(r.p.l.) Il campione assoluto di giravolte e di arrampicamenti sugli specchi, il presidente del Consiglio Comunale di Chiavari Antonio Segalerba, riesce nella singolare impresa di migliorare ogni giorno i suoi record.
Evidentemente non pago dei suoi modesti risultati elettorali (come in occasione delle ultime Elezioni Regionali, dove non è risultato eletto nonostante i grandi pronostici della vigilia), non ha ancora capito che forse sarebbe meglio cambiare tattica e continua invece nella sua ostinata abitudine di raccontarne una dietro l’altra.
Lo scorso 3 luglio, in un post Facebook sulla pagina di Avanti Chiavari, ovvero il suo movimento politico di riferimento – al quale afferiscono anche il sindaco Federico Messuti e la vice Michela Canepa, già moglie del defunto Marco Di Capua, fondatore del gruppo proprio insieme a Segalerba – scrive: “Le mie amministrazioni hanno sempre voluto e progettato il depuratore a Preli, e non altrove”.
Cioè, nero su bianco Segalerba sostiene che la scelta della Civica amministrazione era il depuratore di Preli, e non qualsiasi altro sito. E allora, per dirla in genovese, verrebbe da sentenziare: “me tastu se ghe sun”.
Per dirla invece in italiano, sorgono spontanee alcune domande: come mai Segalerba non lo ha mai detto né scritto in tutti questi anni, ma solamente dopo la battaglia vinta al Tar da un gruppo di cittadini e dopo la battaglia vinta in città da un coraggioso comitato? Come mai Segalerba lo dice e lo scrive dopo che la maggioranza è stata costretta, a furor di popolo, a fare retromarcia su tutta la linea? Come mai Segalerba lo dice e lo scrive dopo che, per anni, il Comune non ha fatto alcuna opposizione rispetto al progetto del depuratore alla Colmata, dopo che non ha mai preso nessuna decisione di segno contrario, dopo che non ha mai risposto all’invito di Marco Bucci a negare le aree, dopo che ha messo a tacere – con la sua solita insopportabile arroganza – ogni posizione di segno contrario o anche ogni perplessità?
Un vecchio adagio recita che per dirle (e anche per scriverle), siano esse balle grosse o piccole, bisogna avere memoria buona. Questa attuale maggioranza chiavarese ha memoria buona? Si ricorda cosa diceva e scriveva qualche tempo fa? Magari vien bene rinfrescare i ricordi.
Era il 25 luglio 2024, nemmeno troppo lontano, e sempre sulla pagina di Avanti Chiavari compariva questo post: “La nostra amministrazione ha portato il progetto dell’impianto dalla spiaggia del Lido all’area di Colmata, un riempimento di terra collocato nel punto più distante dalle case”.
E allora, caro Segalerba, come fa a dire che non ha progettato il depuratore alla Colmata? E poi, ancora, sempre il 25 luglio 2024 si legge: “In cambio, abbiamo però richiesto e ottenuto opere per 35 milioni di euro a favore dei cittadini, tra cui un nuovo parcheggio interrato di due piani per 800 posti, la passeggiata e la nuova difesa mare. Interventi utili e indispensabili a costo zero per i cittadini, che andranno a scongiurare la costruzione di palazzi e incubatori in quella zona, come auspicato da alcuni”.
Dov’è che si dice, caro Segalerba, che volete il depuratore a Preli? Dove? Qui ci pare che ci sia solamente una strenua difesa del progetto alla Colmata e delle contropartite (che non vedremo mai).
Allora come adesso, chi è contro la vostra visione (non sempre troppo lineare, a ben vedere) è “contro il progresso, contro il cambiamento, contro l’ambiente e contro i chiavaresi. È evidente che si tratta di una goffa strumentalizzazione politica. È chiaro che non possiamo continuare a pagare sanzioni milionarie a seguito della Condanna della Corte di giustizia Europea e scaricare la fogna non trattata alla foce dell’Entella”.
Eh no: l’unica cosa chiara ed evidente è che non siete capaci di dire che avete perso e che, per anni, avete sostenuto una posizione sbagliata e senza logica. E che avete fatto marcia indietro quando ormai avete capito che eravate rimasti soli. Soli e scaricati da tutti.
Così è andata. Fatevene una ragione, una volta tanto.