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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Un presepe da record a Zoagli, nella parrocchia di San Martino: il racconto di Rinaldo Cappadonna

Le statuine, un centinaio, sono di pregio, molto particolari e tipiche dell’epoca, per l’80% spagnole, giunte da Madrid, dell’artista José Mayo
Rinaldo Cappadonna da anni si dedica con impegno e passione alla tradizione del Presepe, che diventa sempre più ampio e bello
Rinaldo Cappadonna da anni si dedica con impegno e passione alla tradizione del Presepe, che diventa sempre più ampio e bello
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di ROSA CAPPATO

Inaugurato domenica 8 dicembre il presepe realizzato da Rinaldo Cappadonna a Zoagli. L’appassionato artista ha realizzato per la chiesa un’opera grande ben 16 metri quadrati. Il suo presepe, inoltre, è inserito nel circuito ‘Il Passaporto dei presepi’, sulla falsariga del Cammino di Santiago, novità del Natale genovese che l’anno scorso ha portato alla scoperta di 45 presepi del territorio. Si tratta di un vero e proprio passaporto, da far timbrare a ogni presepe iscritto all’iniziativa, visitato realmente. Quest’anno Cappadonna ha così consentito a Zoagli di diventare famosa per Natale, introducendo il suo presepe nel concorso, ma lo scorso anno già si era fatto notare ed è finito al notiziario regionale. 

Il suo presepe 2024, per la gioia di concittadini e non, è di tipo ‘Arabo-palestinese’, nato per l’altare di San Rocco. Quest’anno splende in tutta la sua interezza, con la novità del cielo stellato e ambientazioni esterne con tre tematiche differenti: l’arrivo dei Re Magi; la ricerca dell’alloggio della Madonna e poi la fuga in Egitto. Le lavorazioni create in tre grandi contenitori, risultano a tutti gli effetti ulteriori tre mini presepi, a far da scenografia al principale. Le statuine, un centinaio, sono di pregio, molto particolari e tipiche dell’epoca, per l’80% spagnole, giunte da Madrid, dell’artista José Mayo: le altre sono italiane, con inserimenti di materiali naturali, alcuni presi in spiaggia. 

Tra le particolarità del presepe si nota immediatamente il gran numero di animali. L’ambientazione viene realizzata a blocchi e occorrono molte ore per queste lavorazioni, ben quattro mesi di lavoro e impegno, a cui sono seguite due settimane per la composizione in chiesa. A completarlo ora c’è l’illuminazione elettrica, con le stelle e il movimento ciclico dell’alba, il tramonto, il giorno e la notte, ottenuto coordinandosi con l’amico, elettricista in pensione, Mario Pagliari con il quale Rinaldo ha realizzato anche la Natività nel giardino dell’Asilo Merello. 

“Il lavoro è iniziato lo scorso anno – racconta l’artista – nel tempo libero, e sono occorsi 10 giorni per l’allestimento sull’altare”. È già la terza volta che Rinaldo prepara il suo grande presepe nella chiesa di San Martino e altre chiese sono state abbellite dalle sue opere negli anni precedenti, come quella di Santa Maria del Campo a Rapallo, per ben 22 anni, e l’Oratorio dei Bianchi sempre nella stessa città e quello di San Francesco, anche questo molto grande. “Ho realizzato i mini presepi del concorso dei Cappuccini di Chiavari – dice – e quello in Piazza Garibaldi per i commercianti. Un anno ne ho allestito uno al Castello di Rapallo per i Volontari del Soccorso di Sant’Anna”. 

Quella volta sono stati venduti ben 36.000 biglietti per vedere il suo presepe e arrivavano con i bus turistici. All’epoca c’era anche Babbo Natale nel Castello e sotto si poteva ammirare il raro presepe, tra la meraviglia di grandi e piccini. A Zoagli Cappadonna ha realizzato il presepe del Comune per ben sei anni, visitabile allora in Via XX Settembre, dove prima c’era la sede dell’Agenzia di Soggiorno. Insomma un vero e proprio amore ininterrotto nel tempo, una passione ereditata dalla mamma Maria e poi perfezionata in collegio. “Sono stato 13 anni agli Emiliani di San Girolamo in Via Baisi a Rapallo. Qui un anno mi proposi volontario per allestire il presepe all’ingresso. Era una scusa per fuggire un po’ dalla monotonia e uscivo insieme ai docenti per andare a raccogliere il muschio e le cortecce. A casa la mamma lo faceva sempre, anche per i parenti e addirittura uno, molto grande, lo realizzò in un solaio”. 

Sprovvisto di un magazzino, che sarebbe tanto necessario, l’artista prepara tutto a casa propria, sacrificando diverse zone, con grande pazienza da parte della moglie Sara, e lo spazio non basta mai. Tutto è svolto in forma volontaria e autofinanziato, a parte il supporto di qualche commerciante sensibile all’iniziativa, come quest’anno all’improvvisa rottura di un pezzo, subito sostituito grazie al sostegno ricevuto. Ma siccome Cappadonna non si ferma mai, per l’anno prossimo ha già pronto e scolpito in mente il progetto: preparerà un presepe Popolare, con ambientazione verde e paesaggio tipico ligure, del secolo scorso. Essersi inserito nel circuito ‘Il Passaporto dei presepi’, è una novità promettente per l’opera di Rinaldo, iniziativa volta anche a individuare nuovi formatori per questa antica tradizione di artigianato. E lui si dice disponibile ad insegnare quest’arte, che teme vada persa, nonostante i bambini ancora rimangano molto affascinati dai presepi. Pe gli appassionati e i concittadini sarà possibile ammirare il grande presepe dalle 7,30 alle 18, tutti i giorni delle festività, sino al 2 febbraio 2025. Per gli aderenti al circuito ‘Il Passaporto dei presepi’, sarà possibile ricevere il timbro negli stessi orari. Nel genovesato, uno anche a Masone, sono 74 i presepi, di cui 8 viventi, che hanno aderito all’iniziativa del Comune di Genova. Coloro che avranno conseguito il maggior numero di timbri sul proprio passaporto, verranno premiati durante la cerimonia ufficiale che si svolgerà nel capoluogo il 16 febbraio 2025, a Palazzo Ducale.

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