(r.p.l.) “È un bel compleanno”. Dal palco del teatro Caritas in via Marana a Chiavari l’editore di ‘Piazza Levante’, Antonio Gozzi, lo ha detto in apertura del suo intervento, riferendosi ai cinque anni della nostra testata online. Lo ha detto di fronte a una platea gremita: oltre trecento persone venute ad assistere al convegno ‘Chiavari e il Tigullio, ultima chiamata. Vincere le sfide del presente per costruire il futuro’, che ‘Piazza Levante’ ha organizzato insieme al ‘Secolo XIX’ e al quale hanno partecipato in qualità di relatori, oltre a Gozzi, anche l’urbanista Gianni Peruggi, lo storico Giorgio ‘Getto’ Viarengo e l’avvocato Gabriele Trossarello, in prima linea per la riapertura del Tribunale di Chiavari. Interventi conclusivi da parte del sindaco della Città Metropolitana, Marco Bucci, e da parte del rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino.
Depuratore in Colmata, Diga Perfigli sul fiume Entella, riapertura del Tribunale, ritorno del Teatro Cantero, formazione, incentivi per il lavoro e contro lo spopolamento, Tunnel della Val Fontanabuona: sono stati moltissimi i temi toccati (qui sotto riproponiamo la registrazione integrale dell’incontro e, in un video a parte, le dichiarazioni dei protagonisti).
Secondo Gozzi, “abbiamo interpretato in questi cinque anni un bisogno di approfondimento che ci chiedevano le persone. Era necessario andare oltre rispetto all’informazione da social network. Ci siamo riusciti con la mentalità ‘glocal’ che abbiamo sperimentato con successo sin da subito: attenzione a tutto quello che succede nel mondo, e quindi global, ma declinando sempre le questioni rispetto alla realtà dove viviamo, quindi local. Un altro stimolo è stato il cercare costantemente di coinvolgere i cittadini, cosa che non sempre fanno i processi amministrativi”.
Un tema su tutti, quello del depuratore alla Colmata: “Stava per passare tutto sotto silenzio, mentre certi processi decisionali non possono andare avanti senza il coinvolgimento totale delle persone, specie se riguardano la vita di tutti”. Il depuratore, del resto, è uno dei punti cardine: “È il Comune che deve indicare l’area dove allocarlo”, sono le parole del sindaco di Città Metropolitana, Marco Bucci, che lasciano ben capire come l’amministrazione comunale chiavarese non possa per nulla deresponsabilizzarsi rispetto a questo iter e che, anzi, ne sia la principale attrice.

Peccato che non ci sia stato nessuno a replicare da parte di Palazzo Bianco. Il sindaco di Chiavari, Federico Messuti, ieri ha diffuso una nota stampa (che abbiamo letto su altri portali d’informazione, visto che a ‘Piazza Levante’ il Comune di Chiavari non scrive da oltre un anno, esclusione tanto grave quanto incomprensibile) per dire che i temi della riapertura del Tribunale e del Cantero “sono stati anche affrontati all’interno del convegno politico organizzato la scorsa settimana da ‘Piazza Levante’ in collaborazione con il ‘Secolo XIX’. Voglio chiarire che né io né i miei consiglieri e assessori abbiamo partecipato all’evento perché non invitati dal giornale schierato sin dal 2017 contro l’amministrazione Di Capua e poi contro la mia”.
Parole che necessitano di alcune precisazioni, in quanto completamente false. Primo: il convegno non era politico, ma istituzionale, tant’è vero che vi hanno partecipato il rettore dell’Università di Genova e il sindaco della Città Metropolitana, nei loro rispettivi ruoli istituzionali; secondo: ‘Piazza Levante’ esiste dal 2018 e non dal 2017 e non è schierata contro alcuna amministrazione, è semplicemente schierata dalla parte del pluralismo dell’informazione (che evidentemente tanto non piace a Palazzo Bianco); terzo: il giornale ‘Piazza Levante’ non ha invitato nessuno, a parte i relatori, mentre tutti gli intervenuti sono giunti al teatro Caritas di loro spontanea volontà, raggiunti dalla comunicazione del convegno che è stata data a più ampio spettro.
Quindi dispiace che l’amministrazione abbia scelto, per decisione propria, di non partecipare. Dispiace che ancora una volta si sia fatta trovare assente mentre si parlava del futuro della città (che evidentemente si preferisce definire nel chiuso di una stanza con le persone compiacenti). Dispiace persino che si sia perpetrata un’enorme e palese scortesia istituzionale verso chi era presente, a cominciare al sindaco della Città Metropolitana, visto che proprio Chiavari con Antonio Segalerba esprime il vice sindaco.
Marco Bucci ha parlato di collaborazione e lo ha fatto con tanti sindaci e rappresentanti del territorio che invece erano presenti. Quindi ridurre tutto a un invito mancato è non solo falso, ma anche fanciullesco. Chi non c’è, ha sempre torto. Detto questo, secondo Bucci, “vanno create le condizioni perché anche nel Tigullio aumentino le nascite. Occorrono infrastrutture, come il Tunnel della Val Fontanabuona, occorre un sistema scolastico eccellente, occorre far sapere che a Chiavari si può investire bene e che le procedure sono veloci”.
Gozzi osserva: “Abbiamo ottimi licei ma i ragazzi, poi, devono andare via per trovare lavoro e la perdita dei giovani è un elemento grave. In secondo luogo c’è la questione dell’entroterra, con i suoi sindaci che io chiamo eroi. La banda larga è arrivata a Borzonasca dopo dieci anni di battaglie. Il Tunnel della Fontanabuona è una risposta importante ma non sufficiente. Poi, c’è Chiavari che è, storicamente, la città capoluogo di un’area vasta, il Tigullio, ma nell’ultimo decennio ha perso progressivamente la centralità del suo ruolo. Io, in passato, sono stato definito irredentista ma non ho cambiato le mie convinzioni. Senza il supporto delle istituzioni genovesi e la coesione del territorio rimarremo immobili”.
Supporto delle istituzioni genovesi che è stato evocato, ad esempio, sul tema della riapertura del Tribunale: “Genova non è né città matrigna né città dominante. Noi ci siamo e ci saremo – assicura Bucci – Avete idee? Presentatele, proponetele. Oltre che per il Tunnel della Fontanabuona potrebbero arrivare fondi per altri progetti. Occorre mettere le infrastrutture al primo posto. Io ci credo”.
Trossarello ha puntato sulla riapertura del Tribunale, “seguendo la strada virtuosa avviata ad esempio da Bassano del Grappa”. Mentre Viarengo ha proposto un modello di gestione del Cantero che “non passi solamente dalla riapertura, ma che sia un polo culturale di primo livello”. Gianni Peruggi ha spiegato come, anche nella costruzione della città del futuro, non si possa non tener conto della popolazione anziana in aumento e della popolazione giovane in calo: “Bisogna evitare la fuga degli Under 40”. E le prospettive di medio e lungo periodo le ha fornite l’intervento finale del rettore Federico Delfino: “Già collaboriamo stabilmente con Wylab, che è il principale incubatore sportech italiano. In futuro, ci piacerebbe portare nel Tigullio una parte dell’Università del Mediterraneo, puntando su informazione e alta tecnologia e facendo interagire gli studenti dei corsi con i poli hi-tech di Chiavari e Sestri Levante”. Prospettive importanti perché per Chiavari e il Tigullio è l’ultima chiamata ma, soprattutto, è una chiamata fondamentale.
IL VIDEO INTEGRALE DEL CONVEGNO