di ALBERTO BRUZZONE
Migliorare i risultati rispetto al 2020 non era particolarmente difficile, considerando che l’anno passato è stato il più tremendo da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria. Meno scontato, invece, era raggiungere livelli molto simili rispetto a quelli del 2019, quando cioè non si parlava ancora di pandemia.
Eppure, la Liguria sta andando a gonfie vele: a livello di presenze turistiche e dopo un luglio importante, ecco un agosto che si preannuncia altrettanto florido sia per gli albergatori che per tutte le altre attività legate all’incoming, con l’effetto del green pass che non pare destinato a farsi sentire in quanto la stragrande maggioranza delle persone che si mettono in viaggio sono già vaccinate con la prima e con la seconda dose.
L’estate 2021 con il segno più e improntata quindi a una netta ripresa è un segnale assai confortante, è il traguardo tanto atteso e tanto sperato, anche se, per adesso, prevale una certa prudenza e si temono ancora ulteriori recrudescenze del virus e ulteriori e conseguenti nuove restrizioni. Si lavora forte sinché si potrà, sperando di potere per sempre.
Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi da Cts per Assoturismo Confesercenti, il primo weekend di agosto ha fatto registrare sette milioni di pernottamenti in tutta Italia, per un fatturato di ottocento milioni di euro per le imprese della filiera, di cui una trentina di milioni nella sola Liguria.
La nostra regione, numeri alla mano, è quella che ha fatto segnare il tasso di occupazione (stanze occupate o prenotate) più alto d’Italia, pari al 94,2%, ben superiore alla media nazionale dell’83,1%. Parliamo di una ripresa che non può certo essere ancora risolutiva, ma che è comunque testimone della voglia di viaggiare, del progressivo miglioramento della copertura vaccinale e delle temperature elevate, tutti fattori che contribuiscono a spingere il mercato di agosto.
I flussi dei turisti sono stati più consistenti verso le località di mare e di lago, con tassi di occupazione oltre il 90%, mentre un minor dinamismo delle prenotazioni è stato rilevato per le località termali (59,5%). Registrato anche un lieve miglioramento per le città d’arte, con un tasso di occupazione delle camere disponibili del 74,4%.
Secondo Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo, “dopo un giugno e un luglio più deboli delle attese, il primo weekend di agosto ha lanciato dei segnali incoraggianti per il turismo: un’iniezione di fiducia di cui avevamo assolutamente bisogno, visto che il comparto viene da oltre un anno e mezzo di stop quasi totale, anche se preoccupa l’incertezza generata dalla quarta ondata e dal green pass. Sarà importante dare continuità a questi numeri, evitando rigidità eccessive che frenino sul nascere la ripartenza del turismo”.
Conferme ai dati e ai trend estivi arrivano pure dagli operatori del territorio. Per Ino Bonello, coordinatore di Assohotel Liguria, “l’occupazione media è altissima, di fatto esaurita nei weekend e non semplicemente nell’infrasettimanale, specie per le strutture alberghiere che offrono più servizi e per quelle extralberghiere non solo sulla costa, ma anche di prima collina. Grazie agli eventi programmati per settembre, contiamo di poter avere un mese di lavoro importante”.
Fabio Serpi, coordinatore di Assohotel Genova, commenta invece il dato del Tigullio: “La situazione da metà luglio è di saturazione sino almeno alla fine di agosto, per il prosieguo invece pesano le incertezze su green pass e soprattutto le restrizioni alla mobilità internazionale da alcuni paesi per noi fondamentali, per esempio dalla Russia”. Quanto alle Cinque Terre e allo spezzino, c’è il tutto esaurito “sino alla fine di agosto”, come riferito da Eugenio Bordoni, coordinatore di Assoturismo La Spezia. “Si è visto anche qualche americano ma, sul quel versante, i numeri sono ancora molto indietro, per la parte finale della stagione pesano le incertezze sui flussi internazionali”.
Più prudente invece la visione di Aldo Werdin, amministratore delegato e general manager dell’Hotel Excelsior di Rapallo sin dal 2002, che nei giorni scorsi ha iniziato il suo mandato quinquennale come presidente di Federalberghi Liguria: “La ripresa inizia a esserci e inizia pure a farsi sentire, ma sarà molto lenta, dovremo avere moltissima pazienza e soprattutto non dovremo mai abbassare la guardia rispetto alle misure che ci sono state imposte per il contrasto all’emergenza sanitaria. Noi contiamo in autunno di scongiurare una nuova ondata e contiamo poi, dalla primavera del 2022, di ricominciare a pieno regime. Questa sarà ancora un’estate di sofferenza, ma di certo meno rispetto allo scorso anno”. Il 94,2% di tasso di occupazione è, secondo Werdin, “un buon dato, ma di strada da fare ce n’è ancora molta. Ad aprile del 2020 eravamo ancora in lockdown, mentre ad aprile del 2021 alcune strutture hanno potuto riaprire. Quello che continua a mancare sono i turisti dall’estero, che per una regione come la Liguria sono fondamentali. L’accelerazione della campagna vaccinale, a livello mondiale, potrà seriamente favorirci”.
Werdin ha lasciato il posto di responsabile di Federalberghi Tigullio per insediarsi al vertice della sezione ligure, al posto di Americo Pilati, il proprietario dell’Hotel Metropol di Diano Marina: “Io conosco molto bene la realtà della Riviera di Levante – dice il direttore dell’Excelsior – e ora il primo obiettivo è prendere sempre più confidenza anche con il Ponente”. Werdin promette di “coinvolgere i giovani della nostra associazione, e di arrivare a risultati concreti già nei primi due anni”.
Le sfide principali sono: “Il progetto dell’Istituto Tecnico Superiore per il Turismo a Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure, con i primi corsi che partiranno tra settembre e ottobre; e poi, la ripresa del percorso dei corsi universitari del turismo, perché questo ci porterebbe immagine, aumenterebbe la conoscenza della professione turistica e potrebbe essere da richiamo sia sull’estero che sul territorio nazionale, con studenti impegnati in master di tre o sei mesi, anche durante l’inverno. Formazione, riorganizzazione interna e ripartenza: sono queste le parole chiave”. Ma ci si dovrà occupare pure di concorrenza: “Lo faremo attraverso il brand FederAlberghi extra, mirato a dare servizi a imprenditori che affittano appartamenti per periodi brevi. In questo modo, cerchiamo di dare una regola a questo mercato che, altrimenti, rischia di essere troppo selvaggio”. Fondamentale sarà anche mantenere il rapporto con le istituzioni: “Il marchio Liguria va promosso con azioni coordinate – conclude Werdin – Noi contiamo molto sul fatto che, dal 2022, potremo tornare a vedere i numeri ante pandemia”.
A proposito di marchio Liguria, anche il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha espresso soddisfazione sugli ultimi dati del turismo: “Questa è davvero l’estate della ripartenza, dopo un anno e mezzo difficilissimo per il comparto. Oggi, grazie anche alla campagna vaccinale, possiamo guardare ai prossimi mesi con ottimismo e fiducia. La Liguria ha tutte le carte in regola per soddisfare le esigenze dei turisti, offrendo loro esperienze a 360 gradi dal mare alla montagna, dai borghi alle città d’arte, dallo sport all’enograstronomia”.
E l’assessore regionale al Turismo, Giovanni Berrino, ha aggiunto: “Sono molto soddisfatto circa gli ottimi dati relativi al primo weekend di agosto: a favorire questo successo della Liguria hanno contribuito l’impegno e la professionalità degli operatori del nostro territorio, unitamente alle politiche messe in atto dalla Regione, come la polizza assicurativa automatica per i turisti stranieri che copre ogni spesa sanitaria in caso di contagio da Covid oppure gli aiuti erogati dal Patto per il lavoro nel turismo, attraverso cui le aziende del comparto hanno stipulato circa 6500 contratti per quasi 21 milioni di euro. Anche i dati parziali in nostro possesso registrano un aumento di arrivi e presenze rispetto al 2020 e posso già sbilanciarmi nel dire che non sono molto lontani da quelli record del 2019. La voglia di viaggiare degli italiani è sempre viva e la Liguria attrae sempre tanto”. Che sia la volta buona in cui si potrà girare pagina dalla pandemia.