di DANILO SANGUINETI
Il Tigullio come il Nottinghamshire? Forse sì, anche se non può vantare una foresta di latifoglie ampia e rinomata come quella di Sherwood, anche ai bordi del mar Tirreno si è costituito una banda di arcieri non si sa se spavaldi come gli allegri compagni, certo che per capacità con arco e frecce superiore nulla hanno da invidiar loro.
Lo racconta la messe di risultati, coppe, medaglie e piazzamenti degli ultimi mesi. Il gruppo di atleti che come nume tutelare ha il maestro emerito e oggi pure sindaco Fabio De Ponti tra estate e primo autunno è stato semplicemente eccezionale: nessun periodo astrale propizio, è il frutto del lavoro fatto da De Ponti e dai suoi collaboratori (ai quali nei mesi scorsi ha dovuto per forza di cose delegare parte degli incarichi) che hanno allevato con grande pazienza nel corso degli anni. Che i conti tornavano lo si è capito a fine settembre, quando in otto si sono presentati alle finali dei campionati italiani di tiro con l’arco specialità 3D.
Si prendono come bersagli delle sagome tridimensionali, l’idea è quella ricreare una caccia agli animali nel bosco, in maniera incruenta e nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Fa parte delle gare che la Fitarco (la federazione di tiro con l’arco) ha autorizzato tra quelle outdoor.
Spiegano gli Arcieri del Tigullio: “Si tira esclusivamente su sagome tridimensionali. Su tutto il percorso sono disposte venti piazzole con sagome che rappresentano animali (da 1 a 4, in base alle dimensioni e alla distanza), a distanze sconosciute, e per ogni sagoma si possono tirare due frecce. In corrispondenza dei punti vitali dell’animale rappresentato, ogni sagoma ha tre cerchi, denominati in ordine ‘Spot’, ‘Super Spot’ e ‘Perfect’. A seconda del punto colpito variano i punteggi: più preciso è il tiro, più alto è il punteggio”.
Non ci sono distinzioni di punteggio relativamente all’ordine in cui vengono scagliate le frecce. Ci sono differenti categorie a seconda del tipo di ‘strumento’ usato: i ‘Longbow’ (archi lunghi), gli Archi Nudi e gli Archi Istintivi tirano alla distanza massima di 30 m, gli Archi Compound fino a 45 m. L’arco olimpico non è ammesso in questa tipologia di gara. Non valgono le classi di età precedentemente descritte e valide per le altre tipologie di gare, ma si hanno solo due classi: under 20 (o Juniores) e over 20 (o Seniores).
Nella cornice splendida (e non per modo di dire) dei boschi di Lago Laceno, in Irpinia (provincia di Avellino) si è tenuta la quattordicesima edizione degli Italiani 3D. “Unica differenza rispetto alle precedenti edizioni è stato il fatto che le norme anti Covid-19 non hanno permesso di effettuare gli scontri a squadre, le classifiche sono state redatte considerando solo i punteggi ottenuti nelle manche eliminatorie”.
Questo non rende meno prestigioso e rende totale merito alla bravura della squadra femminile over 20. Arcieri Tigullio si fregia del titolo tricolore: “Cinzia Noziglia, la nostra azzurra che è tesserata anche per le Fiamme Oro, Monica Finessi e Luana Bassi hanno dominato, la squadra over 20 maschile si è piazzata quinta grazie alle performance di Davide Vicini, Fabio De Ponti e Antonio Masuccio”.
Nella seconda giornata di prove è stato il turno delle eliminatorie (tutti testa a testa) per arrivare alle sfide per i titoli individuali. Nel terzo giorno di gare si sono svolte le finali disputate su sole quattro frecce. Tra i tigullini sono arrivati alle semifinali in sei. “Michela Godano ha conquistato il titolo nell’arco compound under 20, Cinzia Noziglia nell’arco nudo over 20 e Monica Finessi nell’arco compound over 20. Secondo posto per Alessio Noceti nell’arco nudo over 20, Davide Vicini nell’arco istintivo over 20 e Luana Bassi nell’arco longbow over 20. Non si sono qualificati per le fasi finali Graziano Callegari arco nudo over 20, Massimo Scotti arco longbow over 20 e Andrea Scotti arco longbow under 20”.
Un rapporto presenze-piazzamenti che ha dello straordinario. La conferma che dietro la super campionessa Noziglia, da anni ai vertici mondiali della specialità (ai mondiali 2018 a Cortina argento nel tiro di campagna con arco nudo), punto fisso della nazionale e delle Fiamme Oro, c’è una pattuglia che si sta piazzando con continuità ai vertici nazionali e si propone per il salto in azzurro.
Altre conferme nelle settimane successive. Il 10 ottobre allo stadio comunale ‘Rino Gritti’ di Verdello in provincia di Bergamo, agli Italiani di tiro outdoor per le categorie giovanili la squadra Ragazzi (Azzoni, Bocciano, Caccialanza) si impone su una concorrenza agguerritissima. Il palmares del club si arricchisce, e si avvicina il giorno nel quale il club potrà fregiarsi della Stella di Rubino, il riconoscimento che la Fitarco assegna ai club che ottengono un dato numero di vittorie. Per una società relativamente giovane come la Arcieri del Tigullio è la conferma che ha bruciato le tappe, o meglio ha centrato il bersaglio.