di DANILO SANGUINETI
Il ‘carro della gente’ continua a deliziare con la tipica teutonica precisione, efficienza e praticità nella guida generazioni di conducenti, prosegue nel trasportare con affidabilità e quasi inattesa (cancellando il mito del gusto spartano-germanico) piacevolezza vagonate di passeggeri. Far parte della enorme famiglia Volkswagen significa partire con il piede giusto nel mercato dell’auto, contare su una concessionaria che da quasi 40 anni si distingue per serietà e varietà nell’offerta dei servizi è quasi una polizza che garantisce il successo. Poi se gli ingredienti sono ottimi ma lo chef è scadente anche i piatti più promettenti possono risultare sciapi.
Non è questo il caso di Autorighi Chiavari oggi gestita dalla famiglia Peirano che la rilevò dalla famiglia Righi. L’aver conservato la qualità del prodotto principale (garantita dagli ingegneri della Bassa Sassonia in quel di Wolfsburg) è quasi il meno di fronte alla immutata cortesia, la varietà e duttilità dei servizi accessori offerti.
Autorighi ha attraversato indenne almeno due rivoluzioni tecnologiche e tre crisi industriali tutte di portata epocale senza mollare di un centimetro la sua quota, anzi migliorandola e affidando il bacino di utenti. Prima e meglio di gran parte della concorrenza ha compreso che vendere auto era il meno, si è tenuta al passo con i tempi, ha cambiato, ha, soprattutto, fatto opera di fidelizzazione in un settore dove l’insoddisfazione fa presto ad allargarsi a macchia d’olio e il discreto si propaga a velocità da… Gran Prix.
Paolo Peirano è oggi al volante della concessionaria, posizione che garantisce la piena visione di cosa la strada promette, ma anche di che cosa ci si lascia alle spalle. Un’occhiata allo specchietto retrovisore ci scappa: “Come un bravo autista so che è più importante cosa accade di fronte, il che non impedisce di curare anche il ricordo, la memoria di cosa è stato il mercato automobilistico. Intanto sottolineiamo quello che era e resta il nostro core business: la vendita di auto. Solo che oggi si tratta l’usato tanto se non di più del nuovo e in mezzo vanno sempre garantite assistenza e manutenzione, oltre ad assicurare ricambi e rimedi”.
Ci sono le certezze: “Sin dall’esordio siamo il punto di riferimento per il marchio Volkswagen nel territorio. Nella nostra sede in via Piacenza 532 a Chiavari (appena prima delle Caserme di Caperana per intenderci) presentiamo l’intera gamma delle vetture Volkswagen, chi viene a far visita scopre le novità, gli allestimenti e gli equipaggiamenti dei vari modelli. È nostra cura presentare un vasto assortimento di vetture usate e d’occasione, in grado di coniugare le vostre esigenze di sicurezza e risparmio”.
L’orgoglio di Peirano nel sottolineare la qualità dei suoi dipendenti. “Come in Formula 1 il pilota non va da nessuna parte senza un team super. E io mi ritengo molto fortunato. Si è formato negli anni un team di professionisti che è in grado di offrire supporto per qualsiasi necessità coniugando le esigenze di sicurezza e risparmio. Il nostro obiettivo è offrire un servizio altamente qualitativo e adeguato al cambiamento verso la mobilità sostenibile, garantendo al cliente la massima soddisfazione”.
Una convinzione profonda: “La differenza viene fatta dalle persone che lavorano in Autorighi, che con competenza e professionalità cercano costantemente di soddisfare ogni richiesta, ponendosi in primis dalla parte del cliente, ascoltandone i bisogni e le necessità”. E presenta la squadra come se dovesse iniziare adesso la partita. “Il sottoscritto è ‘solo’ il titolare e capo azienda. Ci sono Damiano Dordi amministratore; Marco Galluzzo, Marta Pastorino, Alessandro Cannavale, Flavio Negrini consulenti alla vendita; Daniela Filippone, Stefania Bova, Massimiliano Pane amministrazione back office; Valentina Gazzolo cex manager; Mattia Mannella marketing; Silvana Sivori responsabile service; Luciano Boria, responsabile clienti; Marco Solari responsabile tecnico; Marco Arbasetti, Maurizio Cavagnaro, Roberto Cirelli, Luca Figone e Gabriele Sanguineti tecnici; Franca Frazuoli, responsabile magazzino e ricambi; Riccardo Urgeni impiegato magazzino e ricambi; Predag Ivosevic logistica e It manager”.
Sta a loro non catturare ma convincere i potenziali clienti. Che sempre più spesso sono recidivi, ossia fidelizzati, e soprattutto sono sempre più convinti che usato non si traduca con ‘scadente’, anzi. “Infatti abbiamo un vasto assortimento di vetture km 0, usate e d’occasione, garantite e controllate. La quota di mercato per l’usato sta crescendo esponenzialmente. Il nostro obiettivo è offrire a chi si rivolge a noi un servizio altamente qualitativo e adeguato al cambiamento. Il ‘riciclo’ è importante, il passaggio al motore elettrico lo sarà ancor di più. Siamo come marca e come concessionaria in particolare, attentissimi alla mobilità sostenibile, garantendo al nostro cliente la massima soddisfazione”.
L’adozione di veicoli elettrici per la mobilità aziendale è sempre più conveniente per l’aumento del numero dei punti di ricarica, una maggiore autonomia delle batterie, canoni di noleggio vantaggiosi e incentivi statali. Autorighi ha anche servizi e soluzioni di noleggio a lungo termine personalizzati. In ditta ne sono particolarmente orgogliosi: “C’è il servizio di ‘Pick up and Delivery’: nel caso in cui la vettura necessiti di un intervento in officina, un incaricato del nostro service provvede al ritiro dell’auto prima della manutenzione e alla riconsegna nel luogo indicato. Si può abbinare il servizio vettura sostitutiva, che sarà consegnata al momento del ritiro dell’auto da verificare”.
Muoversi meglio, muoversi ‘verde’. “L’anno scorso la vendita di vetture elettriche ha rappresentato il 3% del nostro fatturato. L’obiettivo 2022 indica il 10%: al momento mi pare ottimistico arrivarci, ma che il trend sia in impetuosa espansione è un dato di fatto. I fattori di crescita saranno l’abbassamento dei prezzi, ancora troppo alti lo ammetto in questo segmento di mercato, l’innalzamento delle prestazioni legato a un miglioramento della struttura assistenziale”. Il fatto che l’ultima nata di casa ‘Doppia V’, la ID4, mostrata anche ai tifosi dell’Entella in occasione delle recenti partite casalinghe, sia un gioiellino aiuta. “A parte questo, sono convinto che siamo all’alba di una rivoluzione, che ci piaccia o meno dovremo adeguarci”.
Come Autorighi ha sempre saputo fare, e come sicuramente farà. Le alleanze italo-tedesche, dimenticate le sciagure del secolo scorso, hanno un potenziale immenso. Il mix tra l’armonia apollinea di noi ‘meridionali’ e la dionisiaca energia creatrice degli alemanni funziona, checché ne pensasse quello che abbracciava i cavalli.