di ALBERTO BRUZZONE
Prima le lunghe vicissitudini legate al restauro, poi i due anni di emergenza sanitaria. Sembrava sempre in salita, la strada del Teatro Sociale di Camogli, quel gioiello di architettura che rappresenta un fiore all’occhiello per tutto il Tigullio. Adesso però, con il progressivo attenuarsi delle restrizioni e con la capienza delle sale che è stata portata al 100%, un po’ di spiragli s’intravedono, è tornato l’ottimismo e nei giorni scorsi è stata presentata una stagione teatrale, per il momento sino al termine del 2021, ma con la promessa di varare anche la seconda parte, se la situazione del Covid continuerà a essere un po’ meno drammatica. Allo stesso modo si stanno comportando altri importanti teatri: un ‘pezzo’ di stagione alla volta, anche perché le grandi produzioni dovrebbero ripartire nella primavera del 2022, confidando pure in questo caso in una contingenza sanitaria favorevole.
A Camogli il cartellone ottobre-dicembre è stato illustrato dal sovrintendente Giuseppe Acquaviva (già con un importante ruolo artistico in passato al Teatro Carlo Felice), dal presidente della Fondazione Teatro Sociale, Maurizio Castagna, e dal sindaco di Camogli, Francesco Olivari.
La prima parte della nuova stagione, da metà ottobre a Capodanno, prevede diciannove spettacoli molto vari: “Vogliamo portare a teatro diversi tipi di pubblico e fare uscire le persone con il sorriso sulle labbra – afferma Acquaviva – Per questo abbiamo pensato a una stagione all’insegna dell’ottimismo e del buonumore, in cui gli spettacoli accontentino gli amanti della prosa, quelli della musica e della danza, del jazz, della lirica e del pop, tenendo come filo conduttore l’allegria e la spensieratezza”.
L’avvio è stato lo scorso sabato, con il concerto inaugurale ‘Revolution’ dell’Ensemble Janoska, brillante combinazione di musica tzigana, classica e tango, con un pizzico di pop. Si prosegue quindi domani, venerdì 22 ottobre, con ‘Around Pino’, aperitivo in jazz che vedrà riuniti tre mostri sacri del jazz italiano come Tullio De Piscopo, Dado Moroni e Aldo Zunino. “Vogliamo tornare all’uso ottocentesco dei palchetti, quando si poteva mangiare e bere mentre si assisteva allo spettacolo”, dice Acquaviva commentando gli ‘Aperitivi in jazz’, programmati alle 19,30 per dare modo al pubblico di poter prendere l’aperitivo ascoltando musica.
Sabato 23 ottobre il popolarissimo Maurizio Lastrico presenterà il suo spettacolo pensato e creato ad hoc per Camogli – e che sarà una prima nazionale – ‘Camogli e buoi dei paesi tuoi’, mentre sabato 30 ottobre l’orchestra residente, l’EstrOrchestra diretta da Chiara Morandi, proporrà un omaggio a Ennio Morricone e alle sue indimenticabili colonne sonore.
C’è tanta musica in questa prima parte della nuova stagione, con grandi interpreti come Andrea Bacchetti, che mercoledì 3 novembre suonerà Mozart accompagnato dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice, ma anche musicisti che trasformano i propri concerti in veri e propri show, come il Gomalan Brass Quintet, che sabato 6 novembre dedicherà un tributo a Gershwin molto dinamico e coinvolgente, o il Duo Baldo, che con il suo ‘recitar suonando’ proporrà al pubblico sabato 27 novembre un modo nuovo e molto divertente di accostarsi al mondo della classica.
Non mancherà la lirica, ma con un concerto semiserio: in ‘Crisi di identità’, sabato 4 dicembre, il tenore Angelo Villari e il baritono Devid Cecconi si scambieranno i ruoli in un divertissement di alto livello.
“È una stagione incentrata sulla musica – osserva Acquaviva – con concerti straordinari nel senso etimologico del termine, extra ordinari, che mostrano e condividono con il pubblico la gioia dei musicisti”. Come nel concerto ‘Alice canta Battiato’, che vedrà la straordinaria interprete italiana Alice accompagnata dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice venerdì 10 dicembre, o il ‘Progetto Piazzolla’ del celebre bandoneonista Juanjo Mosalini, che venerdì 17 dicembre farà vivere agli spettatori il tango in tutte le sue espressioni, per finire in bellezza col brindisi di Capodanno all’insegna del musical ‘Singin’ con la Sonic Factory e il quartetto d’archi Le Muse.
Molti spettacoli di prosa saranno riallestiti a Camogli per poi partire per le loro tournée nazionali, un modo per avere contenuti e anteprime di qualità che poi si vedranno nei grandi teatri italiani. Come ‘Alla stessa ora il prossimo anno’, commedia brillante di Bernard Slade, portata in scena dal Teatro Stabile di Verona sabato 13 novembre con Alberto Giusta e Alessia Giuliani.
Il connubio tra gli artisti del territorio e i grandi artisti internazionali, che è il segno distintivo del nuovo programma, permetterà al teatro di fare un salto di qualità e di dare luogo a produzioni pensate ad hoc, che potranno permettere anche di accedere a finanziamenti come l’art bonus.
“Parlando del Teatro Sociale Camogli che visitò nel 1990, Giorgio Strehler diceva che si sarebbe dovuto restaurare e destinare a qualcosa, metterlo a disposizione – ricorda Maurizio Castagna – Coniugava cioè con grande lungimiranza il tema della ristrutturazione con quello della destinazione d’uso. Ora che è restaurato, il nostro teatro non deve essere sentito come antico e vecchio: dobbiamo sperimentare, rivolgerci ai giovani e utilizzare al massimo i nuovi mezzi di comunicazione”.
Per abbonamenti e biglietti, le informazioni si trovano sul sito www.teatrosocialecamogli.it e sui social del Teatro.
Il programma nel dettaglio a questo link: Stagione Teatro Sociale.