di DANILO SANGUINETI
Spazio al ‘Flower Power’. La famiglia Gaggero è ciò che di più lontano si possa immaginare da una congrega beatnik. Nessun pericolo di soprassalti fricchettoni quando si entra nel Garden Tigullio Verde, la sterminata area coperta a Carasco che da decenni è la roccaforte della Gaggero Vivai. Casomai c’è un balzo in avanti temporale, ci si trova proiettati in atmosfere ‘new age’, dove la luce naturale o artificiale è modificata dall’esplosione dei colori di mille varietà di fiori e piante che dominano, non decorano l’ambiente; l’aria è cosparsa dei profumi, i più disparati eppure tutti piacevolissimi. il tempo, tra serre e banconi sgargianti, vetri e zone ombreggiate, pare rallentare perché i fiori, le piante, gli alberi, i frutti regalano pace interiore, senza che debbano intervenire coadiuvanti chimici. Gaggero Vivai è più di un pollice, è il braccio verde che si estende sull’intero Tigullio.
La conoscenza dell’azienda vivaistica di via Casali 72 – la zona di terra formata dall’ampia ansa che l’Entella compie arrivando dalla Fontanabuona prima di lanciarsi nel mar Ligure – induce a pensare che la tanto sbandierata ‘green economy’ possa avere applicazioni inattese dalle nostre parti, che ecologia sia anche dare spazio a una singola pianta, macchina dispensatrice di ossigeno e divoratrice di C02 ad alto tasso di appagamento estetico. L’azienda il verde lo diffonde oltre a rispettarlo. E non basta.
La famiglia Gaggero non ha avuto un soprassalto di coscienza ecologica causato da apocalittiche premonizioni, era ecologica in tempi non sospetti. La prova è la passione per la archeo-botanica. Lo dicono esplicitamente nella introduzione alla loro pagina Facebook, quando illustrano quella che chiamano ‘la mission’. “Difendere e recuperare le varietà di piante più antiche e dimenticate, in particolare quelle caratteristiche della nostra meravigliosa Liguria”.
Sarebbe sufficiente per autorizzare un giro dalle parti di via Casali anche agli scettici inguaribili. E se, nonostante tutto, non volessero avere a che fare con disquisizioni botaniche, potrebbero almeno apprezzare il lato immediatamente pratico della storia. Potrebbero constatare come la ditta Gaggero è una realtà commerciale di primissimo piano, non solo nel Levante. Dà da lavorare a decine di persone, garantisce un livello di occupazione in un territorio in crisi, una inversione di tendenza in uno scenario compromesso dal diradarsi delle opportunità lavorative. Alle decine di visitatori che ogni giorno della settimana – sono aperti da lunedì a venerdì 8-12.30 e 14.30-19; sabato, domenica e festivi: 8,30-12,30 e 14,30-19 – in genere sfugge una particolarità di coloro che li accolgono dietro i banchi della sede. Molti di loro hanno lo stesso Dna, qui le assemblee dei lavoratori si confondono con i consigli di famiglia.
“Tre generazioni sono ancora in attività nella nostra azienda”, conferma con orgoglio Giorgio Gaggero, il rappresentante della quarta ‘ondata’. “Mio nonno Pierino, colui che ha trasferito la base dell’attività da Genova, città di origine della famiglia, a Lavagna negli anni Cinquanta, è ancora in prima linea, dispensa consigli e continua a curare alcuni tipi di coltivazioni, è un patrimonio di conoscenza botanica che ha ereditato da suo padre. Decise di venire in Riviera dove c’era più spazio per le serre. Sino al 1985 però Gaggero Vivai era una azienda agricola, ossia vendeva ai fioristi, ai negozi, non ai privati, al dettaglio”.
Nel 1985 un altro trasloco. “Mio padre e mio zio, d’accordo con mio nonno, individuarono la zona dove ci troviamo oggi come ideale per ampliare i nostri spazi di coltivazione e di vendita. La Vivai Gaggero, azienda agricola, si sdoppiò, e venne creata la Gaggero Vivai azienda commerciale. Nei successivi 35 anni abbiamo dovuto ampliare sia lo spazio coperto che quello scoperto, dove accogliamo il pubblico e proteggiamo le nostre produzioni. Parlo di 10000 mq interni e 15000 mq all’aria aperta”.
Per intenderci, un campo di calcio copre circa 9600 mq. Dal 1990 in poi quasi l’intera famiglia è stata mobilitata: “Oggi siamo circa in dieci suddivisi in tre generazioni, c’è mio nonno, mio padre, mio zio, mia sorella. Ci siamo rimboccati le maniche perché ci crediamo, c’è tanto da fare. Siamo partiti come vivaisti puri, oggi abbiamo allargato il campo di azione alle bomboniere, abbiamo un vastissimo assortimento di decorazioni floreali per cerimonie. Si può utilizzare qualsiasi tipo di pianta, dal basilico alle aromatiche, dalle orchidee al bonsai o alle cactacee, su richiesta possiamo confezionarle per il cliente”.
Una visione dinamica, una qualità che richiama clienti non solo dalla riviera ma anche dal capoluogo. “È vero, vengono a trovarci nei weekend e abbiamo una fitta rete di consegne a domicilio nella provincia di Genova, ai negozi come ai privati”.
Da quattro generazioni la famiglia Gaggero svolge la propria attività nel fantastico mondo del verde. Il signor Giorgio si lancia in un elenco impressionante: “Abbiamo iniziato negli anni Cinquanta con le coltivazioni per fiore reciso di orchidee, anthurium e spathiphyllum e dal 1990 produciamo e vendiamo direttamente piante in vaso di innumerevoli specie e varietà. Nei nostri vivai potete trovare un vasto assortimento di piante per tutte le stagioni e occasioni, con consulenze personalizzate per soddisfare al meglio ogni esigenza. Varietà autoctone, antiche, particolari e insolite, di tradizione ligure o di altre regioni, adatte a tutte le stagioni, con particolare attenzione alle piante fruttifere. Piante verdi e fiorite, da giardino e terrazzo, piante alpine, agrumi, palme, piante tropicali, aromatiche. Piante ornamentali da appartamento verdi o fiorite. Bonsai, piante grasse e succulente, piante carnivore, piante acquatiche”.
Una produzione della quale Giorgio è parecchio fiero: “Le nostre orchidee: paphiopedilum, dendrobium, stanhopea, coelogyne, epidendrum, cymbidium, cattleya. Ne abbiamo alcune che provengono da piante madri certificate Cites, tramandate di padre in figlio sin dal 1950”. E se non bastasse: “Su richiesta forniamo progettazione e realizzazione di giardini e terrazzi, inoltre teniamo dei corsi, sempre su prenotazione qui nei nostri locali. Nel mese di gennaio appena terminato abbiamo tenuto tre seminari di tre ore ciascuno sulla cura del frutteto”. A questo punto più che di ‘mission’ si dovrebbe parlare di evangelizzazione verde. “Cerchiamo di essere un punto di riferimento per chi ama il giardinaggio, per chi cerca piante insolite e particolari, un luogo dove si possono ritrovare le varietà antiche della Liguria di Levante, e, non ultimo, un angolo rilassante dove poter godere delle infinite meraviglie della natura”.
Davanti a una simile dichiarazione di intenti non si può restare indifferenti. Non oggi, non quando il dicembre appena archiviato è stato il secondo più caldo in Italia dal 1800 con un’anomalia di +1,91°C. E la Liguria è stata una delle regioni più calde d’Italia con anomalie anche maggiori di +2,5°C. Perciò fateci-fatevi un favore: andate a prendere una pianta a Carasco e tenetela da conto. Prima che sia troppo tardi.