di DANILO SANGUINETI
Occorrono agilità e grazia nel muoversi su un terreno così intricato come quello della creazione di nuove opportunità e spazi per i giovani a Chiavari (e in generale in una Liguria sempre più sclerotizzata). Qualità precipue della danza, artistica e sportiva che sia, e che verranno sicuramente utili nelle prossime settimane e nei prossimi mesi quando MGR Events porterà in città il Gate 8 Workshop 2020. Un appuntamento importante, di rilievo europeo, eppure solo preludio a qualcosa che potrebbe nascere in un futuro prossimo, un centro internazionale per la danza che farebbe di Chiavari un polo di attrazione per artisti e sportivi di tutto il mondo.
Spregiudicata ambizione? Ascoltate il progetto di Rina Cilotti, anima e motore del comitato organizzatore, e giudicate. Intanto si comincia con il Gate 8 Workshop. Tra il 2 il 6 gennaio al Palazzetto dello sport di Sampierdicanne un laboratorio organizzato con il patrocinio e sostegno del Comune di Chiavari dalla MGR Events che si appoggia alla scuola di danza Naima Academy Chiavari che ha come presidente Silvia Addiego Mobilio, vicepresidente l’imprescindibile Rina Cilotti, direttore artistico Michael Fuscaldo e direttore organizzativo Grazia Tringale.
Il Gate 8 Workshop nasce da Silvia Addiego Mobilio, danzatrice professionista che ha avuto modo di lavorare e studiare in Italia e all’estero (le foto di questo articolo sono di Eros Zanini). Ha potuto constatare con mano come negli altri paesi (Olanda, Spagna, Germania, Inghilterra) la danza sia considerata materia di studio capace di sviluppare senso artistico, avvicinare alla musica, migliorare la coordinazione dei movimenti, la tonicità del corpo, insomma un misto di educazione artistica e fisica momento di crescita fondamentale per bambini, adolescenti e ragazzi.
In Italia questo non accade, ed è un altro dei tanti motivi di ritardo rispetto alla grande maggioranza dei paesi europei. La conferma di Silvia Addiego Mobilio: “Dalle mie esperienze all’estero nasce il desiderio di portare in Italia coreografi internazionali in modo che la scena della danza in Italia si possa arricchire e che chi si avvicina alla danza possa vivere a pieno una vera e propria esperienza lavorativa. Provare a stare in una compagnia di danza per cinque giorni trascorrendo sette ore al giorno con la possibilità di confrontarsi e condividere questa esperienza con artisti provenienti da varie parti del mondo. Inoltre, i partecipanti avranno la possibilità di esibirsi lunedì 6 gennaio. Porteranno in scena di fronte al pubblico il lavoro svolto durante i cinque giorni. I due coreografi sceglieranno due danzatori ai quali verrà assegnato un premio di 1000 euro per aiutarli nei loro studi di danza”.
Ogni fascia di età avrà il suo momento. Spiega il direttore artistico Michael Fuscaldo: “Nel 2019 ho avuto l’onore di insegnare all’accademia di Bruxelles e al workshop ‘Co-Leg’ di Robert Maytas a Colonia. Dopo le mie esperienze lavorative all’estero e in Italia, mi è stato richiesto di creare un progetto simile al Gate 8 Workshop solo per i più piccoli, così è nato il Gate 8 Kids. Abbiamo selezionato quindici danzatori provenienti da varie parti dell’Europa dai dodici ai sedici anni che lavoreranno con me e Grazia Tringale per cinque giorni. Anche se ancora ‘piccoli’ per la danza, avranno modo di prendere parte a una nuova esperienza che li farà crescere artisticamente e anche loro parteciperanno allo spettacolo finale del 6 gennaio. In questa occasione sceglieremo un vincitore a cui verrà assegnato un premio di 500 euro per aiutarlo nei suoi studi di danza”.
Il titolo Gate 8 non tragga in inganno, le prove generali della manifestazione sono state fatte solo dodici mesi fa. Un salto in avanti coraggioso, come testimonia il direttore organizzativo Grazia Tringale: “Posso dire che mettere insieme tutti i pezzi del puzzle fu una bella impresa, ma il risultato si rivelò più che soddisfacente: partecipanti da dieci nazioni diverse, l’anno scorso erano trenta ragazzi selezionati. Oggi abbiamo quasi il doppio di partecipanti e le nazioni sono undici: Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Lituania, Messico, Grecia, Svezia, Israele, Russia. È bello far sì che Chiavari diventi una città internazionale per l’arte e la cultura, favorendo la condivisione tra diverse nazioni anche attraverso la danza. Spero che la manifestazione cresca ancora nelle prossime edizioni”.
Un bell’impegno e una discreta scommessa sul futuro, ma è ancora niente per una irriducibile visionaria come Rina Cilotti. “Io credo fortemente nei giovani e nelle loro idee, amo la mia città e vorrei con tutta me stessa che Chiavari diventasse un polo di attrazione per un turismo legato alla danza, pensando agli amanti di Tersicore sia come spettatori che come danzatori professionisti”.
Gate 8 Workshop non è un traguardo, è un punto di partenza. “Stiamo lavorando a un progetto ambizioso che è quello di costruire un domani, spero non lontanissimo, un centro accademico professionale dove danzatori da tutto il mondo possano venire a studiare. Agli alunni dovrà essere data la possibilità di diventare seri e bravi professionisti, e soprattutto garantir loro degli sbocchi lavorativi attraverso le iniziative culturali e artistiche del centro e della Naima Academy. Sono convinta che con lo spirito giusto e la voglia di fare si possano ottenere grandi risultati. Tra questi, perché no, anche quello di avere una compagnia stabile di ballo a Chiavari”.
Rina Cilotti non impiega mai molto tempo a passare dalle parole ai fatti. Anzi, prima agisce e poi spiega. Ha già individuato i locali per la Scuola di Ballo, la sede potrebbe sorgere vicino al Palazzetto dello Sport a Sampierdicanne, in un capannone ampio diverse centinaia di metri quadri. Impossibile che il gruppo di Rina possa farcela con le sole proprie forze, servono finanziamenti e per questo si sta pensando a una campagna di crowdfunding. In parole povere, una gigantesca colletta o, se preferite, una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Un passaparola per raccogliere fondi per uno scopo preciso e limitato da un’organizzazione che garantisce il rigoroso rispetto dei tempi e dei modi del finanziamento. Un bell’azzardo di questi tempi e in questi luoghi, ma quando c’è di mezzo Rina Cilotti mai dire mai.
Gate 8 Workshop è quindi solo un preambolo, anzi in questo particolare caso un preludio. Il preludio è di solito un antipasto per qualcosa di più sostanzioso musicalmente parlando, anticipa e suggerisce i temi che verranno sviluppati nel corso dell’opera o del balletto. Si sta sulle punte, per le piroette attendiamo fiduciosi.