di DANILO SANGUINETI
L’occhio di falco è dote innata, come il piede di ballerina e la mano di fata. Con la pratica e i giusti insegnamenti si può migliorare la mira, puntare un bersaglio e colpirlo con ragionevole precisione al momento giusto. L’occhio del campione di tiro è qualcosa di più: è la capacità di fare centro con continuità, a prescindere da condizioni esterne, ed è un mix di qualità sensoriale e nervose.
Un esempio pratico? Amira Mecca, campionessa in erba che ha imbracciato un carabina da pochi mesi e con una preparazione di base è andata ai campionati nazionali Uits ottenendo un sesto posto che ha del prodigioso, considerando che si confrontava con avversarie che avevano mesi se non anni di vantaggio su di lei, in termini di allenamento e confidenza agonistica.
La giovanissima atleta del Tiro a Segno Nazionale di Chiavari avrebbe fatto gran cosa con la sola presenza a una competizione di livello elevato, invece seguendo l’istinto sicuro dell’agonista ha puntato, in entrambi i sensi, al bersaglio grosso.
Raccontano i suoi allenatori: “Anche in questo anno di estrema difficoltà, la nostra società è riuscita a qualificare alcuni dei suoi tiratori per le finali nazionali Uits. A salire sulla pedana per prima è stata Amira Mecca nella C10 (Carabina con bersaglio a 10 metri) con appoggio. Alla fine della gara ha ottenuto un ottimo suo posto al suo primo impegno nazionale, quindi non possiamo che essere orgogliosi di questo risultato!”.
La stagione divisa in due tronconi causa il lockdown primaverile che fece saltare tutti gli impegni da marzo a giugno ha rallentato ma non fermato la sua ascesa. Nella prima gara regionale di qualificazione Uits che si tenne a La Spezia il 18/19 gennaio scorsi, riservata alle sole armi ad aria compressa, lei come gli altri tiratori del poligono chiavarese furono subito ai vertici delle classifiche nelle diverse discipline.
“Risultati davvero eccellenti. Amira si classificò al primo posto nella C10AG così come Luigi Gandolfo (P10A), Marvina Capozzi (P10D), Giorgio Spapperi (P10U) che è il nostro direttore tecnico. Secondo posto per Leonardo Gandolfo (C10R) e quarto per Kristian Mecca (P10A)”.
Nessuno poteva immaginare che il secondo round delle qualificazioni ci sarebbe stato nove mesi dopo. Solo il 21 ottobre si è potuto stilare la classifica definitiva. “Per Amina non ci sono stati intoppi nella seconda gara regionale sui dieci metri. Ha vinto con incredibile sicurezza nella C10 giovani. Così come Gabriella Giordo nella P10D gruppo B, Luigi Gandolfo nella P10A, Giorgio Spapperi nella P10U gruppo A e Massimo Rainaldi nella P10U gruppo C. Secondi posti per Marvina Capozzi (P10D gruppo C) e Fulvio Chiardo (P10U gruppo C); terzi per Veronica Cassitta (C10JD) e Leonardo Gandolfo (C10R)”.
Pochi giorni dopo la gara, il tiro a segno di via Piacenza veniva chiuso in rispetto delle ordinanze statali e regionali che imponevano il passaggio della Liguria alla zona arancione. Un altro mese abbondante dove solo gli agonisti hanno potuto allenarsi, prendendo innumerevoli precauzioni e con tante limitazioni. Finalmente da inizio dicembre la società che da 157 anni allena all’uso delle armi i chiavaresi, ha potuto tornare ad accogliere anche i praticanti. “Da sabato 5 dicembre le linee di tiro a 25 e 50 metri sono state riaperte anche all’attività amatoriale. Chi fosse interessato può chiamare la nostra segreteria e prenotarsi. Per il nostro sodalizio è una boccata di ossigeno”. Il tipo di pratica e attività sportiva permette di allenarsi e impratichirsi in piena sicurezza. L’auspicio è che si possa andare avanti con sufficiente regolarità. Hawkeye Amina punta a diventare più implacabile di Calamity Jane.