di ALBERTO BRUZZONE
Non si può certo dire che gli esseri umani non siano bravi a trovare le soluzioni nei momenti di maggiore difficoltà. Ci sono i contagi in aumento? La pandemia non accenna ad allentare la sua morsa? I servizi rivolti all’infanzia sono in crisi? I genitori non si fidano a mandare i propri figli nelle classi per paura di troppo ‘assembramento’? Ci sono tutta una serie di concause, e poi ci sono ragioni specifiche legate alla comodità e anche all’orario, ed ecco che sta prendendo sempre più campo, a livello nazionale, il ‘micro nido’, ovvero la tendenza a creare dei piccoli ‘asili’ all’interno delle mura domestiche, per un massimo di cinque bambini per volta.
Dietro a tutto ci sono le cosiddette ‘mamme di giorno’, che vengono definite per questo progetto attraverso un termine mutuato dalla lingua tedesca: Tagesmutter.
Tagesmutter e micro asili sono una delle soluzioni, in questi tempi duri marcati ancora, e parecchio, dall’emergenza sanitaria: ma è chiaro che per diventare ‘mamme di giorno’ occorrono dei corsi specifici, tutto il servizio va gestito in maniera organica, chiara e soprattutto trasparente (visto che si parla di bambini, per giunta molto piccoli), e la professionalità richiesta è alta.
Dietro a tutto, per quanto riguarda la Liguria, c’è una cooperativa genovese che ha sede in salita del Prione (in zona piazza delle Erbe) e che si chiama Tagesmutter Arcobaleno. La coordina Cristina Polastro, che è anch’essa per prima una tagesmutter: “Parliamo di una figura professionale formata, che accoglie nella propria casa i bambini e si occupa della loro cura e della loro educazione. Una proposta completa capace di trasmettere sicurezza, stabilità e passione ai bambini e alle famiglie. Un’esperienza educativa diversa e contemporanea, personalizzabile secondo le proprie esigenze”.
Sono già una ventina le tagesmutter sparse sul territorio della provincia di Genova e della provincia di Savona, da Recco a Finale Ligure, passando per le varie delegazioni del capoluogo ligure. “Dal 2011 – prosegue Cristina Polastro – portiamo avanti un importante obiettivo: occuparci della cura e del benessere dei bambini supportando la famiglia nel quotidiano. Raggiungiamo questo traguardo con una proposta innovativa, contemporanea e personalizzabile”.
La tagesmutter è una figura professionale specializzata nella cura e nell’educazione dei bambini che si è diffusa in Italia a partire dai primi anni Duemila. Normalmente è socia di una cooperativa e si prende cura dei bimbi nella propria abitazione. Le regole sono poche e semplici: la tagesmutter può ospitare nella propria casa al massimo cinque bambini nello stesso momento, compresi i figli se presenti, e il servizio non ha orari fissi, ma questi variano a seconda dei bisogni dei genitori.
“L’importanza dell’ambiente domestico è fondamentale: all’interno della casa, sicura e dotata di ogni comfort, il bambino segue un progetto educativo pedagogico personalizzato e, attraverso le attività di ogni giorno e la fiducia nella tagesmutter, sviluppa un profondo senso di quotidianità e una propria autonomia”.
Diventare tagesmutter si può: “Siamo alla ricerca di ragazze, donne e mamme entusiaste, pronte a iniziare un nuovo percorso che riempirà di gioia e amore, ma anche impegno, duro lavoro e responsabilità, la propria vita, per diffondere il nostro servizio in tutta la Liguria”. Dal prossimo mese, partirà un nuovo corso di formazione per diventare tagesmutter: saranno duecentocinquanta ore tra lezioni e tirocinio per specializzarsi nella cura educativa dei minori e diventare a tutti gli effetti una ‘mamma di giorno’ qualificata, con tanto di iscrizione all’albo professionale. Infatti, la tagesmutter è una figura professionale riconosciuta dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
“Il percorso formativo per diventare tagesmutter si divide in diverse tappe: la prima è la selezione per il corso di formazione che consiste in duecento ore in aula (fisica e digitale) e cinquanta ore di tirocinio, con frequenza obbligatoria per l’80% delle ore. Al termine del corso, si sostiene un esame scritto e orale, si avvia il tirocinio e, una volta superati tutti questi passaggi, ci si iscrive all’albo professionale con l’attivazione del servizio. La selezione delle possibili tagesmutter viene effettuata attraverso un colloquio formativo e un test attitudinale tenuto dai referenti dell’associazione professionale Tagesmutter Domus, garante delle attività di formazione. Prima di iniziare l’attività nel proprio domicilio, la tagesmutter riceve la supervisione dei propri ambienti, per verificare che siano in totale sicurezza per i bambini”.
Ma quali sono le principali caratteristiche richieste a una ‘mamma di giorno’? Secondo Cristina Polastro, sono “professionalità, fiducia e ambiente familiare gli aspetti principali di questo servizio. Le caratteristiche fondamentali che deve avere una tagesmutter sono in primis l’amore per i bambini e la passione nel prendersene cura. Ma anche entusiasmo, disponibilità e motivazione nell’apprendere un nuovo mestiere tanto emozionante quanto impegnativo e ricco di responsabilità. Anche la casa della tagesmutter ha un’importanza fondamentale: è l’ambiente in cui si svolgerà l’intero lavoro e si costruirà il rapporto con i bambini accolti. È quindi fondamentale avere a disposizione degli spazi adeguati e sicuri per i piccoli ospiti che li popoleranno”.
È la famiglia a scegliere la tagesmutter che desidera, attraverso alcuni criteri di scelta base: l’affinità tra lo stile educativo della famiglia e quello della tagesmutter, il quartiere dove abita, la concomitanza tra le esigenze della famiglia e la sua disponibilità oraria. In più, ciascuna tagesmutter si presenta alla famiglia con il proprio ‘libro della casa’, scritto per raccontare e descrivere più approfonditamente se stessa ai genitori.
Dopo aver fissato la fascia oraria, possono essere richieste giornate stabilite oppure un monte ore flessibile. Sono poi possibili variazioni o temporanee sospensioni del servizio, insieme a pacchetti promozionali dedicati, e la durata del contratto è personalizzabile. Le tariffe variano da 4,50 a 7,50 euro all’ora. Di recente, il servizio di tagesmutter ha ottenuto la convenzione con il Comune di Genova: “Il nostro – aggiunge Cristina Polastro – è un servizio alla conciliazione, un modo per conciliare le esigenze delle famiglie che ne usufruiscono e le esigenze delle famiglie di ogni tagesmutter; un modo in cui la donna riesce a lavorare senza dover trascurare la propria vita familiare e personale”.
Inoltre, il servizio affianca l’attività ad altre iniziative come laboratori creativi, corsi e incontri per genitori, ‘pannolinoteca’ e centri estivi. Uno studio sulla qualità della vita nelle città medie, redatto da Roberto Mostacci e Alessandro Ladecola della Cresme Consulting (Centro ricerche economiche, sociologiche e di mercato) e commissionato da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), cita l’esperienza del servizio tagesmutter tra gli esempi di esperienze coerenti con i principi della ‘vita buona’. Lo studio s’inserisce nel dibattito socio-politico della qualità della vita nelle città italiane che, anche secondo le linee politiche europee, avranno un ruolo come soggetti promotori di uno sviluppo equilibrato nel territorio. Lo scopo è individuare strumenti atti a riportare la persona al centro del sistema ed evitare il consumo inutile del territorio; creare le condizioni per vivere bene, creare un luogo dove i cittadini possano affrontare al meglio i problemi connessi con la vita familiare, con il lavoro, lo studio, il tempo libero, la salute.