di ALBERTO BRUZZONE
Mai come in questa occasione, il titolo dell’iniziativa si è rivelato appropriato. Perché mai come in questo periodo sulla Piana dell’Entella sono tutti cavoli del Comune di Lavagna, a proposito dell’intenso dibattito sulla realizzazione della cosiddetta Diga Perfigli, con i primi colpi di ruspa che sono arrivati, nonostante la ferrea opposizione da parte delle amministrazioni locali e la sinora inamovibile volontà da parte di Regione Liguria e Città Metropolitana di andare avanti.
Fatto sta che, anche stavolta, la rassegna ‘Sono tutti cavoli nostri’, organizzata dal Comune di Lavagna e dedicata a una delle eccellenze di questo territorio, il cavolo per l’appunto, che si è svolta lo scorso fine settimana ed era alla terza edizione, si è rivelata un successo e ha fornito lo spunto per parlare di prospettive, perché se tutto andrà a finire come progettato, tra qualche tempo non ci sarà più nessun cavolo di cui poter parlare e un enorme muraglione di cemento sorgerà dove adesso si trova l’antico ‘seggiun’ di epoca napoleonica.
Ecco perché anche una manifestazione nata con intento promozionale, divulgativo e soprattutto turistico, ha fornito il modo di ribadire il no a un progetto assurdo, anacronistico e incomprensibile, come a più riprese sostenuto anche da noi di ‘Piazza Levante’, oltre che dal parere di numerosissimi esperti. Non per caso, uno degli eventi più simbolici, in questa edizione numero tre come sempre organizzata sotto ogni dettaglio dalle tre donne di Palazzo Franzoni, la vicesindaco Elisa Covacci, l’assessore Chiara Oneto e la portavoce del sindaco Nicoletta Zattone (un trio sempre più affiatato), è stato la passeggiata lungo il ‘seggiun’, che ha dato perfettamente il quadro di che cosa si vede adesso e di che cosa potrebbe non vedersi più.
Si è parlato tanto di ‘Cavolo Lavagnino’, ma anche di Antichi ortaggi del Tigullio, di olio extravergine di oliva dop, di basilico dop, di dieta mediterranea, di nocciola misto Chiavari. Ci sono stati show cooking, laboratori, visite guidate, escursioni, attività per bambini, conferenze e sono state presenti alcune attività commerciali dove poter degustare e acquistare prelibatezze a base di cavolo. Presenti anche le aziende del Mercatino Agricolo km0 e delle Autoproduzioni.
Elisa Covacci, vice sindaco di Lavagna, commenta: “Questa terza edizione è andata molto bene, anche perché siamo riusciti ad arricchirla ulteriormente rispetto alle precedenti. Ci sono state conferenze interessanti, come quella sul tema degli sprechi alimentari e quella dove invece si è posta l’attenzione sulle aziende agricole. Parecchie poi le escursioni, sia sulla Piana dell’Entella che nelle colline qui vicino. La rassegna sta crescendo, edizione dopo edizione e contribuisce a valorizzare una delle eccellenze di Lavagna, anche al di fuori dei nostri confini”.
Le aziende agricole hanno partecipato a ‘Sono tutti cavoli nostri’ in gran numero, “infatti oltre al Porticato Brignardello, le abbiamo collocale pure in via Dante, con il traffico che è stato deviato per due giorni. C’è stata un’ottima risposta dal territorio, anche in termini di pubblico, e molte persone sono arrivate da fuori, com’era nostro intento e nostro auspicio”.
Per ‘Sono tutti cavoli nostri’ è stata la seconda uscita nel 2021, “perché a febbraio abbiamo recuperato quella saltata nel 2020. Però la manifestazione rimane nel mese di novembre, che è il periodo in cui si raccolgono i cavoli. Stiamo comunque pensando anche a un’anteprima durante l’estate, ma siamo proprio in fase embrionale con questo progetto”. Verrà sicuramente mantenuta la collaborazione con le scuole del territorio, così come resteranno alcune iniziative collaterali. “Personalmente – conclude Elisa Covacci – ho trovato molto divertente sia la gara di pesto sia il contest con le ricette a base di cavolo”.
Saranno ancora cavoli del Comune di Lavagna, insomma. Sperando che i cavoli, quelli veri, non vengano mai a mancare.