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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Viaggio negli entroterra – Il sindaco di Mezzanego: “Centocinquanta residenti in più dal 2020 in poi. Dobbiamo esserne fieri e orgogliosi e non smettere di darci da fare”

Danilo Repetto: “Il dato positivo di queste nuove residenzialità è che si tratta nella maggior parte dei casi di giovani, che hanno bambini piccoli o che, comunque, sono intenzionati a fare famiglia”
La chiesa di San Siro, una delle testimonianze antiche più importanti nella città di Mezzanego
La chiesa di San Siro, una delle testimonianze antiche più importanti nella città di Mezzanego
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(r.p.l.) Aumentano gli abitanti di alcuni entroterra, secondo il Rapporto sulla montagna curato dall’Uncem (Unione delle comunità montane), che è stato presentato nei giorni scorsi. E se per alcuni territori il dato non viene riscontrato, come visto nel numero scorso di ‘Piazza Levante’ in relazione al Comune di Borzonasca, per altri invece la conferma arriva. 

È il caso del Comune di Mezzanego, dove il sindaco, Danilo Repetto, commenta con soddisfazione le statistiche, anche se non si nasconde dietro a un dito: “Bene i numeri, bene l’incremento della popolazione, ma i nostri annosi problemi rimangono, a cominciare dalle risorse, che sono sempre meno in relazione all’impegno che dobbiamo mettere in campo e in relazione anche alla vastità del territorio da coprire”. 

Nel Comune di Mezzanego, in Valle Sturla, la popolazione “è cresciuta di oltre quattrocento persone nel giro degli ultimi vent’anni e abbiamo fatto segnare un’inversione di tendenza rispetto al resto della Liguria. L’innalzamento è partito agli inizi degli anni Duemila e poi, intorno al 2015, siamo andati assestandoci. Un’altra ripartenza in senso positivo è stata registrata dopo il Covid: negli ultimi tre anni siamo cresciuti di centocinquanta persone. Si tratta, in quasi tutti i casi, di nuovi residenti che arrivano da altre zone”.

Repetto motiva questa crescita della popolazione, un dato decisamente singolare rispetto alla situazione di tanti altri comuni (compresi quelli vicini), con alcuni fattori geografici: “Siamo a dodici chilometri dalla costa, in venti minuti si arriva da noi. E qui, come noto, gli affitti o gli acquisti degli immobili sono meno cari, oltre al fatto che abbiamo molti più spazi, c’è più verde, meno traffico e meno inquinamento. Certo, una città per funzionare e per essere attrattiva deve mettere a disposizione delle persone i servizi”. 

Mezzanego ha puntato molto sull’edilizia scolastica: “La nostra scuola primaria ha settanta bambini e il nostro asilo ne ha novanta. Il dato positivo di queste nuove residenzialità è che si tratta nella maggior parte dei casi di giovani, che hanno bambini piccoli o che, comunque, sono intenzionati a fare famiglia. Il che significa che la crescita di popolazione a Mezzanego, in prospettiva futura, potrà mantenersi costante. È un bellissimo segnale il ricambio generazionale. Come Comune, diamo una risposta positiva a tutte queste persone e cerchiamo di mantenere alto il livello dei servizi, pur con tutte le nostre ristrettezze economiche che ci costringono, anno dopo anno, a migliorare sempre le nostre economie di spesa. Per fortuna, dopo sedici anni da sindaco, sono diventato abbastanza esperto”.

Quello che preoccupa sono i trasporti: “Le brutte notizie che circolano intorno ad Amt non ci lasciano stare tranquilli. Speriamo non venga compromesso il nostro trasporto scolastico, anche perché qui ci sono moltissime frazioni e per noi questo servizio risulta fondamentale. L’altro tema critico è la fibra ottica per Internet veloce: sono stati installati i cassetti, ma sono ancora completamente vuoti. Ci era stato promesso il massimo impegno da parte del gestore, entro l’estate, ma non si è ancora visto nulla e, a questo punto, vorremmo avere degli aggiornamenti”. 

L’incremento dei residenti è un’ottima leva, anche per far muovere quei soggetti che i servizi li devono erogare: “Per questo – conclude Repetto – continuo a raccontare volentieri quello che succede a Mezzanego. Dobbiamo esserne fieri e orgogliosi tutti quanti”.

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