di ALESSANDRA FONTANA
La viabilità è sempre un tasto dolente per gli abitanti dell’entroterra che affrontano curve, buche, cavalli selvaggi, semafori e frane per raggiungere la riviera. Ed è proprio una frana ad esasperare pendolari e turisti del fine settimana che affrontano la provinciale 586 per la Val d’Aveto.
I sindaci di Carasco, Mezzanego, Borzonasca, San Colombano, Rezzoaglio, Santo Stefano, Varese Ligure, insieme al Parco dell’Aveto, lanciano un grido di allarme rivolgendosi direttamente al Ministero delle infrastrutture, all’Anas e alla Regione Liguria.
La strada 586 rappresenta un’arteria di vitale importanza per le valli Aveto, Sturla e Chichero e per la stessa costa. L’ex provinciale infatti collega circa il 20% del territorio della Città Metropolitana di Genova e permette il raggiungere il Parco regionale dell’Aveto, oltre ad essere un importante collegamento interprovinciale ed interregionale con la Provincia di La Spezia e la Regione Emilia Romagna.
“Le forti piogge delle ultime settimane hanno causato un cedimento a valle della carreggiata nel territorio comunale di Carasco con materiale franato anche nella sottostante strada comunale di località Rietta, e soprattutto con conseguente restringimento della stessa e l’installazione di un impianto semaforico – spiegano scendendo nei dettagli i sindaci – La situazione è critica e richiede un intervento rapido e risolutivo per evitare che ulteriori precipitazioni possano aggravare li problema, portando all’interruzione della viabilità e all’isolamento di migliaia di residenti e delle attività produttive delle Valli”.
Il rischio dell’isolamento per chi vive nelle città è sempre remoto, per chi abita invece i paesini raggiungibili solo tramite una strada è invece una paura che, almeno in autunno, è all’ordine del giorno. In questi anni il maltempo ha messo in ginocchio l’entroterra diverse volte, tra frane, esondazioni e problemi di viabilità lungo le strade. La situazione è migliorata quando la gestione delle strade è stata affidata ad Anas ma i tempi lunghi, l’infinita lista di interventi e gli imprevisti vari sul territorio non hanno certo aiutato a risolvere i problemi: “Riconosciamo ed apprezziamo l’impegno del compartimento Anas di Genova per la manutenzione della S.S. 586, come il rifacimento della pavimentazione e la sistemazione della Riazza nel Comune di Borzonasca e di Rezzoaglio. Tuttavia, la situazione attuale richiede un intervento straordinario del Ministero per mettere in sicurezza e migliorare la percorribilità di questa infrastruttura strategica”.
La frana a Carasco non può rimanere cristallizzata ancora a lungo. “Per questo tutti gli enti coinvolti chiedono l’attivazione immediata della procedura più rapida per avviare i lavori di ripristino del cedimento della carreggiata a valle al Km 65+100”. Non solo: “Chiediamo il finanziamento di un piano straordinario per mettere in sicurezza e migliorare l’intero tracciato della S.S. 586 da Carasco a Santo Stefano d’Aveto”. Questo tipo di intervento potrebbe anche invogliare gli automobilisti ad affrontare i chilometri di curve per godersi la pace dell’entroterra. Per comprendere le situazioni bisogna toccarle con mano, questo i sindaci lo sanno molto bene: “Cogliamo l’occasione per invitare l’onorevole Rixi ad un sopralluogo sul nostro territorio per constatare direttamente la gravità della situazione e l’urgente necessità di un intervento, in questo territorio che coniuga produttività a turismo sostenibile, e deve pertanto mantenere idonee infrastrutture per arginare il depopolamento”.