Occorre andare a scovarli ovunque si trovino i potenziali atleti degli anni Venti e Trenta (del secolo in corso). L’Italia dello sport indietreggia in molte discipline, per provare a restare al passo soprattutto in quelli di squadra le società non possono stare chiuse nei loro recinti, che siano stadi palestre o palazzetti, in molti hanno compreso che o si cambia o si sparisce.
E’ un dovere quello di uscire all’aperto, andare in mezzo alla gente, farsi conoscere. Chi lo fa, scopre che l’audacia viene ripagata con gli interessi, la divulgazione non cade mai in terreni aridi, se riesci a interessarli, li conquisti.
La Winner Volley Santa Margherita ha in Adelindo Molinari la pietra angolare: padre fondatore, patron, ispiratore e realizzatore delle politiche societarie, è sempre stato all’avanguardia nell’individuare nuove strade, nuovi modi e nuovi adepti per fare sport.
Nell’ultimo decennio anche il suo Winner ha avvertito i morsi della crisi, strutturale non senso letterale del termine. “Avendo a disposizione solo la palestrina sociale che ci avrebbe consentito di prendere parte solo a campionati provinciali, non andando oltre la Seconda Divisione, abbiamo preferito puntare sui giovani, ricominciando da zero o quasi. La nostra attuale proposta riguarda i ragazzi e le ragazze sotto i 13 anni, ossia chi è inserito dalla Fipav nella categoria Under 12, Minivolley e Palla Rilanciata. E manteniamo sia pure con tanti sacrifici il Torneo della Befana, manifestazione tra le più prestigiose in Italia riservata alle Under 14. E non dispero di reintrodurre in un prossimo futuro anche il parallelo torneo maschile”.
Una precisa scelta di campo, un taglio reso ancora più radicale dall’ennesima intuizione di Molinari. “Vedendo i ragazzi ‘ipnotizzati’ dai loro device elettronici, cellulari principalmente ma anche tablet e game station, mi sono domandato se non avessero, magari inconsciamente, la voglia di giocare e divertirsi in modo diverso, magari più attivo…”.
Detto fatto. E’ nata una sezione, culturale, della società Winner dedicata ai giochi di ‘una volta’, quelli che richiedevano la presenza di diverse persone e che si svolgevano quasi esclusivamente all’aperto. Domenica 23 settembre la prima prova pratica. “L’abbiamo organizzata nel pomeriggio ai Giardini a Mare – Anfiteatro Bindi di Santa Margherita Ligure. Tutto il lavoro, preparatorio e ‘in game’ è stato fatto dalla nostra sezione, che abbiamo chiamato non a caso ‘Unoduetre Stella’. Era un discreto azzardo, a fine estate senza un enorme battage pubblicitario. Invece è andata bene, anzi molto bene tanto che abbiamo deciso che diventerà un punto fisso delle attività della Winner Volley”.
Sono arrivati oltre 70 bambini di Santa (e rispettivi genitori) dai 5 agli 11 anni. Sono intervenuti l’assessore allo sport Patrizia Marchesini e il sindaco di Santa Paolo Donadoni. La manifestazione è stata patrocinata dal comune di Santa, dal CONI e dal Panathlon Club Rapallo.
“I bambini iscritti alla Winner Volley nell’anno 2017/2018 potevano partecipare liberamente, per gli altri bambini per accedere ai giochi c’era solo bisogno della firma di un genitore sulla manleva predisposta dall’organizzazione”. Tre ore, dalle 16 alle 19, che sono volate via in un attimo. “Si sono divertiti con il castello gonfiabile, provando la palla rilanciata, per i più ‘esperti’ era pronto il campo da mini Volley. Ma quello che hanno veramente apprezzato sono stati i giochi ‘di una volta’. Il circuito per il Ciclotappo o Tappini che dir si voglia (spingere con le dita lungo un percorso stabilito delle biglie o dei tappi di bottiglia con sopra le effigi dei ciclisti più famosi N.d.R.) è stato preso d’assalto. A seguire gare di Pampano, Quattro cantoni, Tiro alla fune, Mosca cieca, Unoduetre…stella, Salto alla corda. Se avessimo allungato l’orario, non avremmo perso neppure un iscritto, avrebbero continuato a giocare sino a notte fonda.”.
Molinari glissa sul fatto che a fine manifestazione c’erano ‘altri’ che spingevano per avere spazio. “Ebbene confesso. Doveva esserci una gara di Tappini tra ‘bambini più cresciutelli’ – gli ex giocatori di pallavolo della Winner Volley – che non vedeva l’ora di cimentarsi in una competizione all’ultimo tiro per aggiudicarsi un ‘prestigioso’ Trofeo”. Purtroppo il percorso è stato usato sino quasi alla consunzione dai più piccoli e i grandi sono rimasti con un palmo di naso. L’unico passaggio a vuoto in un pomeriggio filato via liscio come se ci fosse stato Riccardo Muti a dirigerlo. Un sorriso, poi Adelindo Molinari torna serio: “Il nostro core business era e resta l’educazione sportiva dei giovani che passa non solo attraverso le gare ma anche attraverso lo studio e il confronto. Dal 22 al 26 ottobre si svolgerà la 13esima edizione del convegno sulle tematiche sportive”.
Quest’anno si occuperà di sport e la disabilità. Il titolo sarà ‘Abbattiamo le barriere’.
(d.s.)