa, zeppa di benessere, priva di ostentazione, povera di slanci, avara di tensioni, appartata ma non distante dai grandi centri del “triangolo d’oro”, il “ge-mi-to” del Nord Ovest, il fulcro industriale dove la società progrediva più velocemente e altrettanto rapidamente si deteriorava. Un laboratorio piccolo ma attrezzato e tranquillo il giusto per sviluppare nella dovuta calma un brodo di coltura che dalla alternativa politica idealista sarebbe degenerato nel terrorismo più spietato. 

È quanto racconta, rivelando particolari che ad occhi ed orecchie del terzo millennio suonano ai confini della realtà ma che tra fine anni Sessanta e inizio degli Anni di Piombo furono sinistramente concreti, il libro ‘Gappisti’. Edito da DeriveApprodi, scritto dallo storico Davide Serafino verrà presentato proprio a Chiavari sabato 12 maggio alle ore 21 nella libreria La Zafra in via Vittorio Veneto.

L’autore ne parlerà assieme a Massimo CappittiGiorgio Moroni e sarà presente anche quello che ne è il co-protagonista, Vittorio Battistoni, 86 anni, ingegnere meccanico, di Chiavari. Era uno dei “nodi” più fidati nella rete di terroristi imbastita da Giangiacomo Feltrinelli tra il 1969 e il 1972, che mutuò il nome da quello dei partigiani della Seconda Guerra Mondiale che agivano nei contesti urbani, i Gap (Gruppi Azione Patriottica) appunto. Fu lui, tra le altre cose, a rubare in una cava del Levante il tritolo che uccise Feltrinelli impegnato in un goffo tentativo di far detonare un traliccio. 

Si proverà a gettare uno squarcio di luce su una Chiavari in stile Cabot Cove priva ahimè di una Jessica Fletcher che individua con aristotelica evidenza colpe e colpevoli. Oggi è fluito abbastanza tempo perché la memoria si faccia storia e si possa parlare dei sommersi (il pensiero corre a Annamaria Ludmann per esempio) e dei salvati, del perché alcuni furono travolti dal diluvio e altri galleggiarono sopravvivendo oltre i loro meriti e le loro colpe.

Ultimi video

Chi gioca a nascondino sul depuratore? Città Metropolitana: “Vizio procedurale, annullate l’atto di variante al Puc”
Ma dal Comune: “Da Salis solo cavilli e formalismi”. La consigliera Silvia Garibaldi: “Non è burocrazia, è legalità. Così si sfida la legge ignorandone le gravi conseguenze”
Difendere la salute, rafforzare la comunità. Il Comitato Assistenza Malati Tigullio porta le sue iniziative sul territorio
L'obiettivo è quello di difendere il Servizio Sanitario Nazionale e chiedere garanzie di assistenza e servizi capillari in Asl 4

Altri articoli

Nuove tariffe di Amt, il conto più salato lo paga il Levante: l’abbonamento integrato urbano ed extraurbano aumenta di cento euro

La sindaca metropolitana Salis: “Siamo in una situazione emergenziale e stiamo facendo tutto ciò che è necessario per salvare Amt. È finita l’era dei programmi, ora è tempo di responsabilità”. Il giallo del Consiglio Metropolitano convocato e poi annullato

Crisi di Amt, l'allarme del sindaco Maschio: "Rischiamo di rimanere completamente isolati"

Il primo cittadino di Borzonasca commenta i recenti disagi: “I tagli e i ritardi rischiano di compromettere il trasporto scolastico e il bus a chiamata, la nostra ancora di salvezza”