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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Val d’Aveto, inaugura a Villarocca la Casa dei Semi: sarà dedicata all’esposizione e alla loro storia

La giornata prevede la visita guidata al locale espositivo sulle patate tradizionali, ai campi conservativi delle varietà locali di patate, fagioli e mais nelle Terre a Colori
A Villarocca sabato si svolge l'inaugurazione della Casa dei Semi
A Villarocca sabato si svolge l'inaugurazione della Casa dei Semi
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di ALESSANDRA FONTANA

Una casa dedicata all’esposizione e alla storia dei semi. Questa è l’ultima novità che verrà inaugurata in Val d’Aveto sabato 20 luglio a partire dalle 16 a Villarocca, frazione del Comune di Rezzoaglio

Instancabile ideatore Fabrizio Bottari che sta dedicando la sua vita all’agricoltura e alla Val d’Aveto: “Si potrà partecipare a una o a tutte le attività in programma”. La giornata prevede infatti la visita guidata al locale espositivo sulle patate tradizionali, ai campi conservativi delle varietà locali di patate, fagioli e mais nelle Terre a Colori.  Alle 18 invece ci sarà la vera e propria inaugurazione della Casa dei Semi dedicata a Era Bennet e Nikolaj Ivanovic Vavilov. Alle 19 si svolgerà la cena conviviale con piatti preparati dalle famiglie aderenti alla Comunione Bosco Fontana allo scopo di raccogliere fondi a sostegno delle attività della fondazione. Alle 21 invece appuntamento da non perdere: “Si svolgerà lo spettacolo teatrale Semi di Stefano Panzeri è un monologo sulla vita di Vavilov vista con gli occhi del figlio, un ritratto toccante e suggestivo del grande agronomo russo morto in prigionia in epoca staliniana”.  L’offerta per la cena è libera e per informazioni e prenotazione basterà contattare  il numero 3331007838 o la mail fabrizio.villarocca@gmail.com.

Il primo evento organizzato dalla Comunione Familiare è stato un incontro pubblico per approfondire un tema centrale per tutti gli enti che amministrano beni comuni e per chiunque li abbia a cuore: se le proprietà collettive possono essere lo strumento per evitare la disgregazione delle comunità perché rappresentano un modo diverso di possedere la terra – né pubblico né privato – e ci costringono a stabilire regole condivise per la loro gestione e tutela, quali opportunità ci offre la legge per valorizzarle? Si è svolto a luglio del 2023. 

“Ne abbiamo parlato con Giorgio Pagliari, la persona che questa legge l’ha scritta e che pertanto ne ha potuto chiarire con autorevolezza alcuni punti fondamentali: una proprietà collettiva è espropriabile? La possiamo gestire solo nel nostro interesse o dobbiamo anche pensare alle generazioni future? Le sorgenti e i corsi d’acqua che si trovano al suo interno a chi appartengono?”.

All’incontro è seguita anche quella volta una cena conviviale con piatti offerti dalle famiglie aderenti alla Comunione allo scopo di raccogliere fondi per le attività dell’ente. Incontri informativi aperti a tutti gli abitanti dei paesi e a quelli che vogliono conoscere meglio l’entroterra fatto di creatività, tenacia e costanza.

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