(r.p.l.) Giovedì 6 giugno, alle ore 18, a ingresso libero, si apre presso la sede della Società Economica di Chiavari, in via Ravaschieri 15, la stagione 2024 del Giardino dei Lettori, con la prima presentazione organizzata da ‘Piazza Levante’. Ospite d’onore sarà lo scrittore irlandese William Wall, che parlerà ai presenti del suo ultimo libro, ‘Ti ricordi Mattie Lantry’, un noir pubblicato da Guanda. L’autore, che ritorna a Chiavari dopo aver già presentato in passato alcuni suoi lavori, dialogherà con Alberto Bruzzone.
“Durante il lockdown – racconta William Wall – ci sono state negate moltissime cose. Tutti noi lo sappiamo e tutti noi lo abbiamo sperimentato. Io ne ho approfittato per scrivere ancora di più”. Wall, classe 1955, nativo di Cork, si è fatto conoscere nel nostro paese specialmente negli ultimi anni, grazie ai suoi due romanzi pubblicati entrambi dalla casa editrice Nutrimenti: ‘Il turno di Grace’ e ‘La ballata del letto vuoto’. Trascorre lunghissimi periodi dell’anno nella sua casa di Camogli.
Ex insegnante ora in pensione, è anche un talentuoso e piacevole poeta, ma ora si fa apprezzare pure in un altro genere letterario, quello del noir. Il libro sancisce l’ennesima collaborazione (surrogata da una bella amicizia) tra William Wall e l’agente letterario e traduttore Stefano Tettamanti. È stato proprio Tettamanti (scopritore di tanti bravi autori della nostra terra e non solo) a tradurre il romanzo, che esce prima in italiano e poi in originale inglese, come già accaduto per alcuni precedenti lavori di Wall: “È un segno dell’amore che ho per l’Italia e per i miei lettori italiani – racconta William Wall, in questi mesi a Camogli, dove passa le giornate insieme alla moglie fra scrittura, passeggiate, il suo giardino – Sono molto contento di questo nuovo libro e anche del fatto che posso essere conosciuto anche sotto una nuova veste: quella del romanziere noir”.
L’idea di ‘Ti ricordi Mattie Lantry?’ nasce in pandemia, perché proprio la pandemia fa da sfondo alla storia: “Poco prima che ci chiudessero in casa, con mia moglie siamo andati via da Cork e ci siamo stabiliti nella parte occidentale della contea, dove mio figlio ha un’abitazione indipendente sul mare che aveva lasciato libera. Siamo stati un po’ più larghi e decisamente più a contatto con la natura. Anche questa casa e questa ambientazione sono stati di ispirazione per la storia”.
Il protagonista del romanzo “è uno stronzo, una persona cattiva: penso così di lui”: si chiama Jim Winter ed è uno scrittore che, in pieno lockdown, decide di offrire un workshop online a cinque aspiranti autori. Ma non può nemmeno immaginare quello che lo aspetta. “La regola è una sola – racconta Wall – il completo anonimato di insegnante e allievi. Tra le storie inviate spicca quella scritta da Deirdre, che racconta la tragica fine di Mattie Lantry, un ragazzo solitario e isolato dai coetanei, ritrovato senza vita all’interno di un cimitero a soli diciassette anni nell’ormai lontano 1980”.
Mentre Deirdre invia un capitolo dopo l’altro, agli occhi attoniti di Winter appare sempre più evidente che gli eventi raccontati assomigliano molto, troppo, a un episodio della sua gioventù. L’ambientazione, i fatti, persino i nomi sono gli stessi. Chi è Deirdre e come fa a conoscere ogni dettaglio di quella storia? E in che modo Winter è coinvolto in ciò che è accaduto? “Per scoprirlo dobbiamo tornare nei luoghi dove tutto è cominciato, in un piccolo borgo di pescatori irlandese sferzato dal mare e dal vento. Qui Jim Winter incontrerà le sue vecchie conoscenze e dovrà riportare a galla un passato che credeva sepolto: il doloroso segreto che lo tormenta da tutta la vita. Fin qui posso dire, poi mi fermo…”.
Secondo Wall, “è un romanzo un po’ letterario, un po’ psicologico, dove il perché è più importante del chi. Al cuore del libro c’è anche un episodio di bullismo. Io ho insegnato al liceo e ho visto molti casi di bullismo. Mattie è basato su un mio allievo che era molto bravo e un po’ eccentrico. Ma è anche una riflessione satirica sulla politica in Irlanda, e forse ovunque”.
