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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Chiavari: riaperto il Museo Diocesano, dopo gli importanti lavori di rinnovamento strutturale

Moltissimi gli oggetti ancora inediti, riportati all’antico splendore grazie al recentissimo intervento di restauro compiuto da Graziella Palei e Patrizia Labianca
Il Museo Diocesano di Chiavari è stato riaperto nei giorni scorsi dopo i lavori di restauro
Il Museo Diocesano di Chiavari è stato riaperto nei giorni scorsi dopo i lavori di restauro
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(r.p.l.) Dopo due mesi di chiusura necessari per realizzare importanti lavori di rinnovamento, il Museo Diocesano di Chiavari è pronto a riaccogliere il pubblico con un volto rinnovato. L’inaugurazione si è tenuta nei giorni scorsi, alla presenza del vescovo diocesano, monsignor Giampio Devasini. La sede è in piazza Nostra Signora dell’Orto 7.

Dopo il momento inaugurale, è stata proposta una visita guidata gratuita per illustrare ai visitatori il nuovo allestimento e raccontare le novità di un percorso espositivo ricco di opere mai mostrate al pubblico.

Grazie ai fondi CEI 8×1000 sono stati effettuati interventi che hanno migliorato radicalmente l’esperienza di visita: in tre delle cinque sale il nuovo impianto di illuminazione, con faretti progettati ad hoc per esaltare la bellezza delle opere d’arte senza pregiudicarne la conservazione, accompagna il visitatore in un viaggio emozionante e suggestivo.

Anche la disposizione delle opere è stata integralmente ripensata per offrire un racconto più organico e coinvolgente. Il percorso si apre con un corridoio dedicato alla storia della Diocesi – istituita nel 1892 – e celebra la Madonna dell’Orto e la Madonna di Montallegro. Un ritratto del primo vescovo, Fortunato Vinelli, accompagnato dagli oggetti simbolo della sua autorità episcopale – la mitria e il pastorale – insieme ai preziosi dipinti provenienti della cattedrale introducono il visitatore ad una storia che si snoda nelle sale successive con un interessante itinerario tematico che ripercorre l’evoluzione nei secoli della pittura su tela e su tavola, della scultura in legno e dell’oreficeria, per concludersi con un ambiente interamente dedicato ai tessili, in cui alle sete francesi si affiancano quelle di provenienza orientale e i tessuti operati di produzione orientale, simbolo della straordinaria tradizione delle botteghe liguri che si mantiene viva sul territorio grazie alle manifatture di damaschi di Lorsica e a quelle di velluti di Zoagli.

Moltissimi gli oggetti ancora inediti, riportati all’antico splendore grazie al recentissimo intervento di restauro compiuto da Graziella Palei e Patrizia Labianca. Il museo invita il visitatore a scoprire le testimonianze di arte e di fede diffuse sul territorio della Riviera di Levante. A breve, poi, saranno installati i nuovi pannelli di sala, per rendere l’esperienza del visitatore ancora più coinvolgente e stimolante.

Da quest’anno il Museo Diocesano guarda con attenzione anche ai più piccoli: prende infatti il via anche l’attività didattica con una serie di laboratori pensati in collaborazione con Lilliput, a piccoli passi nei musei. Il primo appuntamento si è svolto domenica scorsa, in occasione della festa della mamma, con il laboratorio ‘Mamma abbracciami’, dedicato ai bambini dai 3 agli 8 anni, gratuito e aperto a tutti. Un pomeriggio speciale che ha invitato i bambini e le loro famiglie ad immergersi nelle opere del museo interagendo grazie al supporto fornito dalla musica e dagli albi illustrati.

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