Il lupo cattivo, la principessa in pericolo, il pericolo oscuro e tremendo, il campione che ammazza il drago. Il wrestling e Vladimir Propp. Che non è un un antagonista steso da Ray Mysterio con la celeberrima mossa ‘Six One Nine’, ma uno studioso russo che ottanta anni fa aveva preconizzato questa disciplina sospesa tra rappresentazione teatrale e sport, spettacolo popolare che ha l’una e l’altra miscelati in una combinazione di finzione e realtà. Una interpretazione dei ludi gladiatori un po’ fanciullesca, un po’ caciarona, che richiede notevole bravura ginnica più capacità di portare colpi tremendi e di incassarne di devastanti senza subire, almeno in apparenza, conseguenze severe.
Un certame a schema fisso che non annoia mai perché capace di infinite variazioni. Il Wrestling come le fiabe spiegate dallo Schema di Propp: ci sono dei canoni, degli stilemi riconoscibili, un esito che è sempre soddisfacente, ha sempre una morale positiva, chiunque prevalga.
In Italia il Wrestling sta vivendo una seconda giovinezza: chiusa la fase di tumultuosa espansione dovuta alla trasmissione televisiva dei match delle stelle americane (dove circuiti come ‘wrestlingmania’ raggiungono centinaia di migliaia di spettatori e ottengono audience milionarie), adesso il movimento europeo e italiano hanno mosso passi da giganti verso la totale autonomia, organizzativa e normativa.
In questo ambito va segnalata l’attivissima pattuglia ligure di campioni che sta facendosi strada nell’ambiente continentale e più in particolare a Rapallo c’è Sami Grayson, il nome da battaglia di Samuel Foppiano, 32 anni, che è oramai un ‘carattere’ di spicco sulla scena non solo italiana, un wrestler che ha appena messo le mani sul titolo italiano.
E sabato 15 dicembre proprio a Rapallo ci sarà una notte indimenticabile per i fan dal titolo ‘Iwe Christmas Gifts 2018’ dalle ore 21 a mezzanotte. Il ring – che richiede ampi spazi ai lati perché spesso e volentieri il match degenera in battaglia fuori dalle corde, con coinvolgimento della giuria se non degli spettatori e uso di strumenti propri e impropri per offendere – sarà allestito alla Casa della Gioventù in via Lamarmora 20. Ingresso libero, patrocinio del Comune di Rapallo.
La entry list dello show è succosa per gli esperti del genere: il campione Crossroad G King metterà in palio il titolo europeo, il campione Italiano Sami Grayson, la stella internazionale Fabio Ferrari, il ‘ribelle’ Backslash, gli Erebus dalla Grecia, i genovesi Big Marcus, Violent Joe e molti altri. Il clou dell’evento sarà il combattimento del ‘local hero’ Sami Grayson, che dovrà difendere la cintura tricolore conquistata un anno fa contro un avversario che verrà svelato all’ultimo momento, colui che avrà superato le selezioni ancora in corso.
Grayson-Foppiano è un wrestler atipico, agile, brillante, consapevole, che mai potresti immaginare, incontrandolo nella vita di tutti i giorni, abbia una seconda personalità. “Pochissimi di noi italiani possono permettersi il professionismo. Per esempio noi che facciamo parte della SWAT Wrestling, il gruppo che ha una palestra a Rapallo in Salita Torre Menegotto come base, siamo dei dilettanti che non possono mantenersi esclusivamente con la nostra disciplina. Io nella vita di tutti i giorni sono un tecnico che lavora agli impianti termici per una ditta specializzata. Devo dire che non vivo la cosa come uno sdoppiamento del mio essere: in città tutti sanno qual è la mia passione, e molti individui che incontro per il lavoro mi chiedono del wrestling e di che cosa faccio per sport”.
Per sport non significa alla leggera: la scelta di campo di Foppiano è avvenuta 10 anni fa. “Nell’età nella quale molti miei coetanei vivevano solo per il calcio, io e un manipolo di amici pensavamo solo a come ricreare le scene che vedevamo in tv. Dei ‘matti’ che pensarono di allestire un ring nei boschi sovrastanti l’Aurelia e Rapallo. Quattro pali piantati per terra, delle corde nautiche per delimitare il ring, protezioni e tappeto elastico fatti in casa, con capacità di assorbimento ed elasticità prossime allo zero, eppure provavamo e riprovavamo le mosse. Colpi, voli, lanci dalle quali uscivi con le ossa peste, che fossi vincitore o sconfitto cambiava poco”.
I tempi eroici durarono un paio di stagioni, poi “trovammo a Genova e anche a Rapallo chi era disposto a ospitarci in palestra, a insegnarci la tecnica.E che ancora oggi ci fanno da guide: per esempio, io continuo a lavorare seguito da Violent Joe, un veterano che non ha ancora abbandonato il ring ma che sta allevando una discreta nidiata di eredi”.
La manifestazione di Rapallo è una tappa importante nella crescita del movimento: “Abbiamo bisogno di allargare il seguito. Ogni evento organizzato in Italia negli ultimi mesi ha riscosso un successo di pubblico eccellente sempre, in alcuni casi eccezionale. Sabato avremo gente da tutta Europa, ragazzi che vengono per un tozzo di pane, e che sono disposti a rinunciare a una fetta dell’ingaggio per poterci dare una mano. Ringrazio il Comune che ha capito come il nostro evento si inserisca alla grande in una serie di appuntamenti per ridare il sorriso a una città provata dai fatti degli scorsi mesi”.
Il momento per il Wrestling in salsa italiana è favorevole. L’onda americana ha forse superato il crinale della massima altezza, ora la gente vuole nomi e volti nostrani. “Sì, lo ho avvertito anche io, negli ultimi combattimenti. La prossima mossa dovrà essere quella di unificare le troppe sigle, i troppi nomi nei quali si suddividono i vari gruppi di wrestler. Con una organizzazione capillarmente diffusa sulla Penisola, potremmo puntare a una federazione forte che garantisca campionati e titoli con regole condivise”.
In bocca al lupo (sempre che non sia un personaggio mascherato anche lui…) a Samy Grayson e agli altri folli che dai boschi alle pedane non hanno mai smesso di volare, su un avversario come sulle avversità. Auguri pure al Wrestling, disciplina che ha una sua valenza pedagogica: dove i buoni qualche volta lasciano spazio ai cattivi solo perché questi alla fine si rivelano più buoni o più meritevoli dei primi. Magari anche nella realtà fosse così…
(d.s.)