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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

BioTigullio5Terre, il format nato nel Tigullio all’insegna del chilometro zero conquista anche Genova

Le produzioni del Tigullio, delle Cinque Terre, della Lunigiana e del Genovesato sono al centro dell’offerta. Oltre cento le aziende che hanno aderito
BioTigullio5Terre, progetto ideato dalla famiglia Amantini
BioTigullio5Terre, progetto ideato dalla famiglia Amantini
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di DANILO SANGUINETI

Go West, young man. Nel Tigullio lo si può con ragione di causa dato che nell’opinione di molti il golfo e il suo entroterra ha come unico tratto distintivo quello di essere la zona collocata ad est di Genova.  

Nel Levante andare verso occidente simboleggia il progresso, se non il riscatto. Significa avvicinarsi alla Superba, alla “Capitale” spesso genitrice poco benigna nei confronti dei figli, a volte riottosi, a volte sottomessi, che vivono ed operano nel braccio orientale dell’arco di costa ligure.

Una vecchia diatriba che ancora oggi si fa sentire sotto molti aspetti, in particolar modo dal punto di vista economico, come ben sa chi opera nelle nostre zone: è notorio che le attività della nostra zona debbano spesso rapportarsi (o scontrarsi) con realtà più grandi e più privilegiate, facenti base nel capoluogo, che spesso e volentieri comandano quando non prevaricano. Qualsiasi movimento in senso inverso, una espansione dalla periferia verso il centro, è da considerarsi un progresso. In questa prospettiva è un innegabile progresso l’apertura del negozio di “BioTigullio5Terre”, un passo compiuto circa un anno fa e che oggi, “a pieno regime”, dispiega per intero le sue positive conseguenze.

È uno sviluppo che si potrebbe definire come inevitabile, ispirato da una logica impeccabile, determinata dall’essere finanziariamente sostenibile. Nella microeconomia contemporanea il processo evolutivo di una impresa è capovolto rispetto alla tradizione: una volta si passava dal concreto all’astratto, dal prodotto alla sua commercializzazione, dalla vendita a pochi e selezionati soggetti all’ inserimento delle offerte nel mercato nazionale prima e globale poi; oggi nell’era delle connessioni universali e istantanee lo sviluppo può anche avvenire in ordine inverso, e ciò che si raggruppa e consolida nell’immateriale mondo del “World Wide Web” poi scarica i suoi rivoli nella realtà “vera”, in una situazione win-win: testimonianza del successo on line e affermazione a 360 gradi del prodotto presentato. 

La singolarità di questo progetto sta anche nelle relazioni tra il think tank che lo ha partorito: relazioni di sangue dato che si tratta di una famiglia tipo italiana – magari non proprio in questi tempi di crescita zero – formata da padre, madre e due figli. 

Residenti sulle alture di Zoagli. La signora Barbara Bernucci in Amantini, moglie di Massimiliano, madre di Gaia 20 anni ed Emanuele 16, ci racconta la genesi del sito contenitore (un portale quindi nel gergo degli internauti), un parto dovuto al fondersi di urgenze inattese ed espansioni di competenze. 

“Mia figlia Gaia che studiava (e studia) grafica e comunicazione ad inizio 2020 stava misurando le sue capacità nel creare siti ed io e mio marito ci accorgemmo che l’esplodere della Pandemia con conseguenti lockdown ci spingeva a trovare un modo per continuare a pubblicizzare i prodotti delle aziende che seguivamo. Ed ecco nascere in tempo brevissimo il portale creato da Gaia e Massimiliano, con suggerimenti da parte mia ed anche di Emanuele che, sebbene all’epoca giovanissimo, era pienamente coinvolto nell’impresa”.

Lo scopo era manifesto. “Aziende agricole, agriturismi, Bed&Breakfast, birrifici del Levante – che già faticavano a farsi conoscere perché collocati in posti poco battuti dalle correnti turistiche, quando non isolati dal mondo – con le limitazioni dovute alla emergenza sanitaria sarebbero spariti o quasi dalla scena commerciale. Niente visite in azienda, niente mercatini, come avrebbero potuto vendere o catturare ospiti? BioTigullio5Terre rispondeva a questa esigenza”. E lo faceva così bene che partì avendo in portafoglio una manciata di aziende ma in pochi mesi le contava già a decine e al volgere del secondo anno arrivò al centinaio. “Oggi siamo arrivati ad oltre 130 e continuiamo ad espanderci. La fine delle restrizioni non ha portato ad alcun rallentamento, anzi”. Perché nel frattempo la gran parte degli imprenditori del settore, di qualunque dimensione, avevano compreso l’importanza strategica di avere un piede nell’e-commerce, il commercio su Internet. Se sei nella Rete il tuo bacino di utenza si allarga a dismisura, senza dover attendere i vari Tunnel della Fontanabuona, terzi valichi e raddoppi di carreggiate da sempre ricercati e mai trovati, un po’ come l’albero al quale Bertoldo dovrebbe impiccarsi…

“Hanno capito che le nostre intenzioni sono serie e che le modalità con le quali propagandiamo le loro attività sono estremamente rigorose. Ci vantiamo di illustrare solo aziende che corrispondono ai nostri severi standard: niente roba importata, produzione a chilometro zero, rispettando la stagionalità e tenendo sempre d’occhio la spesa, consapevoli che eliminando l’intermediazione si può essere competitivi tenendo il prezzo su livelli ragionevoli”. 

Se progredisci devi crescere creando qualcosa di nuovo. Ecco il perché della Bottega aperta appena più di un anno fa a Genova in via Ravecca 51 r. Per Barbara, esperta di marketing, è una tappa di un processo evolutivo. Prima fu il Progetto BioTigullio5Terre che ha dato vita alla Bottega Online del Tigullio, Cinque Terre e Genovesato. Una vetrina del territorio, che, dopo aver superato di gran lunga le 100 realtà presenti, decide di lanciarsi nel settore della vendita online. La filiazione successiva non poteva che essere l’apertura del punto fisico a Genova, nel centro storico genovese vicino alla Casa di Colombo, per offrire un contatto diretto con amici e clienti.

“La Bottega nasce ancora una volta dall’intuizione di papà Massimiliano. Spinti dalla curiosità di trovare una realtà che si avvicinasse alla nostra idea di fare rete tra le tante piccole e medie aziende locali, noi della famiglia Amantini abbiamo percorso i vicoli genovesi in cerca di un progetto per unire enogastronomicamente costa ed entroterra. Tuttavia, non avendo trovato nulla che rispecchiasse la nostra visione abbiamo deciso di dare vita alla nostra iniziativa: la Bottega di BioTigullio5Terre, inaugurata a fine estate 2023”.

Il solo elenco di cosa è offerto sui banchi fa venire l’acquolina in bocca. “Nel nostro negozio si possono acquistare anche molti prodotti gluten free, come pasta e birra, nonché prodotti specifici per vegani. A breve, introdurremo un angolo dedicato alle tipicità di tutta Italia, ampliando ulteriormente la nostra offerta”. Il Progetto BioTigullio5Terre è seguito in toto dalla famiglia Amantini. “Papà Massimiliano si occupa della parte tecnica della gestione dei siti web; Mamma Barbara si occupa della descrizione dei prodotti, dei canali social. Nostra figlia Gaia cura il negozio fisico ma soprattutto la preziosissima parte grafica mentre Emanuele gestisce nello specifico i post su Instagram”.

La Bottega e lo Shop Online di BioTigullio5Terre vogliono essere un punto dove poter acquistare a un prezzo equo solo prodotti del territorio ligure. Le produzioni del Tigullio, delle Cinque Terre, della Lunigiana e del Genovesato sono al centro dell’offerta. “Ci teniamo a ricordare che BioTigullio5Terre non è soltanto una vetrina, ma un modo di fare rete tra aziende, persone e realtà vicine e lontane. Chi conosce il nostro territorio sa che per raggiungere una vallata da un’altra a volte sono necessarie anche ore di macchina. Ecco che qui interveniamo noi con il nostro progetto”. Il collegamento on the air che buca le montagne prima e meglio delle trivelle fisiche. Il carburante che fa girare la macchina messa in piedi dagli Amantini è la fantasia. “Siamo solo al primo capitolo di un romanzo, l’introduzione a una storia che ci auguriamo lunga”. 

Gli Amantini sono alfieri della cultura “Glocal”. Centrati sulla loro terra di origine eppure in relazione con il mondo intero. I confini, fisici e meno che mai mentali, non li limitano. La famiglia zoagliese si è messa per “l’alto mare aperto”: una navigazione ragionata, nessun “folle volo”, a guidare la rotta è l’amore per il luogo natio, l’orgoglio della propria “semenza”.

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