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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Il forno Revello a Camogli: un mito che esiste (e ingolosisce) da sessant’anni

Il primo Revello a comparire in via Garibaldi 183 è stato Giacomo, 84 anni e una memoria inossidabile, che nel 1962 iniziò a lavorare al forno come dipendente
Tino e i suoi soci si preparano a festeggiare i sessant'anni di Revello
Tino e i suoi soci si preparano a festeggiare i sessant'anni di Revello
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di ROSA CAPPATO

Domani Camogli festeggia i 60 anni della ‘Focacceria Pasticceria Revello’. In fondo alla passeggiata a mare di Camogli, in via Garibaldi 183, i titolari hanno organizzato un brindisi collettivo nella storica bottega, alle 18, per festeggiare insieme ad amici, clienti e concittadini questo prestigioso compleanno.

A Camogli si può dire che Revello, pur trattandosi di un’attività privata, sia una vera e propria istituzione, l’icona di una delle località turistiche più famose al mondo e la rassegna stampa sul proprio sito web, www.revellocamogli.com, lo dimostra. La sua lunga storia, qui riportata, narra di una sede antica come l’attività, ancora la stessa. Già ad inizio ‘900 lì esisteva un antico forno detto ‘da O Pallarin’, con entrata sul retro nel vicoletto, siccome la passeggiata a mare ancora non esisteva ma si andava direttamente in spiaggia. Successivamente con altre gestioni, il panificio aprì l’ingresso a mare e da allora è attivo e frequentatissimo. In estate spesso si fa la coda per entrare. 

Il primo Revello a comparire in Via Garibaldi 183 è stato Giacomo, 84 anni e una memoria inossidabile, che nel 1962 iniziò a lavorare al forno come dipendente, per poi rilevarlo, due soli anni dopo, nel 1964, insieme a sua moglie Mina. Da allora l’identità del negozio si è trasformata gradualmente, abbandonando l’immagine di panificio, per trasformarsi in ‘bottega sempre aperta’. Racconta Giacomo che, precursore dei tempi, gli venne l’idea di aprire la domenica perchè: “non c’era posto in riviera – racconta – dove si potesse gustare la focaccia nei giorni di festa”. 

Le normative dell’epoca infatti non consentivano la produzione e la vendita di pane la domenica e la focaccia, essendo assimilata al pane, rientrava in questo divieto, così nei giorni festivi si era obbligati a tenere chiuso. A Giacomo, tuttavia, viene un’intuizione che ha risolto la problematica: “avevo anche la licenza di pasticceria e rosticceria, così iniziai a fare le focaccette al formaggio e la focaccia speciale, aggiungendo una quantità irrisoria di uova nell’impasto, rientrando però nella licenza di pasticceria: la domenica si aprì”. 

Nel 1970 Revello abbandona la produzione del pane diventando la prima Focacceria Pasticceria in riviera. Il passo successivo fu l’abbandono dei prodotti preconfezionati per arrivare alla vendita di soli freschi, appena fatti. Sempre Giacomo ha avuto la genialità di inventare i Camogliesi al Rhum, ‘Gli Originali’ e la focaccia col formaggio, che la tradizione vedeva in vetrina solo per la festa del 2 novembre, ma il professionista delle arti bianche iniziò da subito a preparala tutti i giorni, facendo diventare la sua bottega il luogo simbolo per i più golosi e appassionati di questa prelibatezza. 

La Revello, inoltre, dal 2005 è socia del ‘Consorzio della Focaccia di Recco’ e a Camogli, Comune dell’area di produzione IGP, è l’unica attività autorizzata dal Ministero alla produzione della Focaccia di Recco e ne produce in grandi quantità, con l’impiego dell’olio extravergine d’oliva, i primi, loro, a decidere di prepararla così.

Negli anni ‘70 in negozio cominciò ad entrare la famiglia: il fratello Carlo con la moglie Ines, dopo il nipote Agostino (per gli amici Tino) con la moglie Luciana. Negli anni ‘80 fu il turno dei figli, prima Massimo e successivamente Luigi. L’attività negli anni è cresciuta e quando è necessario c’è il supporto anche delle nuove generazioni. Tutti hanno contribuito allo sviluppo della ‘Focacceria Pasticceria Revello’, ognuno con le proprie caratteristiche e capacità. “La fortuna del negozio è la famiglia – chiude Giacomo, – e non solo quella dei legami di sangue, ma anche quella dei nostri collaboratori che sono qui da tempo, che tengono al negozio quanto noi”. Oggi ci sono i tre soci Tino, Massimo e Luigi. Il primo arrivato è Tino, che ha iniziato a 13 anni, nel 1978: “All’epoca eravamo in sei – racconta -: oggi siamo 14 e addirittura ai tempi c’erano anche le mogli dentro il negozio. Questa attività poi ha avuto un’enorme crescita, soprattutto anche grazie alla promozione dell’attività stessa, che si è rivelata importante”. La Revello è conosciuta nel mondo, persino a Tokyo dove aveva aperto una ‘gemella’ di enorme successo. Dopo lo tsunami del Giappone dell’11 marzo 2011 si registrò un grande momento di crisi, così i titolari decisero di rinunciare alla loro percentuale. “Qualche mese dopo – racconta Tino – ci è arrivata una ricevuta che indicava quell’importo, devoluto completamente alla Croce Rossa internazionale, un gesto d’altruismo che ci ha fatto molto piacere e inorgoglito”. La Focacceria si è distinta a Hong Kong e due volte è intervenuta in Grecia, a un convegno. Lo scorso anno, il 28 marzo, è stata premiata da ‘Italive. Il territorio dal vivo’, a Roma, allo Stadio Domiziano, riconoscimento importante, quale eccellenza del territorio (in Liguria erano solo in 3, tra 3.468 eventi e 1.322 prodotti). L’orgoglio per i successi e la fama è grande e domani sera tutti potranno brindare e congratularsi con i Revello, nuove e vecchie generazioni, e assaggiare le loro specialità, dolci e salate, tra cui il ‘Camogliese Anniversario’, ricetta golosa inventata apposta per i 60 anni, un camogliese completamente ricoperto di cioccolato, ripieno di crema con liquore all’arancio. Quello tradizionale lo ha gustato persino il Papa nel 2017.

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