(r.p.l.) Riparte con il ciclo ‘Uomini, famiglie, imprese’ il programma degli incontri dal vivo organizzati da ‘Piazza Levante’ e da Wylab presso la sede di via Davide Gagliardo 7 a Chiavari. Tre venerdì di fila all’insegna dell’imprenditoria, delle storie di successo, degli aneddoti e delle curiosità. Si parte il 13 gennaio e si conclude il 27 gennaio, sempre alle ore 18 e sempre a ingresso libero (informazioni al numero 347 2502800). ‘Uomini, famiglie, imprese’ avrà per protagonisti Paolo Bricco, Luigi Garlando e Fabio Bongiorni, con i loro rispettivi libri. Ecco nel dettaglio di cosa si parlerà.
Paolo Bricco – ‘Adriano Olivetti. Un italiano del Novecento’ (Rizzoli) – Venerdì 13 gennaio, ore 18 – Intervista a cura di Antonio Gozzi
Paolo Bricco, giornalista, saggista e inviato speciale de ‘Il Sole 24 Ore’, racconta Adriano Olivetti, un mito dell’industria, della creatività e della cultura italiana nel mondo. È un italiano del Novecento profondamente atipico. In questo libro definitivo, frutto di un decennio di ricerche e di scrittura, Bricco ripercorre la vita di un uomo di genio e la vicenda industriale e sociale, politica e culturale dell’Italia tra la fine dell’Ottocento e il boom economico. Questa è, prima di tutto, la storia di un’utopia. Inaugurando nel 1955 la fabbrica di Pozzuoli, Olivetti presenta così gli obiettivi della sua impresa: “La nostra Società crede nei valori spirituali, nei valori della scienza, crede nei valori dell’arte, crede nei valori della cultura, crede, infine, che gli ideali di giustizia non possano essere estraniati dalle contese ancora ineliminate fra capitale e lavoro. Crede soprattutto nell’uomo, nella sua fiamma divina, nella sua possibilità di elevazione e di riscatto”. A questa utopia concreta – almeno in parte realizzata – concorrono condizioni di lavoro per i dipendenti tuttora senza paragoni e la ricerca attiva di una bellezza che coinvolge la meccanica e il design (le macchine per scrivere e le calcolatrici), l’architettura delle fabbriche e l’estetica dei negozi sparsi nel mondo. Ma questo libro non è un’agiografia e di Adriano Olivetti mostra le contraddizioni, i conflitti e le generose incompiutezze: i legami profondi e tormentati con i familiari, le due mogli e le altre donne amate; la passione per l’organizzazione scientifica del lavoro e l’attrazione per la spiritualità, l’astrologia e la sapienza orientale; il complesso percorso dal socialismo di famiglia degli anni Venti all’adesione teorica al corporativismo e al suo concreto inserimento nella società fascista degli anni Trenta; gli avventurosi rapporti, alla caduta del regime, con i servizi segreti inglesi e americani e la perpetua tentazione del demone della politica, con il fallimento della trasformazione del Movimento di Comunità in un partito tradizionale; l’identità dell’industriale che intuisce le nuove frontiere tecnologiche (l’elettronica) e che unifica il sapere umanistico e la cultura tecnomanifatturiera, senza però riuscire a superare i limiti del capitalismo familiare. Sotto, come una radiazione di fondo, “quella strana joie de vivre che caratterizza la vita di Adriano e di quanti saranno con lui e intorno a lui”.
Luigi Garlando – ‘L’album dei sogni’ (Mondadori) – Venerdì 20 gennaio, ore 18 – Intervista a cura di Sabina Croce
Luigi Garlando, giornalista per ‘La Gazzetta dello Sport’ e scrittore di successo, ci racconta la grande epopea della famiglia Panini, a partire da quando, verso la fine della Seconda guerra mondiale, Olga, vedova di Antonio Panini, decide, insieme ai suoi otto figli, di acquistare l’edicola di corso Duomo, nel centro di Modena. Prima di tutto questo c’è la storia di Antonio Panini, scampato miracolosamente alla Grande Guerra, combattuta in trincea; del suo amore infinito per Olga, detta ‘la Caserèina’, perché figlia del casaro; e di come nel durissimo momento tra le due guerre i due abbiano costruito una famiglia tanto numerosa quanto movimentata. Fino alla sua morte prematura, a quarantaquattro anni, nel 1941. Il ‘dopo’ è una grande saga familiare, la storia di una delle più affascinanti avventure imprenditoriali italiane, fatta di spirito d’iniziativa, fiuto per gli affari, passione, lavoro, inventiva. Una storia che poteva avvenire solo nell’Italia che rinasce dopo la guerra, e nell’Emilia Romagna del boom economico, della Ferrari e della Maserati e delle prime lotte operaie, delle donne ‘di zigomo forte’ e del calcio che diventa fenomeno popolare, e che poteva avere come protagonista solo una famiglia come quella dei Panini. Dal più vecchio, Giuseppe, al ‘piccolo’ Franco Cosimo, passando per tutti gli altri fratelli e sorelle, in quegli anni crescono, imparano, si innamorano, fanno figli, si ammalano, guariscono, e soprattutto lavorano, e l’edicola di corso Duomo si ingrandisce, le nuove idee si susseguono, fino a quando non arriva ‘l’idea’ che cambierà tutto, le figurine che hanno fatto sognare milioni di italiani. Luigi Garlando con quest’opera tocca senza dubbio un vertice della sua fortunata produzione letteraria, e accompagna i lettori attraverso un mondo che tiene insieme la concretezza della ricostruzione storica e il fascino della dimensione romanzesca.
Fabio Bongiorni – ‘Food Heroes. Storie straordinarie di protagonisti del gusto’ (Sagep) – Venerdì 27 gennaio, ore 18 – Intervista a cura di Alberto Bruzzone
Fabio Bongiorni, storyteller ed esperto di marketing, racconta in questo suo libro ventiquattro storie. Ventiquattro esperienze di personaggi che attorno al cibo hanno costruito imprese, nuove professioni, hanno cambiato le abitudini e la cultura alimentare, hanno percorso strade nuove e sconosciute o ripercorso in modo diverso gli stessi sentieri. Attraverso le loro vicende emergono territori e prodotti straordinari, cucine e coltivazioni, imprese, idee e sfide nell’ambito del cibo. Che mondi hanno cambiato le loro storie di innovazione, che cosa mangeremmo o berremmo senza alcuni di loro? “Mi piace pensare – dice l’autore – che il racconto di questa gente possa generare il gusto di emulare le loro gesta, di lanciare nuove sfide sul mercato, o quantomeno di pensare al cibo come a un elemento di curiosità, di scoperta culturale e di nuova coscienza di sé”.