di DANILO SANGUINETI
Vincere non è tutto. Sicuri? Vanno benissimo i discorsi sul fair play e sull’importanza della pura partecipazione però quando arrivano successi a raffica le ruote girano meglio, l’umore è alto e si avverte meno la fatica. Se poi un’annata da sogno capita a una società che non l’ha trovata per grazia ricevuta, peggio scippata, ma attesa, costruita e preparata con pazienza è due volte più bella.
La Caperanese a neppure metà di questo 2022 può, a ragione, etichettarla come ‘annata da sogno’ perché ha vinto tanto, ottenuto altrettanti riconoscimenti. Le due anime del club, la prima squadra e il settore giovanile, inquadrato nella Entella Academy, si sono fatti onore e possono dire di aver centrato tutti gli obiettivi. La formazione dei ‘grandi’ aveva come unico traguardo il ritorno in Promozione. Nella Prima Categoria adattata ai tempi della pandemia, e quindi spalmata su cinque raggruppamenti territoriali, solo arrivando primi si aveva la certezza del salto di categoria. E si sa, a qualunque livello, quando hai una sola cartuccia da sparare, fare centro è sempre molto complicato.
Eppure la Caperanese allenata da Davide Palermo ce l’ha fatta. Al termine di un torneo spezzato in due dal blocco natalizio (la terza ondata Covid imperversava) in una volata incertissima e appassionante ha prevalso di una incollatura. Nel girone D tutto è rimasto in bilico fino all’ultima giornata, anzi sino all’ultimo minuto: la Caperanese che aveva un solo punto di vantaggio sulla Psm Rapallo doveva vincere sul campo della Cogornese, una delle squadre ancora in lizza per i play off (che alla fine ha centrato assieme alla Calvarese, che sta per festeggiare il Centenario e la stessa formazione rapallese); c’è voluto un rigore del capocannoniere Federico Mosto a pochi minuti dal triplice fischio per siglare il risultato di 1-0 che vale la promozione e la Promozione.
Una esecuzione degna del bomber verdeblu, genio e sregolatezza: ha fatto sedere il portiere avversario mettendola pianissimo nell’angolo opposto a quello dove si era gettato l’avversario. Mister Palermo ai microfoni di ‘Settimana Sport’ ha celebrato l’impresa: “Una vera sofferenza, la Cogornese non ci ha regalato niente, anzi. Noi eravamo tesi perché sentivamo il peso della posta in palio. È andata bene, faccio i miei complimenti ai ragazzi che hanno saputo superare ogni ostacolo in campo e fuori. Applausi anche alla società che ha sempre creduto in noi. E non posso dimenticare le avversarie, in primis Psm Rapallo e Cogornese che non hanno mai mollato. Il valore di una vittoria si misura su quello dei contendenti che sei riuscito a superare”.
Un concetto che vale anche per la Usd Calcio Caperanese Entella che oltre a mettersi in luce in tutti i campionati giovanili ai quali ha partecipato, a fine aprile ha messo le mani su un trofeo prestigioso nel ‘tempio del calcio giovanile italiano’. Il racconto dell’impresa nelle parole degli stessi dirigenti verdeblu: “Il solo accedere alla finale della Florence Cup sui campi di Coverciano era un successo strepitoso. Il solo accedere alla tre giorni in terra toscana per noi significava tantissimo. Eravamo là dove si è fatta la storia del calcio italiano. Giorni che ci rimarranno nel cuore per tanto tanto tempo. I nostri 2005, allenati da mister Alessandro Porro, erano stati ammessi alla quarta edizione della Florence Cup: una bellissima manifestazione, inserita in un contesto storico dove si respira a pieni polmoni la grande tradizione. La nostra squadra composta da Joshua Bertolone, Matteo Dall’Aglio, Andrea Santi, Luca Bertolone, Marco Monteverde, Gabriele Porcella, Soufian Jbilou, Andrea Costa, Lorenzo Pagani, Luca Fazzi, Martino Molinari, Tommaso Sanguineti, Michael Flores, Tomasso Longinotti, Davide Qataj, Simone Pitti e Cademartori ha sconfitto 4-1 la Cerretese, 4-0 il Bussalengo e pareggiato 1-1 con la Sancat Firenze. In finale 1-0 (gol di Dall’Aglio) sull’Academy Porcari. Tantissimi complimenti a tutti i ragazzi, al mister, al suo vice Mattia Spanò e ai dirigenti Malatesta e Gatti”.