di DANILO SANGUINETI
Il girl power non scade con gli anni e non conosce confini, si modifica, continua a crescere, raggiunge ambiti e persone che mai uno si aspetterebbe di vedere sulle barricate. Invece la sfida per sfondare il ‘glass ceiling’ passa anche attraverso una piccola barca a vela pilotata da capitane coraggiose come Valia Galdi ed Eleonora Ferroni, della Lega Navale Italiana sezione di Chiavari e Lavagna, che partendo da altre esperienze e arrivando relativamente tardi al mare e alla nautica sono diventate in brevissimo tempo campionesse regionali, poi zonali poi nazionali e adesso membri della squadra nazionale che parteciperà ai mondiali di parasailing al timone di prototipi di straordinario successo, le Hansa 303.
Il merito è loro in primis, ma va spartito con una società come la LNI che grazie a Umberto Verna, dirigente addetto al settore del parasailing ha fatto di Chiavari una base nautica, si potrebbe quasi dire un centro federale di fatto senza esserlo formalmente. Ed è merito di Verna aver individuato due ‘tigri’ come Valia ed Eleonora che hanno bruciato le tappe. Soprattutto l’architetto Valia, che si è avvicinata alla vela assai tardi e che da soli cinque anni si allena e gareggia con regolarità. Il talento e il coraggio di Galdi sono indiscutibili, anche se lei ne fa più una questione morale, ed è orgogliosa per avere vinto una battaglia sociale prima che agonistica.
“Nove anni or sono, in un ufficio del Comune dedicato alla stesura del Puc, in occasione di un incontro del ‘Tavolo sullo sport’ organizzato con le associazioni e i soggetti della città, conobbi i referenti di LNI e YC di Chiavari che si dissero interessati alla vela per tutti e ci raccontarono dei loro progetti”. Anche grazie al suo lavoro un paio di anni dopo le idee si concretizzarono: “Nel 2016 il Comune realizzò il molo accessibile con il sollevatore al porto turistico Ammiraglio Gatti. Conobbi Umberto Verna al tavolo del Puc, non immaginavo allora che sarebbe diventato il promotore del gruppo di vela paralimpica in cui mi alleno con continuità insieme a Eleonora Ferroni. Quei tanti nostri appuntamenti sul mare sono stati la base per poter partecipare oggi alle attività del gruppo di alto livello della Fiv”.
Valia è genovese di nascita ma è chiavarese di adozione, una adozione convinta. “Posso praticare questo sport meraviglioso perché vivo in una cittadina con servizi di prossimità. Il porto accessibile a dieci minuti da casa e dallo studio mi permette di conciliare il tempo della vita, della professione e dello sport. Mi auguro davvero che nelle politiche e nelle scelte sui territori si possa tener conto di questo insieme di condizioni (le organizzazioni sociali e sportive, le infrastrutture accessibili e i servizi di prossimità) che sono facilitanti per le donne disabili che vogliono praticare sport. Siamo ancora pochissime eppure la vela paralimpica porta davvero a sviluppare empowerment oltre ad essere molto appassionante”.
Tanto amore è stato ripagato in pieno. Valia ha ottenuto il massimo, quello che solo un anno fa appariva impossibile solo sognare: “Essere la prima donna italiana a partecipare al campionato mondiale sezione parasailing sulle Hansa 303 in singolo. Ringrazio di cuore la Fiv per avermi scelta per questa straordinaria esperienza. Sarà anche una barca semplice ma le donne vanno in doppio – o non ci vanno per niente – La vela sportiva che frequento è un ambiente molto bello ma tutto maschile ed esserci è già un traguardo raggiunto. Sogno una squadra nazionale femminile”.
In Olanda sino a fine agosto sarà in acqua per difendere i colori azzurri ma non sarà l’unica proveniente dalla ‘Università della vela paralimpica di Chiavari’ a lottare per l’iride. Eleonora Ferroni annuncia: “Io e Umberto Verna siamo ufficialmente iscritti nella categoria doppio al 2023 Eurosaf Inclusive Sailing European Championship. Unico equipaggio italiano presente. Dal 20 di agosto riprenderemo gli allenamenti in vista della partecipazione in Spagna”.
Infine ci sarà il coronamento della stagione con i campionati italiani a Chiavari. Dall’8 al 10 settembre ospiterà il Campionato nazionale di Vela Paralimpica. L’organizzazione della regata nazionale è stata affidata dall’AICH Associazione Italiana Classe Hansa e dalla Fiv Federazione Italiana Vela con il Cip Comitato Italiano Paralimpico alla Lega Navale Italiana sezione di Chiavari e Lavagna quale riconoscimento del grande lavoro che sta svolgendo a vantaggio di persone ed associazioni del territorio che si occupano di disabilità non solo fisiche ma anche cognitive e relazionali dando loro l’opportunità di andare in barca.
Il Campionato vede il coinvolgimento dei comuni di Chiavari e di Lavagna, della Regione Liguria, delle Leghe Navali del territorio, dello Yacht Club di Chiavari, del Panathlon International, delle forze dell’ordine e di tutta una serie di partner tecnici e territoriali.
La regata, per la prima volta nel Tigullio, vedrà destreggiarsi, nelle acque del Golfo, gli atleti diversamente abili provenienti da tutta Italia. L’equipaggio in singolo e in doppio della Lega Navale Chiavari-Lavagna fa parte del Polo Vela e Voga, nucleo paralimpico della sezione ideato dal consigliere Umberto Verna nella sua doppia figura di allenatore e istruttore paralimpico Fiv.
Eventi di questo calibro sono il risultato di un costante lavoro di collaborazione portato avanti negli anni tra Lni, Marina Chiavari, Calata Ovest, Guardia Costiera, istituzioni territoriali, associazioni del terzo settore, operatori nautici, rappresentanze di autorità militari e civili. Non solo sport ma accoglienza proattiva della città di Chiavari e quella di Lavagna che ospiteranno i tanti atleti e turisti attratti dalla manifestazione, cultura del mare e i giovani.
Per il Campionato nazionale infatti è stato coinvolto l’Istituto Tecnico e Professionale di Chiavari ex Caboto: gli studenti del 3°, 4° e 5° anno del Corso tecnico grafico e comunicazione sono stati invitati a realizzare il logo del Campionato durante un concorso di idee tra i ragazzi e le ragazze. Il Parasailing visto dai giovani, un modo intelligente per far sì che non siano azioni e parole gettate… al vento.