di DANILO SANGUINETI
Chiamatela scommessa, definitela una sfida al buio, quello che conta è che ha avuto successo. La edizione numero 44 del Campionato Invernale Golfo del Tigullio è andata felicemente in porto grazie a un’altra invenzione del presidente Franco Noceti. Le vele che hanno colorato e punteggiato il Golfo del Tigullio in questa stagione invernale, tra novembre e gennaio, sono state tante e soprattutto sono state meglio distribuite nelle varie zone e basi nautiche del Golfo.
Il campionato è stato un successo chiaro e inequivocabile, ci sono i numeri le foto, ma soprattutto le sensazioni, a confermarlo. L’uomo che si è inventato quasi dal niente la competizione, il marinaio di tutte le stagioni Franco Noceti aveva deciso per la stagione 2019-2020 di volare alto, di rilanciare invece che di adagiarsi sui pensieri negativi che continuavano a descrivere la vela italiana, soprattutto quella turistico-diportistica, in crisi nera.
Il numero uno dell’associazione dei circoli velici – denominata Comitato Società Veliche del Tigullio – che organizza la manifestazione, aveva deciso di coinvolgere per la prima volta anche i porti del Tigullio occidentale. Qualcuno aveva parlato di azzardo, date anche le vicissitudini meteo-marine che avevano colpito l’anno precedente Rapallo e Santa Margherita. L’azzardo è andato in porto e ha avuto riscontri oggettivi di assoluto valore: non solo c’è stato un numero di concorrenti record rispetto alle le edizioni precedenti, ma c’è stata anche una qualità tecnica nelle gare, un’incertezza nella lotta per primeggiare che ha costretto ad attendere l’ultimo bordo dell’ultima regata per proclamare i vincitori.
La competizione si è conclusa in maniera trionfale nel weekend dell’8 febbraio con regate sia al sabato che alla domenica seguite dalla premiazione generale. Presenti i rappresentanti di ciascuno dei club che danno vita al Comitato Società Veliche del Tigullio: CN Lavagna, CN Rapallo, CV Santa Margherita Ligure, le sezioni LNI di Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Sestri Levante, lo Yacht Club Sestri Levante unitamente allo Yacht Club Italiano. Alle spalle le prime due manche e il weekend d’apertura della terza, in totale ben 10 prove. Ne sono state portate a compimento altre tre per un totale, anche questo record, di 13 prove complessive. La prima e terza manche a Lavagna, la seconda nel Golfo Marconi, sei weekend e dodici giornate di confronti.
Nella classe ORC, gruppo A, ennesima festa per Chestress 3 di Giancarlo Ghislanzoni (YCI), capace di infilare nel finale un nuovo filotto di successi. Piazza d’onore per Suspiria the Revenge con Antonino Venneri (YC Punta Sardegna), terzo Capitani Coraggiosi di Federico Falcini e Guido Santori (YC Chiavari). Doppietta di Aria di Burrasca e un’affermazione per Baciottinho nel gruppo B. La classifica generale premia proprio Baciottinho di Roberto Gagliardi (CV Bellano) e il podio è completato da Free Lance di Federico Bianchi (LNI Chiavari e Lavagna) e Tekno di Piero Arduino (LNI Genova).
Aria, in virtù delle due vittorie (una per Jonathan Livingstone), trova l’energia giusta per scavalcare proprio Jonathan Livingston di Giorgio Diana (CN Lavagna) nella classe Libera A. Al terzo posto Rewing di Luciana Bevilacqua (CN Lavagna). Capitolo Libera B: successo finale per Miran di Sergio Somaglia (CN Marina Aeroporto) davanti ad Azul di Alvise Pavoni (CN Lavagna).
La doppietta di ori collezionata nel fine settimana consente a Jeniale! Eurosystem di Massimo Rama (LNI Sestri Levante) di consolidare la sua leadership tra i J80 davanti a JBes di Alberto Garibotto (LNI Chiavari e Lavagna) e Montpress di Paolo Montedonico (YC Chiavari).
La 44ª edizione della rassegna velica invernale d’altura del Tigullio è stata sostenuta dalla Porto di Lavagna che ha garantito gli ormeggi a tutti i partecipanti non in arrivo dal Tigullio per l’intera durata dell’evento e che ha avuto due sponsor discreti e preziosi come Quantum e Grondona.
Un ultimo applauso, il più caloroso, al vincitore assoluto. Naturalmente lui, il deus ex machina dell’Invernale del Tigullio, Franco Noceti. Che come al solito ha dirottato i complimenti su altri. “Congratulazioni da parte del nostro Comitato a tutti i vincitori e, in generale, ai partecipanti capaci di rinnovare, regata dopo regata, il loro amore per la vela d’altura”.
Una piccola pausa per un bilancio volante: “Va in archivio un’edizione particolarmente impegnativa con l’organizzazione di una manche in più ambientata nel golfo Marconi. Era doveroso farlo e inoltre ha aumentato il tasso di spettacolarità dei confronti. Diverse categorie sono rimaste aperte sino all’ultima prova e l’esito finale in alcune di esse non è stato affatto scontato”.
Sarebbe tempo di vacanza. Noceti in sede di presentazione aveva anche fatto balenare l’idea di essere pronto a passare le consegne a un altro skipper-organizzatore. “Avrei maturato la quota per la pensione – scherza ma non troppo – e sarebbe anche giusto mandare avanti i giovani. Il che non toglie che sarò pronto a dare una mano se ce ne sarà bisogno”. Ci si potrebbe scommettere…