di ROSA CAPPATO
Portare luce sul territorio. È nato per questo motivo il ‘Comitato Museo diffuso dell’Orologio da Torre di Uscio’, che porta avanti le proprie attività con l’intenzione di estenderle non solo alla Valle del Tempo, cui appartiene, ma anche in Fontanabuona, a Genova e, perché no, alle zone costiere, coinvolgendo e i Comuni di Recco e Camogli.
Presieduto da Luigi Vinelli, al comitato appartengono: Marina Terrile, Mauro Mantovani, Massimo Lagomarsino, Ennio Lagomarsino, Piero Lagomarsino e Riccardo Grozio. Questo 2025 è stato un anno impegnativo per i membri, che hanno celebrato il Giubileo con molte iniziative create ad Uscio e dintorni, sino al capoluogo.
L’ultima si è svolta pochi giorni fa con l’inaugurazione del bel murales che dà il benvenuto a chi arriva ad Uscio. Il Comitato, dopo aver dato vita, lo scorso anno, al ‘Museo diffuso’ che racconta la storia degli orologi da torre, attività tipica del paese da oltre 250 anni, ha realizzato ‘Il Murales del Paese degli Orologi’, lavoro, opera del pittore decoratore Ennio Lagomarsino, che propone la narrazione degli orologi da torre nel contesto delle tre chiese principali: Uscio capoluogo, Calcinara e Terrile e le due realtà museali presenti in paese: il Museo dell’orologio ‘Roberto Trebino’ che sorge nei pressi della ditta omonima e il Museo diffuso, che coinvolge con diverse postazioni l’intero paese.
L’inaugurazione, alla quale hanno partecipato con fascia tricolore il sindaco Giuseppe Garbarino e tanti cittadini, è avvenuta domenica 21 settembre, al ‘Giro del Grigio’, alla presenza dell’Arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca e del presidente della Regione Marco Bucci. La scelta della data non è stata casuale in quanto, nell’anno Giubilare, quel giorno si celebra la patrona, la Madonna Addolorata. Motivo di orgoglio per la comunità è che per la prima volta Monsignor Tasca e il presidente Bucci si sono incontrati a un evento fuori Genova e fuori delle celebrazioni per la Madonna della Guardia.
Il murale si trova lungo la Strada provinciale 333, a 20 metri dalla piazza di Uscio. A conclusione dello scoprimento il presidente Bucci ha partecipato alla messa e alla processione. L’ideatore di questa opera, maestro d’arte e decoratore esperto sin dagli anni ‘80, conosciuto in tutta la riviera, è entusiasta del successo che sta riscuotendo. “Facendo parte del Comitato – racconta – sono stato coinvolto nel progetto, essendo appassionato di orologi da Torre che io stesso restauro”. La prima iniziativa organizzata dai membri è stata l’inaugurazione del Museo diffuso dell’Orologio da Torre di Uscio. In quella occasione è stato organizzato un tour a cui ha partecipato anche don Guido Salluard, parroco di Calcinara e Terrile.
Successivamente ecco la mostra ‘Presepi nel tempo’, opera di Ennio Lagomarsino e Piero Lagomarsino (anche in concorso alla 37ma edizione del concorso Presepi in Fontanabuona). Si trovano nelle teche adiacenti alle chiese di Uscio, Terrile e Calcinara. “Il murales è stato un lavoro impegnativo – racconta l’artista – e mi ha occupato parte delle ferie, giornate che ho impegnato volentieri. Ha una misura di 5 metri per 2,70 su intonaco nuovo, fatto preparare dall’amministrazione comunale, entusiasta di questa nostra iniziativa”. Ennio ha preparato a casa la bozza, in scala, sottoposta poi al Comitato e al Comune, è piaciuta molto.
Poi si è dedicato all’opera pratica, realizzata in un punto pericoloso sulla strada, con il solo ausilio di una scaletta. “L’idea dell’immagine è venuta di getto – prosegue -: era importante il legame con gli orologi e così ecco la cartina con le tre cartoline con le chiese di Terrile, Calcinara e Uscio, tenute insieme da un nastro dorato che unisce i nostri tre monumenti principali. Un’immagine semplice che tuttavia arriva dritta al cuore delle persone, un messaggio diretto in un punto che non può non essere visto da chi entra in paese. Quello che mi ha reso soprattutto orgoglioso è stato vedere l’entusiasmo e l’approvazione dei miei compaesani mentre lo disegnavo: molti venivano complimentarsi, mi portavano il caffè e del cibo. Non immaginavo una reazione così ricca di positività e calore, così come l’ho ricevuto il giorno dell’inaugurazione, un momento altissimo, con le autorità anche regionali. Ciò è stato significativo”. L’impegno del ‘Comitato Museo diffuso dell’Orologio da Torre di Uscio’ procede con altri eventi prima della fine dell’anno Giubilare e poi si andrà avanti per mantenere sempre alta l’attenzione sul territorio. “Tutto è nato in occasione dei 200 anni dalla fondazione Terrile, nel 2024 – spiega il presidente Vinelli – una delle famiglie storiche della tradizione degli orologi nel nostro Comune, insieme ai Trebino e Williams. Un’opportunità per attivarsi e dare vita al Comitato, una realtà oggi molto conosciuta nella Valle del Tempo che coinvolge anche il Comune di Avegno per le campane”.
Il presidente spiega che il nome ‘Museo diffuso dell’Orologio da Torre’ ha due significati in uno: “Voler essere un luogo fisico, che si esprime con l’esposizione dei vecchi meccanismi degli orologi centenari, custoditi in teca nei siti principali di passaggio a Uscio e presenza figurativa con il murales appena inaugurato, segno tangibile del museo diffuso che ogni anno sarà incrementato. L’altro significato si esprime nelle attività e negli eventi che vengono organizzati non solo a Uscio, ma come quelli già svolti, anche a Genova e nei Comuni limitrofi, perché l’obiettivo è promuovere il territorio e darle luce ad esso con attività parallele”. Il Giubileo ha rappresentato una grande occasione e si è celebrato insieme al Comune di Avegno e l’Arcidiocesi. In primavera e per le feste patronali si sono svolti tour turistici in tutta la Valle del Tempo, con visite alle opere d’arte, le chiese e le istituzioni che rappresentano gli orologi. Ora si ragione all’ampliamento del museo diffuso “Prosegue l’attività di promozione, – chiude il presidente – anche nei territori vicini ed entro la fine dell’anno, o comunque per Natale si creeranno altri eventi, anticipati a novembre, in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, come già fatto dal nostro Comitato. Si va avanti con le attività, inoltre, mantenendo il focus sui sentieri naturalistici e sulle chiese, sulla nostra cultura e storia locale, come avvenuto durante le visite al retablo della chiesa di Testana di Avegno, ma anche in Fontanabuona e a Genova. Ci piace pensare ad un legame tra mare e monti, coinvolgendo Recco e Camogli”.