di ALBERTO BRUZZONE
Che cosa manca di più della vita di prima? Che cosa manca di più della vita prima dei lockdown e dell’emergenza sanitaria? Sono in tanti quelli che rispondono: mi manca andare a teatro, mi manca vedere un concerto. Ebbene sì: manca moltissimo, sia agli spettatori sia a chi quegli spettacoli li fa e li propone, sia a chi di rappresentazioni sul palco e di musica vive, grazie al proprio lavoro.
Si parla tantissimo, e a ragione, dei cosiddetti ‘ristori’ alle categorie dei commercianti e dei ristoratori. Si parla un po’ meno, e non è giusto, delle condizioni in cui si trovano, da ormai quasi un anno, i lavoratori dello spettacolo, i lavoratori del mondo dello sport e delle associazioni.
Mordono il freno, i musicisti. Mordono il freno perché non vedono l’ora di tornare a suonare dal vivo, di ripartire con i tour e con i loro progetti, di donare emozioni alle persone e, nel contempo, donare emozioni a se stessi e anche potersi garantire da soli il proprio sostentamento.
C’è chi ha scelto di star fermo, c’è chi si è chiuso in se stesso, c’è chi la presa malissimo, perché specialmente chi vive di arte reagisce alle situazioni negative secondo mille sfaccettature. E poi c’è chi, invece, ha reagito, ha voluto far qualcosa comunque, ha voluto dare un segnale che la musica c’è, che non è andata né in ferie né in soffitta, che i musicisti ci sono e sanno fare ancora benissimo il loro mestiere.
Tra i fautori di questo atteggiamento c’è un bravissimo manager lavagnese che si chiama Rosario Moreno. I più, dalle nostre parti, lo conoscono come direttore artistico del Jazz Club di Chiavari, abituato a firmare interessanti stagioni di musica dal vivo, ma Rosario è noto a livello nazionale e internazionale anche e soprattutto grazie alla sua società BlueArt Promotion, che organizza eventi musicali, gestisce come agenzia vari musicisti e contribuisce alla diffusione della musica, in particolare di quella jazz.
A Rosario tutto questo silenzio non piaceva proprio. Non piaceva più. E così, terminato il primo lockdown di marzo e aprile scorsi, ha contattato un po’ di artisti suoi amici e altre persone che lavorano con lui e ha iniziato a concepire un progetto che, da qualche settimana, ha finalmente preso forma ed è stato presentato al pubblico: si chiama ‘Under Investigation’ e consiste in una serie di concerti che vengono trasmessi online e che sono intervallati da interventi teatrali, per un totale di quattro appuntamenti. Il tutto completamente gratuito per gli utenti.
“Volevamo proprio dare un segnale – racconta Rosario Moreno – e siccome su Internet si trovano ormai moltissimi contenuti, inclusi concerti di tutti i ‘mostri sacri’ del jazz, abbiamo pensato a qualcosa di originale, abbiamo provato a mettere insieme un format inedito”.
Non è che questi musicisti l’abbiano fatto per paura di ‘perdere la mano’: perché sono talmente bravi che la mano ormai non la perderanno più. Ma l’hanno fatto per il bene che vogliono al pubblico e anche un po’ a loro stessi, per la gioia di ritrovarsi, di rivedersi, di suonare insieme, “di vivere quelle emozioni che si possono vivere solo suonando fianco al fianco, una delle mancanze più dure da quando è iniziata la pandemia”.
Lo hanno fatto, il manager e tutti i suoi amici artisti, presso lo studio di Genova Albaro di Alessandro Bergallo, il noto e apprezzato attore a cui è stata affidata la parte recitativa all’interno delle varie puntate. “Abbiamo registrato lo scorso dicembre, quando ancora ci si poteva muovere. Ma ho voluto chiamare ugualmente il progetto ‘Under Investigation’ – racconta l’ideatore – perché sembra davvero che per suonare insieme ci si debba muovere come dei carbonari. L’esperimento mi sembra riuscito e va in onda ogni giovedì”.
I protagonisti, musicisti e attori, sono idealmente ospiti in casa di David D.J. Kruger, un singolare ed enigmatico padrone di casa affetto da un’insolita sindrome, l’attore Alessandro Bergallo è il trait d’union.
La prima delle quattro puntate è stata trasmessa sui social network lo scorso 14 gennaio. “’Under Investigation’ – prosegue Moreno – è un contenitore culturale con musica di qualità eseguita dal vivo, originali progetti musicali interpretati da eccellenti musicisti. Fra un brano e l’altro, si fa spazio il migliore amico di David, con le sue riflessioni sui tempi che stiamo vivendo, sulla società, sull’uomo moderno che, confinato nel suo ambito domestico, costretto dall’isolamento a dialogare esclusivamente con se stesso o con lo schermo di un computer, privato di ogni socialità e delle più elementari libertà, riflette sul senso della vita e dei suoi valori finendo per mettere in discussione se stesso, il mondo, l’intero universo in un intreccio tragicomico di verità momentanee, intuizioni, dubbi che potrebbero portarlo alla follia o forse alla definitiva salvezza”.
Alessandro Bergallo conduce i ‘giochi’, a favore del suo amico David, in compagnia di alcuni fra i più interessanti musicisti dell’attuale scena. Sulla sigla iniziale, con l’introduzione ispirata da Charles Mingus e la musica di Dimitar Liolev, l’attore rivela: “A David, un po’ di anni fa, poco più che adolescente, è stata diagnosticata una strana e rara malattia, la Sindrome della Musica dal Vivo: sembra uno scherzo, ma purtroppo per lui non è così, e questa sindrome, ‘mixata’ alla voglia di libertà e alla spregiudicatezza, tante volte nella sua vita gli ha creato problemi. Non può fare a meno della musica, spesso si ritrova nei guai e a volte, senza volerlo, mette nei guai anche i suoi amici, che per farlo stare bene improvvisano una ‘gig’ per lui, sono la sua medicina quotidiana. In questo periodo di pessimi avvenimenti e di draconiani divieti, corre dei rischi. Io sono il suo migliore amico e faccio l’attore”.
‘Under Investigation’ è ideato da Rosario Moreno, dal regista Luca Riccio e dal musicista Massimiliano Rolff, è stato realizzato al Quokka/PoloPositivo di Genova ed è prodotto dalla RMR Production. Ogni puntata, dopo le première, è visibile su YouTube al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/user/BlueArtManagement.
Lo scorso 14 gennaio, si è partiti con ‘Massimiliano Rolff plays Gershwin’, con Massimiliano Rolff al contrabbasso, Tommaso Perazzo al pianoforte e Antonio Fusco alla batteria. Hanno presentato un omaggio alle musiche di George Gershwin, il compositore statunitense considerato l’iniziatore del musical, la cui opera spazia dalla musica colta al jazz: nuovi arrangiamenti e immaginifiche atmosfere curate da un inedito trio di eccezionali solisti alla guida del contrabbassista ligure Massimiliano Rolff.
Il programma successivo prevede questi appuntamenti.
Giovedì 21 gennaio – ‘Sartoris-Garino: Marcello Mastroianni, ritratto in Jazz’, con Emanuele Sartoris al pianoforte e Simone Garino al sax alto e soprano. Presentano un progetto inedito che racconta in musica la parabola artistica ed esistenziale del grande attore, brani inediti ispirati dalle sue interpretazioni ad arrangiamenti originali di celebri temi, tratti dalle colonne sonore dei film eseguiti dal premiato duo che abitualmente suona nel programma di successo di Rai 5 ‘NessunDorma’.
Giovedì 28 gennaio – ‘Carlo Aonzo Trio’, con Carlo Aonzo al mandolino & electronics, Lorenzo Piccone alla chitarra e Luciano Puppo al contrabbasso. Reduci da numerosi concerti in giro per il mondo, presentano i loro due ultimi lavori discografici, ‘A Mandolin Journey’ e ‘Mandolitaly’, pagine musicali simbolo della tradizione dell’Italia nel mondo, arrangiamenti che creano nuove suggestioni e il personalissimo stile moderno ed eclettico di Aonzo rende la rilettura di questo repertorio attuale e sorprendente.
Giovedì 4 febbraio – ‘Pericopes+1’ con Emi Vernizzi al sax tenore & electronics, Alex Sgobbio al pianoforte, fender rhodes & electronics e Ruben Bellavia alla batteria, un rodato trio frutto di diversi anni di attività artistica internazionale. Con otto tour promozionali e oltre 200 concerti in Europa, Cina e Stati Uniti, approdano sul palco di ‘Under Investigation’ portando la loro musica fatta di jazz contemporaneo, sonorità post prog-rock, riutilizzo di cellule melodiche e popolari con rimandi al jazz europeo.
“Vorremmo riproporre questo format anche dal vivo”, è la promessa di Rosario Moreno. “Appena si potrà ripartire, l’idea è quella di portarlo avanti”. Magari potrà cambiare il titolo: perché, a quel punto, non si sarà più ‘Under Investigation’, ma pienamente e meritatamente sotto tutti i riflettori. A fare quello per cui la musica è stata inventata. Deliziare le orecchie di chi la può ascoltare, anche e soprattutto dal vivo.