Siamo arrivati al n.100 di ‘Piazza Levante’. Quasi due anni del nostro settimanale online glocal-no social che rappresentano, lo diciamo senza falsa modestia, un vero successo civico prima ancora che editoriale.
L’idea iniziale era di offrire spunti di riflessione e approfondimento su temi sia locali che globali per combattere, anche con le nostre piccole forze, un pensiero corto e banale, fatto molto spesso di fake news e di stupidaggini che invadono la rete. Pensavamo vi fosse una domanda in tal senso ma non pensavamo che fosse delle dimensioni in cui si è manifestata.
Siamo stabilmente sopra i 3500 accessi alla settimana e abbiamo raggiunto in talune uscite e su taluni articoli gli 8500-9000 accessi. Sono numeri impressionanti se si tiene conto del relativamente piccolo bacino di utenza costituito fondamentalmente dal Tigullio e dal suo entroterra, anche se sempre di più cerchiamo di spingerci anche verso Genova; e che per scelta non usiamo i social.
Se si confrontano questi numeri con le copie vendute dai quotidiani nel Tigullio, ahimè sempre meno, si capisce l’importanza del lavoro fatto.
Una voce libera, indipendente, con un forte orientamento all’innovazione economica e sociale (la nostra redazione è a Chiavari nei locali dell’incubatore di imprese digitali Wylab) ma anche legata a una tradizione di pensiero di liberismo sociale e di liberalsocialismo, che ci ha formato e che mantiene intatta la sua straordinaria modernità.
Un successo civile prima ancora che editoriale perché, anche grazie a ‘Piazza Levante’, gli spazi del glorioso ex liceo classico Federico Delpino, altrimenti destinati all’abbandono e al disuso, sono tornati ad animarsi con la presenza, oltre che di una comunità di oltre 100 giovani impegnati in attività digitali e di start-up, anche con il pubblico attirato da un gran numero di incontri, di seminari e di dibattiti.
In una città come Chiavari, che per mancanza di visione rischia il declino e il ridimensionamento del suo ruolo storico, siamo riusciti a mantenere aperto il confronto su grandi questioni; abbiamo favorito e sostenuto la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica (vedi ad esempio il sostegno dato alla battaglia del Comitato di via Trieste); abbiamo marcato stretto, come sempre deve fare la libera stampa, chi gestisce pro-tempore la cosa pubblica; ci siamo occupati di questioni nazionali e internazionali accanto a questioni locali, seguendo con continuità e passione non solo le vicende delle comunità della costa ma anche i problemi e gli sforzi dell’entroterra ligure e dei suoi sindaci-eroi; abbiamo avuto ospiti di rilievo nazionale organizzando manifestazioni ed incontri su vari temi.
Due in particolare sono le rassegne attualmente in corso: la prima, legata agli storici legami di Chiavari con l’America Latina, si chiama appunto ‘Chiavari chiama America Latina’ ed ha già visto due eventi molto importanti, uno sul Venezuela con il professor Loris Zanatta dell’Università di Bologna e il secondo sull’Argentina con Andrea Goldstein, economista italo-argentino dell’Ocse. Sono in preparazione nuovi incontri.
La seconda rassegna, dal titolo ‘Incontri con i protagonisti’ della politica italiana, ha visto già due eventi partecipatissimi, il primo con Raffaella Paita, parlamentare di Italia Viva, il secondo con Carlo Calenda, già Ministro dello Sviluppo Economico nei Governi Renzi e Gentiloni, oggi parlamentare europeo e leader del nuovo gruppo politico Azione.
Continueremo nei prossimi mesi a seguire entrambi questi filoni con ospiti che ci possano dare contributi a nostro parere significativi e che offrano validi spunti di dibattito.
Un’attività che si può dire continuativa è quella che abbiamo chiamato ‘Incontri con l’autore’. Nell’ambito di questa attività abbiamo organizzato moltissimi incontri di tipo letterario con presentazioni di libri e autori. Tra queste ricordiamo le presentazioni dei libri di Michael Frank, Valeria Corciolani, Cristina Marconi, Federico Rampini, Raffaella Romagnolo e Bruno Morchio. In occasione della Mostra del Tigullio organizzata dalla Società Economica, abbiamo collaborato trasferendo ‘Incontri con l’Autore’ nel bellissimo Giardino dei lettori di via Ravaschieri, e vi abbiamo ospitato Gianna Schelotto, Lorenzo Licalzi e Sergio Badino. È già in cartellone l’incontro con Aldo Grasso, critico televisivo del ‘Corriere della Sera’ che sarà da noi in Wylab il 20 febbraio, intervistato da Oreste De Fornari.
Per il Giorno della Memoria abbiamo ospitato il coinvolgente monologo di Massimo Minella sul Campo 52 di Coreglia Ligure, e non abbiamo trascurato a suo tempo di rendere il dovuto omaggio ad un grande artista chiavarese come Luiso Sturla con una festa alla quale moltissimi chiavaresi hanno partecipato affollandosi nei locali di Wylab, dove stabilmente campeggiano due opere del maestro.
La partecipazione e l’apprezzamento del pubblico a tutte queste iniziative sono sempre stati significativi, a dimostrazione che c’è moltissima gente che non si rassegna alla banalità di contenuti né alla marginalità culturale ma che al contrario cerca qualità e coraggio.
Questo numero 100 vuole essere un condensato del nostro modo di fare cultura e informazione. Lo trovate rinnovato nell’impostazione grafica, speriamo più agevole da leggere da mobile, più flessibile nei contenuti e con qualche spazio in più.
Abbiamo chiesto a un nostro importante e autorevole amico, Marco Ansaldo, un contributo di riflessione su un argomento ‘glocal’ caro alla nostra testata, i nuovi equilibri geopolitici nel Mediterraneo, tema sul quale lo ascolteremo presto di persona.
Abbiamo voluto intervistare due importanti amministratori pubblici della nostra terra: il Governatore ligure Giovanni Toti alla scadenza del suo mandato e il Sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio, che riteniamo una delle figure più interessanti e nuove del panorama della politica in Liguria.
Riportiamo l’intervista a Carlo Calenda realizzata in occasione del suo recentissimo e affollatissimo incontro a Chiavari in Wylab.
Abbiamo sentito Gianni Berengo Giardin, grande maestro della fotografia, veneziano ma con forti legami col nostro Levante ligure, per un ritratto del nostro territorio fatto di ricordi, impressioni, aneddoti filtrati dall’occhio di un artista.
E infine abbiamo intervistato Matteo Campodonico, chiavarese, fondatore di WyScout, la startup recentemente venduta a un grande gruppo americano e quindi star dell’imprenditoria digitale italiana e internazionale.
Matteo, per noi, è il simbolo “…che anche a Chiavari si può…” come ebbe a dire a proposito della storia di WyScout l’allora presidente del Consiglio Mario Monti.
È l’esempio di come visione, creatività, tenacia e gentilezza d’animo possano portare a fare grandi cose anche ai giovani di Chiavari e del Tigullio. Matteo nella sua intervista ci dice che dopo quella di WyScout è pronto a vivere nuove sfide e avventure a patto di non snaturare la sua filosofia di vita e di lavoro, che è quella di un capitalismo gentile, inclusivo, sociale.
Un po’ quello che vorrebbe continuare a fare anche ‘Piazza Levante’. Vivere per raccontare nuove storie e nuove avventure rimanendo fedele alla sua visione e al suo credo: parlare alla gente con razionalità, competenza, spirito libero e approfondimento glocal-no social.
Buon numero 100 a tutti!