di DANILO SANGUINETI
Uno che è nato ed è rimasto per oltre 40 anni nel calcio quando passa a presiedere un’associazione marinara – che ha sezioni dedicate alla vela, al canottaggio e alla canoa – rischia l’etichetta di ‘paracadutato’. Nel caso di Andrea Dagnino, appena eletto presidente della Pro Scogli Chiavari, sarebbe un errore madornale. Perché se è vero che viene dall’erba dei campi, è altrettanto vero che tra le onde ha sempre sguazzato e che viene da una famiglia di… mare. E in ultimo può dire senza timore di smentita che lui ha ‘navigato’ molto in tempi recenti e ha compiuto una traversata che riesce solo a pochi.
Andrea, classe 1970, sin da piccolino si mette in luce per il suo talento, un numero dieci di grande eleganza. Va tra i professionisti, lascia il segno del calcio del Levante tra il 1990 e primi anni 2000. Si guadagna l’appellativo di Principe perché per classe e tecnica aveva pochi rivali. Naturale e senza interruzioni il suo passaggio ad allenatore, innovativo, scrupoloso, di Lavagnese, Sestri Levante tra serie D e categorie minori. Si divide tra la sua impresa e le continue sfide sui campi di calcio, poi improvvisamente quasi due anni orsono viene colpito da una malattia rara quanto perniciosa.
Le cose si complicano al punto tale da richiedere un ricovero prolungato in ospedale e una serie di operazioni delicatissime, l’ultima delle quali tentata quando era a un passo dall’entrare nel cono d’ombra eterna. La tempra del combattente alla fine ha prevalso. L’interessato ricorda quei giorni tremendi e allo stesso tempo fecondi. “Quando sei impegnato nella battaglia estrema, confinato in un reparto dove non puoi vedere nessuno, sei obbligato a riconsiderare le tue priorità. Mentre a poco a poco risalivo la china, sentivo l’affetto della mia famiglia e dei tanti amici che mi inviavano messaggi di sostegno, ho deciso che avrei dovuto vedere le cose in maniera diversa, dare una svolta ulteriore al mio percorso, impegnarmi per gli altri e per i miei posti, prima di tutto la mia città natale, Chiavari”.
Come è caratteristico del personaggio, ha fatto seguire immediatamente i fatti ai pensieri. Si è inventato un nuovo percorso e ha tracciato una nuova rotta. Il mese scorso è diventato il nuovo presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Pro Scogli. “Eletto all’unanimità dal consiglio direttivo per sostituire il presidente uscente Mauro Barabino”.
Ecco il nuovo Consiglio Direttivo per il biennio 21/22. Assieme al presidente, Bruno Bertini (vice presidente), Luca Castagnola (segretario), Giovanni Sironi, Linuccia Pizzorni, Nicoletta Copello, Giustino Zama, Roberto Perrone, Pietro Donati (consiglieri).
Si nota un ringiovanimento nei quadri, cosa che è sempre da giudicarsi positivamente. “Senza dimenticare il rispetto che si deve a chi ci ha preceduto, è fisiologico che il testimone passi di mano. Io sono legato a questa società sin dalla sua nascita, perché mio zio era uno dei soci fondatori. Mi portava con lui sui gozzi, io tra le onde ci sono sempre stato, diciamo che per un certo periodo ero impegnato altrove, ma che ora torno alle mie origini”.
Non per conservare. “Non è nella mia natura. Sono convinto che ci sia molto spazio per crescere. E per farlo non dobbiamo puntare a cercare nuovi soci ovunque e dovunque, dobbiamo invece parlare ai giovani, riavvicinarli agli sport che seguiamo”.
La Pro Scogli ha una ‘filiale’ prestigiosa che va per conto suo, quella della Canoa Polo, ma ha anche una sezione Vela e una Canottaggio. “Abbiamo 4 derive con le quali imparare ad andare a vela e 4 barche sulle quali imparare a vogare, in più abbiamo canoe e kayak da mettere a disposizione dei praticanti. I mezzi ci sono, ora vediamo di riempirli di allievi e insegnanti. Aspettiamo che si possa farlo in sicurezza, rispettando le normative anti contagio, cosa che non dovrebbe tardare. Quando avremo via libera, organizzeremo corsi ed eventi”.
Le sedi a Preli e presso i Bagni Comunali stanno per aprire, la stagione propizia è alle porte. E Dagnino, presidente dinamico, non vede l’ora. Il suo ottimismo è contagioso. In questi giorni la sua famiglia passa da un riconoscimento a un altro. La settimana scorsa una delle sue due figlie, Giorgia, ha conquistato il titolo tricolore nella categoria singoli di ginnastica aerobica. È assodato: Dagnino fa rima con vittoria.