(r.p.l.) Uno splendido, magnifico giardino fiorito nel centro di Chiavari. Ritorna anche quest’anno ‘Chiavari in Fiore’, la mostra mercato di fiori e piante ornamentali che giunge alla sedicesima edizione. Appuntamento in centro a Chiavari sabato e domenica, con la kermesse che vedrà coinvolti un centinaio di floricoltori, vivaisti, fioristi, erboristi, operatori nel campo della cosmesi naturale, artigiani e artisti.
La consueta infiorata verrà allestita all’inizio di via Rivarola angolo piazza Mazzini, grazie all’impegno degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto Maria Luigia di Chiavari. Presenti anche le scuole del Comprensivo 2 con l’iniziativa ‘L’ambiente siamo noi’, durante la quale i ragazzi offriranno piccoli vasi di piante e fiori coltivati da loro stessi.
Tutta la città diventerà un giardino a cielo aperto: i portici di corso Garibaldi ospiteranno una mostra fotografica del Centro Italiano Femminile e del Tigullio Foto Forum, mentre i ragazzi del Villaggio del Ragazzo esporranno le loro creazioni esclusivamente realizzate a mano, e gran parte dei negozi di tutto il centro storico allestiranno a tema le vetrine per unirle idealmente alla manifestazione. Anche le finestre dell’ex Palazzo di Giustizia in piazza Mazzini saranno addobbate con fiori realizzati da Vivai Gaggero.
Novità di quest’anno, in accordo con l’amministrazione comunale, l’allestimento dell’aiuola in piazzale La Franca con la maxi scritta ‘Chiavari in Fiore’ (altezza 70 centimetri per una lunghezza di dieci metri) e gli stendardi affissi lungo tutto il caruggio: via Rivarola, via Vittorio Veneto e corso Garibaldi.
Ci sarà anche ‘Flower Power’: l’iniziativa che coinvolge i bar del centro, durante la giornata di sabato, con personale vestito a tema, speciali drink dedicati ai fiori e dj set. Ma anche i ristoratori chiavaresi presenteranno presso il Banco di Chiavari una selezione di piatti tipici insieme ai produttori locali (in questo caso, è necessaria la prenotazione all’entrata).
Alessandra Torre, presidente del Civ – Ci Vediamo In Centro, che organizza la due giorni insieme ad Ascom, è molto soddisfatta: “Sarà un’edizione ricca più delle scorse, ci saranno le solite vetrine dei colleghi commercianti adibite a tema. Poi, ci sarà una manifestazione nella manifestazione, promossa dai nostri colleghi baristi e denominata ‘Flower Power’, a tema anni Sessanta e Settanta. Ci saranno addetti ai lavori vestiti con fiori, i drink saranno a tema, e ci sarà un’apertura più prolungata degli esercizi commerciali in toto. Sono inoltre molto contenta per collaborazione con le scuole: ci fa piacere che siano presenti, perché danno una nota di colore maggiore. Un particolare ringraziamento lo voglio fare all’Acquarone e al Villaggio del Ragazzo per il loro apporto. È previsto uno speciale shopping dedicato a tutti i nostri clienti”.
Nell’occasione di ‘Chiavari in Fiore’, Ascom e Civ hanno presentato anche le prossime iniziative promosse a Chiavari: si comincia sabato 25 maggio con la manifestazione ‘Calici & Portici’; quindi, dal 30 maggio al 2 giugno, le iniziative collaterali al ‘Festival della Parola’, denominate ‘Fuori Festival’. Sabato 15 giugno, riecco ‘Baraonda’, una serata che coinvolge tutti i bar del centro (caruggio, via Veneto, vie e piazze limitrofe), che proporranno drink di stagione e un apericena un po’ più lungo con possibile apertura serale anche degli altri negozi; dal 6 luglio, ‘Si Saldi chi Può’. Fissate le date delle due grandi abbuffate: giovedì 18 luglio e mercoledì 7 agosto. Tradizionale ‘Sbarazzo’ il 13 e 14 agosto, secondo appuntamento con ‘Baraonda’ per sabato 14 settembre.
Giampaolo Roggero, presidente di Ascom, fa un discorso generale sui rapporti tra commercianti e istituzioni: “All’inizio dell’anno, Ascom e Civ si sono interrogati se fosse utile il lavoro che ormai da dieci anni stiamo portando avanti con le manifestazioni. Se il lavoro fatto poteva essere ancora interessante per le attività e soprattutto per la città. Le conferme sono arrivate, le ripetute visite del presidente Paolo Odone ci hanno dato conforto in questo senso, e devo dire che l’amministrazione comunale di Chiavari ha supportato le nostre idee, i nostri progetti e soprattutto ha dato spinta ancora di più per continuare questo lavoro. È un lavoro che si fa non solo all’interno del Civ, ma anche in collegamento con la ristorazione. O anche, come il caso ultimo del Civ di Lavagna, quello di collaborare con l’Ascom di Chiavari. Il Civ di Lavagna è in un momento di difficoltà, noi cerchiamo di esser vicini ai colleghi. Ascom sta facendo un lavoro di grande collegamento e di grossa coesione lavorativa. Quanto a ‘Chiavari in Fiore’, in questi ultimi anni è cresciuta moltissimo, sia dal punto di vista dei numeri che da quello delle iniziative collaterali”.
L’infiorata è pronta a sbocciare. ‘Chiavari in Fiore’ è una delle manifestazioni più amate, a cominciare dai chiavaresi stessi. Quella su cui non ‘mugugna’ mai nessuno, caso forse più unico che raro.
Quanto a tutto il resto, come non lodare lo sforzo organizzativo da parte dei commercianti. Ma, come detto più volte, e non solo su queste pagine, Chiavari saprà vincere e richiamare attenzione quanto più saprà fare rete, saprà lavorare all’insegna della coesione e dello spirito collaborativo, con le botteghe tutte insieme, inserite nel sistema città, con tutte le altre sue prestigiose istituzioni, pubbliche e private. Senza interessi… di bottega, per l’appunto.
LA NOTA STORICA DI GIORGIO ‘GETTO’ VIARENGO
Sono passati pochi giorni dagli eventi organizzati nel ‘Giardino dei Lettori’, uno spazio di grande valore con radici storiche ben fondate. Quello spazio, creato alle origini della nostra città nel XII secolo, si è conservato e più volte è nominato come ‘viridarium’: orto giardino.
Gli spazi decorati con fiori sono uno dei tratti dello sviluppo urbano di Chiavari e la prossima edizione di ‘Chiavari in Fiore’ può essere contenuta nelle pagine della nostra storia cittadina. Nell’archivio storico del Comune di Chiavari è conservata una lettera: si tratta di un messaggio inviato da una scuola della provincia di Pescara, il timbro postale porta la data del 1935. La scrittura ci restituisce il tratto di un giovanissimo scolaro, in un passaggio il cuore della missiva: “Desideriamo dei fiori per decorare le aiuole della scuola, il maestro ci dice che Chiavari è tutta un giardino”.
A questo punto diventa interessante trovare una motivazione a questo ruolo, un titolo di cui dobbiamo andare fieri e saperlo ancora confermare per il futuro. Gli spazi urbani di Chiavari subiscono una profonda trasformazione all’inizio dell’Ottocento. Diversi provvedimenti amministrativi e le espansioni urbanistiche tengono costantemente in primo piano il tema del verde e del decoro. In particolar modo i dettami del ‘Piano generale dell’Abbellimento della città di Chiavari’, ben cinquantadue articoli varati il 4 ottobre del 1827, precisi punti dove si progetta e qualifica lo spazio urbano, le piazze, i viali e i luoghi pubblici d’incontro.
Gli amministratori indicano le essenze vegetali da mettere a dimora, i tipi di vegetazione per rendere piacevole il passeggio e predispongono norme per avere spazi a giardino lungo le direttrici più importanti dell’edilizia privata residenziale e pubblica.
Col piano regolatore dell’architetto Timosci del 1869, si dettano le norme per urbanizzare la città compresa tra corso San Francesco, l’attuale corso Garibaldi, e il vico dei Grimaldi, la zona di Rupinaro e il futuro corso Millo. Qui il piano dell’ornato e dell’abbellimento esprime le indicazioni di come sarà la piazza, l’attuale piazza Nassiriya, e tutto il viale: con gli alberi d’arancio e i grandi platani.
Proprio in questa zona, a partire dalla primavera del 1900, sarà la Pro Chiavari a organizzare il Primo Corso Fiorito. Il presidente del sodalizio sportivo chiavarese, il Sig. Monteverde, scriveva al mondo associazionistico della città per ottenere la partecipazione di tutti e perseguire un risultato: “La soddisfazione grande d’avere validamente concorso al decoro e al progresso della nostra città”.
Questa frase mi pare di grande valore, un concetto che deve essere ancora valido ai nostri giorni e sempre applicato. Durante la diretta televisiva di ‘Sanremo in Fiore’, trasmessa in mondovisione da Rai Uno, si è tracciato un profilo storico di questa sfilata: l’evento ha origine da una prima edizione dedicata alla ‘Festa della Dea Flora’, il bravo presentatore citava la data d’inizio della giornata dei fiori, sottolineando che era la più antica d’Italia: a Sanremo dal 1904!
Quel giorno ho sorriso e ho pensato alla nostra Chiavari, coi suoi giardini, la lettera dello scolaro di Pescara e ai Corsi Fioriti precedenti Sanremo di ben quattro anni! Quest’anno l’abbraccio tra Chiavari e i fiori si riconferma ed è un’occasione davvero preziosa per valorizzare la nostra città e il centro pedonalizzato. Il successo di pubblico nelle edizioni di più d’un secolo fa è visibile nelle cronache fotografiche di Edoardo Migone: folla ai lati del Corso, cavalli addobbati, fiori, cappelli di paglia e abiti di pizzo per le signore.
Queste iniziative sono determinanti per avere un futuro, di una città vivibile e con prospettive che bene fanno sperare. Inoltre, non possiamo dimenticare l’economia del florovivaismo del nostro territorio, dove non pochi operatori dispongono di una materia prima pregiata e disponibile per la valorizzazione del nostro paesaggio. La città del fare, dell’organizzare, deve vedere tutti impegnati e chiaramente ricordare le parole scritte dal Signor Montevederde più di cento anni orsono: “La soddisfazione grande d’avere validamente concorso al decoro e al progresso della nostra città”. Così il presidente della Pro Chiavari confermava un successo del primissimo Novecento: un obiettivo da raggiungere ancora ai nostri giorni, dove i tanti protagonisti della nostra vita di comunità concorrono a migliorarla a darle lustro, come ‘Chiavari in Fiore’.