L’elezione a Presidente della Società Economica di Francesco Bruzzo (già vicepresidente nel corso dell’ultimo mandato) e quella del nuovo Ufficio di Presidenza possono essere lette nel segno della continuità. Una continuità positiva con i quasi quindici anni di gestione Napolitano, durante i quali l’attività del sodalizio, ispirandosi ai suoi 227 anni di storia, si è caratterizzata per un continuo intervento di promozione socioculturale ed economica del territorio.
La Società Economica rappresenta da sempre da sempre un’eccellenza del Tigullio e uno di quei tratti distintivi che fanno di Chiavari un capoluogo. Un’istituzione di concezione straordinariamente moderna, non solo per l’apertura culturale e internazionale che le viene dalle origini illuministiche (la Società nasce il 15 aprile 1791 dall’intuizione del Marchese Rivarola, già ambasciatore della Repubblica di Genova a Parigi e a San Pietroburgo), ma anche per la sua natura privata, totalmente indipendente e giustamente equidistante dalla politica in quanto essa stessa istituzione.
Un Ente che ricorda per certi versi le Fondazioni anglosassoni ma con in più uno spirito risorgimentale e patrio, che è uno dei suoi tratti distintivi.
Spesso non si sa o non si ricorda che il sodalizio, quasi senza oneri per le casse pubbliche (se si fa eccezione per due stipendi a impiegati della biblioteca pagati dal Comune), gestisce e consente l’esistenza e l’apertura della Civica biblioteca e di tre musei (il museo storico del Risorgimento, il museo di Palazzo Ravaschieri, il museo Garaventa) e mantiene aperte le sue strutture, a partire dalla più importante che è la sala Ghio-Schiffini, ad un’enorme attività di incontri, convegni e dibattiti, organizzati in parte dalla Società Economica stessa e in parte da altri sodalizi e associazioni del comprensorio.
Un presidio di libertà di pensiero e di libertà di espressione all’interno del quale diverse visioni culturali si incontrano e si confrontano con pacato arricchimento di tutti.
La promozione delle attività economiche del territorio è l’altro grande filone di attività che negli anni della presidenza Napolitano ha visto nel rilancio e nel potenziamento della mostra del Tigullio il suo successo più importante.
In un periodo economicamente e socialmente non facile per la Liguria e per il Tigullio, mantenere viva l’attenzione sulle attività imprenditoriali, sul mondo del commercio e dell’artigianato, sulle richieste delle professioni tradizionali e nuove costituisce un lavoro di enorme importanza di cui si deve essere grati alla Società Economica.
Il tutto fatto con un occhio attento alla gestione economica e patrimoniale del sodalizio, il cui equilibrio è garanzia di sostenibilità di lungo periodo delle sue attività.
La sfida che Francesco Bruzzo e i suoi colleghi del nuovo Ufficio di Presidenza hanno davanti è mantenere e preservare tutto questo e contemporaneamente riuscire ancora di più ed ancor meglio a coinvolgere giovani e forze fresche nelle attività della Società Economica.
Trasmettere alle nuove generazioni i valori ed i principi che vengono dalla storia e dalla tradizione del sodalizio (a partire da quanto sono importanti la competenza, il merito, la sobrietà, lo spirito solidaristico ed inclusivo delle élite e delle classi dirigenti per la crescita della società) ma riuscire anche a cogliere e recepire le nuove sensibilità e le nuove esigenze di cui i giovani sono portatori, traducendo tutto ciò in nuove iniziative ed attività, sarebbe un risultato davvero eccezionale della nuova presidenza.
Un ‘gruppo giovani‘ della Società Economica? Perché no. Non vogliamo entrare nel merito delle proposte e decisioni che spettano al presidente Bruzzo e al suo Ufficio di Presidenza.
Ma sappiano gli amici dell’Economica che, se raccoglieranno questa sfida, ‘Piazza Levante’ sarà al loro fianco impegnata a fondo in questo sforzo verso le nuove generazioni, che è uno dei tratti fondativi della testata.