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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

The Donald Trump Show: la settimana della Republican National Convention

Non è bastato un attentato per fermare Donald Trump, che è pronto a dominare la scena politica dalla Convention repubblicana di Milwaukee
Donald Trump al centro dell'episodio dell'attentato pochi giorni fa
Donald Trump al centro dell'episodio dell'attentato pochi giorni fa
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Prosegue il nostro rapporto di collaborazione con la piattaforma ‘Jefferson – Lettere sull’America’, fondata e guidata dal giornalista Matteo Muzio. Il portale di ‘Jefferson’, con tutti i suoi articoli e le varie sezioni, è visitabile all’indirizzo https://www.letteretj.it, da dove ci si può anche iscrivere alla newsletter.

di BENEDETTA AGRILLO *

Dal 15 al 18 di questo torrido luglio, a Milwaukee si terrà il raduno più atteso della campagna elettorale per quanto riguarda l’agenda del Partito Repubblicano: la Republican National Convention (RNC).

I responsabili della campagna Trump lavorano per arrivare vincenti a questo appuntamento, fin dall’inizio di questa folle corsa verso la Casa Bianca. Inoltre, una cornice di eventi memorabili che si sono verificati nei giorni precedenti, ha contribuito a preparare il terreno per un arrivo trionfale di Donald Trump. 

L’ex inquilino della stanza ovale, si è ormai guadagnato un posto d’onore nella storia per essere diventato l’ennesimo presidente americano vittima di un attentato. Durante il comizio in Pennsylvania dello scorso 14 luglio, il ventenne Thomas Matthew Crooks, appostato su un tetto vicino all’arena in cui si svolgeva l’incontro, ha sparato dei colpi di fucile contro Donald Trump. In un sussulto generale e attimi di panico, il tycoon viene portato via, con una scena cinematografica che lo vede sporco di sangue sul viso e incitante verso folla al grido di “USA! USA! USA!”.

Trump è stato colpito di striscio all’orecchio. L’attentatore è stato ucciso dai cecchini. Si è aperta immediatamente un’indagine per tentato omicidio[1]. La tragedia è stata scampata e l’ex presidente è atterrato sulle sponde del lago Michigan come un eroe, acclamato dal suo pubblico. 

È quasi ironico il modo in cui un attentato che poteva rivelarsi fatale per Trump, gli abbia invece permesso di aggiudicarsi un trionfo per la sua immagine, proprio a ridosso di un evento fondamentale come la Convention repubblicana. Ancora prima di arrivare sul palco, è già chiaro a tutti i presenti che Trump è stata la scelta perfetta in quanto candidato ufficiale del Grand Old Party. Infatti, questo incontro, tradizionalmente sancisce il vincitore delle primarie di partito, e corona il suo percorso verso le urne. 

Convention cruciale, anche dal punto di vista della scelta del ticket presidenziale. È in questo contesto che viene di fatto annunciato il Vicepresidente designato dal candidato scelto. Molte ipotesi sono state elaborate su chi si sarebbe orientata la scelta del braccio destro di Trump. 

Tra i nomi riportati sulle varie testate, c’erano quelli di Nikki Haley, Marco Rubio, Doug Burgum, J.D Vance e altri[2]. Ognuno avrebbe potuto ricoprire un ruolo strategico nel progetto che Trump ha per la sua presidenza in questa roulette di nomine. Alla fine, la scelta è ricaduta su uno dei candidati più discussi; il senatore dell’Ohio J.D. Vance

Estremista apprezzato negli ambienti del suprematismo bianco, ex marine e autore di successo, è stato un critico feroce delle politiche di Trump degli inizi. Posizione poi rivista negli scorsi anni, portandolo a esprimere il suo supporto al candidato repubblicano nella corsa contro il presidente in carica Joe Biden. 

Essendo da molti considerato una nomina divisiva, con lui, Donald Trump ha scelto correre il rischio giocando d’azzardo, e confermando la sua sicurezza nell’approcciarsi delle elezioni di novembre. 

Intanto l’affluenza alla Convention registra cifre importanti: la città natale dell’Harley Davidson si aspetta di veder transitare 50mila persone, che nei quattro giorni di convention si riuniranno al Fiserv Forum, l’arena di basket dei Milwaukee Bucks. 

Grandi numeri anche dal punto di vista delle forze di sicurezza impiegate per rendere questo festival del Grand Old Party un luogo più sicuro, specialmente dopo la tensione scatenata dal fallito attentato. Verranno impiegati circa 1600 agenti di polizia della città, con un ulteriore sostegno di altri copri di sicurezza nazionale convocati appositamente per l’evento[3]

A destare preoccupazione sono anche le preannunciate, nonché preautorizzate proteste, che già da lunedì – giornata inaugurale dell’evento – hanno visto gruppi di contestatori di Trump radunarsi a qualche isolato dal Fisery Forum[4]

Il punto focale di questa Convention di partito, è la definizione del programma che diventerà l’agenda presidenziale ufficiale in caso di elezione Trump. 

Una forte politica di immigrazione e sicurezza dei confini, l’espansione della produzione energetica e manifatturiera, tagli fiscali, la difesa delle libertà costituzionali, la prevenzione della criminalità, il rafforzamento militare, la protezione dei benefici sociali, la regolamentazione dell’istruzione e delle elezioni, e l’unità nazionale attraverso il successo economico. Questi sono i macro temi che verranno affrontati alla Convention. 

Tra gli obiettivi da raggiungere durante la prossima presidenza, si parla di sconfitta dell’inflazione, rendere il sogno americano accessibile, tutelare lavoratori e agricoltori, migliorare l’istruzione e soprattutto “portare buon senso nel governo”, riaffermando i principi democratici e garantendo la pace attraverso la forza[5].

A discutere di questi argomenti sono attesi molti dei leader repubblicani, ma anche membri della famiglia Trump, come il figlio Eric, e anche qualche inaspettata celebrity come la rapper Amber Rose. Anche Nikki Haley, ex sfidante di Trump alle primarie, che inizialmente non era nella lista degli speaker, è stata invitata dal candidato presidente a unirsi alla RNC[6].

Questo atteso e temuto appuntamento della campagna elettorale, sembra dunque aver assunto l’aria di una festa trionfale per il GOP e in particolare per Donald Trump, che già pregusta la vittoria. 

Mentre sul fronte opposto, Joe Biden sembra affrontare le Idi di marzo, il tycoon assapora questa nuova immagine di martire, sopravvissuto all’odio dei nemici. Ancora una volta, mentre si gode lo spettacolo dal palco di Milwaukee, Trump dimostra che batterlo è un’impresa più ardua di quanto i suoi avversari avessero previsto. 

(* laureata in Scienze Politiche, studiosa del panorama sociopolitico internazionale)


[1] https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/attacco-a-donald-trump-cosa-e-successo-180432

[2] https://www.repubblica.it/venerdi/2024/06/01/news/donald_trump_campagna_elezioni_vicepresidenti_processo-423142191/

[3] https://www.ilpost.it/2024/07/15/convention-repubblicana-milwaukee-trump/

[4] https://www.theguardian.com/us-news/article/2024/jul/15/republican-national-convention-protest

[5] https://www.presidency.ucsb.edu/documents/2024-republican-party-platform?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR3Jxp8SH5ecic0tOGWIo5qEMHQfMmPdJQ2mQqu1COF16J-FXGtNyAaUS80_aem_bx7vSb_VppVw1fs7ifBq6w

[6] https://www.bloomberg.com/news/articles/2024-07-15/donald-trump-after-shooting-asked-nikki-haley-to-attend-rnc-convention

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