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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Volley Carasco, importante accordo con la Anderlini Modena

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di DANILO SANGUINETI

Scuola di Pallavolo Carasco, dove l’accento va posto senza il minimo dubbio sulla parola scuola che fa premio anche sulle specificazione e sul complemento di origine perché la società concepita, diretta, curata, e coccolata da Ornella Marchese, grande nome del volley italiano degli anni settanta,  ha una vocazione pedagogica ben chiara che non si dimentica del lato agonistico, solo lo accompagna da un’attività di formazione a 360 gradi che mira a fare dei ragazzi e delle ragazze a lei affidate prima che dei pallavolisti degli atleti e prima che degli atleti delle persone responsabili ed equilibrate.

Marchese e i suoi assistenti hanno fatto una scelta di campo ben precisa, come spiega la stessa team leader: “Puro settore giovanile, niente prime squadre. Mossi i primi passi, abbiamo deciso che per crescere con costanza serviva appoggiarsi a chi aveva più esperienza e mezzi di noi. Abbiamo chiesto e ottenuto di entrare nell’Anderlini Network, la ‘collana’ di società sportive della Anderlini Modena, uno dei club storici del volley italico, ancora oggi all’avanguardia con il suo rinomato settore giovanile”.

La rete di società che ha come capofila la Scuola Pallavolo Anderlini ha riscosso grande successo negli ultimi dieci anni, raccogliendo ampio consenso sia sul territorio nazionale che su quello internazionale. Ogni società che partecipa all’iniziativa mantiene la propria autonomia giuridica e gestionale avvalendosi della collaborazione tecnica e organizzativa del club modenese. Oltre settanta società hanno sposato il progetto, che prevede la creazione di una vera e propria rete di scambio di informazioni tecniche, etico-ambientali, gestionali, oltre a tutta una serie di opportunità sotto il profilo del marketing e della comunicazione.

La partnership è oramai consolidata: “Siamo più che soddisfatti, vengono ogni volta che li chiamiamo, sono prodighi di consigli, confrontarci con i loro metodi all’avanguardia ci ha fatto un gran bene”.
Ci sono i risultati a parlare per la Scuola di Carasco: nelle due sedi, il palazzetto dello Sport nel comune alle spalle di Chiavari e nella palestra di Cicagna sono in totale oltre 100 i ragazzi e le ragazze che indossano le maglie del team. “I numeri vanno facendosi importanti – ammette Marchese, presidente e capo allenatrice – Sarà il fatto che lavoriamo in una zona che ha fame di sport, sarà che abbiamo a disposizione impianti che funzionano in maniera egregia (mi sbilancio nel dire che il Palazzetto di Carasco è l’optimum per il nostro sport), sarà che i nostri tecnici e responsabili sanno lavorare, sarà che riusciamo a instaurare con gli allievi e le loro famiglie un rapporto forte. Metteteci un po’ di tutte queste cose e avrete la ricetta del nostro successo”.

Le idee portate avanti da Ornella sono quelle maturate in una carriera di altissimo livello –  quindici anni di serie A, titolare in Nazionale dal 1971 al 1979; 148 presenze, partecipazione a Europei, Mondiali e alle Qualificazioni per le Olimpiadi; insignita della Stella al Merito Sportivo dal Presidente della Repubblica – e che vengono dispiegate in un percorso che deve essere propedeutico a un ingresso nelle prime squadre per chi se lo merita e ne ha la costanza, e comunque propizi per tutti gli allievi una crescita fisica e anche mentale, abituandosi all’agonismo.
“Per noi l’importante è che i ragazzi continuino a fare sport, che nessuno si perda per strada. Il traguardo può essere un torneo di alto livello – nell’ultimo biennio un paio di nostre ragazze sono approdate nei campionati superiori – o i campionati regionali e provinciali. Ogni anno riusciamo a dare diversi elementi alle rappresentative liguri, il segnale che dal nostro orticello esce sempre qualche frutto prezioso”.

C’è anche l’occasione per fare volontariato. “Da un paio di stagioni abbiamo accolto alcuni ragazzi con disabilità fisiche e psichiche, siamo coinvolti in un progetto per il loro inserimento in attività quotidiane con ‘normodotati’. Ne siamo molto orgogliosi”.
La macchina corre, la benzina è sempre cara ma a Carasco sanno come rifornirsi. “Riusciamo a tenere le quote di iscrizione dei nostri allievi in un ambito che definirei ragionevole, grazie a una gestione attenta e ai contributi, tanti piccoli contributi, di ditte amiche. Non sono sponsor, sono donatori che si prestano volentieri a dare una mano perché hanno visto come lavoriamo. E così andiamo avanti, ogni anno un progresso, niente di eclatante, la politica dei piccoli passi qui da noi è un imperativo”. Vietato inciampare a Carasco.

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